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Esperienze di morte e "resurrezione"

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2010 13:33
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Mi fanno male le dita
12/12/2010 00:59
 
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Ho visto un programma in cui si intervistavano 3 persone che hanno avuto delle esperienze di questo tipo, praticamente sono morti per qualche minuto, nel senso che si era fermato il cuore, e poi sono "risorte".

Uno che ha avuto un incidente in moto, con un pick up di 4 tonnellate che gli è passato sul torace, ha detto che in quei minuti senza battito cardiaco e respiro, oltre a sentirsi benissimo, ha visto sua nonna e sua madre da giovani, entrambe già morte, che gli dicevano che non erano pronti per accettarlo.

Un ragazzo ha avuto un arresto cardiaco a scuola, con cuore fermo per mezz'ora, ha detto che vedeva la sua classe dall'alto, vedeva sé stesso disteso a terra coi paramedici intorno, vedeva anche il corridoio dall'alto, sempre con la sensazione di sentirsi bene, poi salendo le scale della scuola, in fondo a queste scale diceva che vedeva una porta, ed era sicuro che avrebbe ritrovato tutti i suoi avi, ha incontrato una ragazza giovane, che ha identificato in sua nonna defunta, che gli ha mostrato delle scene della sua vita, dicendogli che aveva molto ancora da fare in vita e poteva scegliere se tornare indietro o proseguire, ma che tornare indietro sarebbe stato difficile, è tornato indietro, sentendosi sbattuto violentemente dentro il suo corpo, e una volta sveglio aveva perso la memoria, o meglio, la sua memoria era ferma al 2002, l'anno in cui era morta la nonna, ed era convinto che lei fosse ancora viva, ha impiegato 2 anni per riacquisire completamente la memoria.

L'ultima era una donna che ha avuto un incidente stradale, dove una sua amica, che viaggiava con lei, era morta sul colpo, dice di essersi trovata in una caverna, insieme all'amica, tutto il dolore e il ricordo del dolore era svanito, ha detto che avvertiva una presenza spirituale che ha detto che solo una di loro poteva tornare indietro, e lei ha detto di volerlo fare, anche se si sentiva in colpa, poi questa presenza le ha sollevate e portate in una dimensione beata e luminosa, dove era sparito anche il senso di colpa, e le ha detto che tornare indietro sarebbe stato dolorosissimo per lei, e quando si è svegliata ha sentito tutto il dolore dovuto all'incidente, e ancora oggi dopo anni vive ancora con un dolore costante alla schiena e la mandibola, che si era rotta durante l'incidente, un dolore che l'ha costretta ad abbandonare il lavoro.

Cosa ne pensate?

Io sono ateo, e ritengo che queste esperienze siano sogni indotti dalle endorfine, un po' come il classico tunnel con in fondo la luce che sostengono di aver visto tutti quelli che si risvegliano dal coma.
[Modificato da AtomBomb 12/12/2010 01:00]
12/12/2010 01:08
 
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Re:
AtomBomb, 12/12/2010 12:59 AM:

praticamente sono morti per qualche minuto, nel senso che si era fermato il cuore



Uhm, il cuore che si ferma non è morte secondo nessuna definizione.
Non per niente la definizione legale di morte è morte cerebrale.

Indi per cui, non eran morti. Indi per cui, non sono esperienze di "morte e risurrezione".

Tanto più che queste esperienze sono invariabilmente il risultato del contesto sociale in cui la persona si trova.
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Mi fanno male le dita
12/12/2010 01:10
 
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Re: Re:
MasslessMeson, 12/12/2010 1.08:



Uhm, il cuore che si ferma non è morte secondo nessuna definizione.
Non per niente la definizione legale di morte è morte cerebrale.

Indi per cui, non eran morti. Indi per cui, non sono esperienze di "morte e risurrezione".

Tanto più che queste esperienze sono invariabilmente il risultato del contesto sociale in cui la persona si trova.


Infatti parlandone con mia madre, mi ha detto la stessa cosa a proposito del cervello.

Quindi la spiegazione è che il cervello ha prodotto endorfine, e queste visioni, e quelle sensazioni di beatitudine, ne sono la conseguenza.

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12/12/2010 01:18
 
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potrebbero essere dei sogni dovuti ai discorsi delle persone che li circondavano

tutti e tre i casi sono avvenuti in luoghi aperti ad altra gente, nessuno di loro era solo, la gente attorno parlava evidentemente di morte e il subconscio ha trasformato quelle parole in fatti, ricamati ovviamente sulla concezione dell'aldilà che ognuno dei tre aveva formato (il ritrovarsi con le persone care, le presenze sovrannaturali)

curioso che tutti abbiano chiaro il momento del ritorno alla vita, chi come scelta chi come imposizione
iperbolizzando (magari sminuendo) potrebbe essere lo stesso processo che porta a svegliarsi praticamente sempre prima di essere uccisi in un comune sogno dai caratteri violenti

per come la vedo io loro, rispetto ad altri hanno semplicemente avuto la fortuna/sfortuna di ricordare il sogno
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Mi fanno male le dita
12/12/2010 01:33
 
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Re:
y2j rulz, 12/12/2010 1.18:

potrebbero essere dei sogni dovuti ai discorsi delle persone che li circondavano

tutti e tre i casi sono avvenuti in luoghi aperti ad altra gente, nessuno di loro era solo, la gente attorno parlava evidentemente di morte e il subconscio ha trasformato quelle parole in fatti, ricamati ovviamente sulla concezione dell'aldilà che ognuno dei tre aveva formato (il ritrovarsi con le persone care, le presenze sovrannaturali)

curioso che tutti abbiano chiaro il momento del ritorno alla vita, chi come scelta chi come imposizione
iperbolizzando (magari sminuendo) potrebbe essere lo stesso processo che porta a svegliarsi praticamente sempre prima di essere uccisi in un comune sogno dai caratteri violenti

per come la vedo io loro, rispetto ad altri hanno semplicemente avuto la fortuna/sfortuna di ricordare il sogno



Probabilmente perché il cervello quando sogni crea usando cose che ha già immagazzinato.

E' questo che mi sta sul cazzo, mistificare cose che sono ampiamente conosciute e dimostrate.
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Non ho un c.... da fare!!!
12/12/2010 13:33
 
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Re: Re:
AtomBomb, 12/12/2010 1.33:



Probabilmente perché il cervello quando sogni crea usando cose che ha già immagazzinato.

E' questo che mi sta sul cazzo, mistificare cose che sono ampiamente conosciute e dimostrate.



Esattamente.
Stessa storia per chi ha esperienze di alien abduction, il pratica quando dormiamo il nostro cervello immobilizza corpo per impedirgli di nuoversi in reazione a quello che stiamo sognando.
in taluni casi però il sincro tra cervello e corpo funge male, ed il cervello si sveglie mentre il corpo rimane immobilizzato.
Questo stato da luogo ad allucinazioni, che vengono elaborate dal cervello0 in base alla cultura della persona, oggi giorno la gente vede gli alieni, un tempo immaginava demoni che li immobilizzavano, e ancora in oriente (Giappone mi pare) immaginano una strega che si siede sul corpo del malcapitato.
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Non ho un c.... da fare!!!
12/12/2010 13:40
 
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Non ho ben capito l'ultima storia, cmq siamo sempre allo stesso punto, uno ateo troverà soluzioni scientifiche per dimostrare l'accaduto, e uno credente ci troverà davvero qualcosa di "sovrannaturale".

Io a queste cose ci credo, e diciamo che mi piace crederci.
12/12/2010 13:42
 
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Re:
Vennegoor of Hesselink, 12/12/2010 1:40 PM:


Io a queste cose ci credo, e diciamo che mi piace crederci.



Il classico " Io credo in quel che credo non perché sia vero ma perché mi piace crederci "
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12/12/2010 13:48
 
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Re: Re:
MasslessMeson, 12/12/2010 13.42:



Il classico " Io credo in quel che credo non perché sia vero ma perché mi piace crederci "




Visto che non puoi dimostrarmi che non sia vero, ma sono solo tue supposizioni, allora si, ci credo perchè mi aiuta in certi momenti della vita.
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12/12/2010 13:54
 
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Re: Re: Re:
Vennegoor of Hesselink, 12/12/2010 13.48:




Visto che non puoi dimostrarmi che non sia vero, ma sono solo tue supposizioni, allora si, ci credo perchè mi aiuta in certi momenti della vita.




il fatto e' che questo ragionamento funziona solo al contrario.
Non puoi dire che una cosa che non esiste esiste solo perche' non hai prove circa la sua non esistenza, altrimenti sono veri anche gli gnomi e le fate bvisto che non ci possono essere prove rispetto alla loro non esistenza.
Il fatto e' che provare la non esistenza del non esistente e' impossibile visto non esistendo non si puo' provare la sua non esistenza, e se si provasse vorrebbe dire che il soggetto esistre davvero.
Come vedi e' un discorso capzioso che serve solamente a far stare meglio e a sperare ma come diceva Monicelli la speranza e' una trappola.
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12/12/2010 13:58
 
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Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 12/12/2010 13.54:




Come vedi e' un discorso capzioso che serve solamente a far stare meglio e a sperare ma come diceva Monicelli la speranza e' una trappola.




La fede in una divinità non dovrebbe servire a questo, alla fine?
A stare meglio e sperare in un qualcosa dopo la morte.

Credo che questo valga per qualsiasi religione, sto facendo un discorso generale a prescindere dal fatto di essere cristiano, musulmano, indù, ecc.
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12/12/2010 14:01
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Vennegoor of Hesselink, 12/12/2010 13.58:




La fede in una divinità non dovrebbe servire a questo, alla fine?
A stare meglio e sperare in un qualcosa dopo la morte.

Credo che questo valga per qualsiasi religione, sto facendo un discorso generale a prescindere dal fatto di essere cristiano, musulmano, indù, ecc.




gia' e' proprio quella la trappola, sperare che poi ci sia di meglio e nel frattempo fare i buoni.
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Non ho un c.... da fare!!!
12/12/2010 14:08
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 12/12/2010 14.01:




gia' e' proprio quella la trappola, sperare che poi ci sia di meglio e nel frattempo fare i buoni.
[YOUTUBE]http://www.youtube.com/watch?v=hQDrFLqHJOI[YOUTUBE]



Beh tralasciando il video, dove fa l'esempio dei precari che secondo me non centra molto col discorso "speranza", non è una cosa bella vivere "da buoni"?

Non vedo proprio dove sia la cosa ripugnante e da schifare nel vivere tranquilli e rispettosi degli altri.

Voglio fare un esempio per dimostrare quanto mi serva: quando è morto mio nonno, oltre ovviamente a tutto il dolore normale per la scomparsa di una figura familiare stretta, in un certo senso mi sentivo sollevato dal fatto che "nell'aldilà" avrebbe ritrovato sua madre (morta quando lui aveva 16 anni) e sua sorella (morta quando lui aveva 20 anni).

Sono magari stupidate, ma che ti fanno cambiare la prospettiva in cui vivi certi momenti.
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12/12/2010 14:10
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Vennegoor of Hesselink, 12/12/2010 14.08:



Beh tralasciando il video, dove fa l'esempio dei precari che secondo me non centra molto col discorso "speranza", non è una cosa bella vivere "da buoni"?



Beh Monicelli fa un esempio per attualizzare il concetto di speranza e mi pare abbastanza centrato, precario lavora anche se non ti offro un contratto serio perche' se fai il "buono" prima o poi lo avrai speraci!

La bonta' e' un concetto relativo ed estremamente unilaterale ma in ogni caso le religioni spingono a vivere da "ubbidienti" e questa non mi e' mai sembrata una bella cosa.
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12/12/2010 14:16
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 12/12/2010 14.10:



Beh Monicelli fa un esempio per attualizzare il concetto di speranza e mi pare abbastanza centrato, precario lavora anche se non ti offro un contratto serio perche' se fai il "buono" prima o poi lo avrai speraci!

La bonta' e' un concetto relativo ed estremamente unilaterale ma in ogni caso le religioni spingono a vivere da "ubbidienti" e questa non mi e' mai sembrata una bella cosa.




La vivi da "ubbidente" se la interpreti male e in senso troppo letterale.

Credere in Dio non vuol dire andare a messa la domenica e recitare il rosario per essere in pace con te stesso, va oltre queste cose, deve essere proprio una mentalità diversa.

In ogni caso si può condurre una vita "buona" anche essendo atei, non c'è bisogno di essere religiosi.
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