Attacchi di panico (DAP)

io consiglio sempre con problemi cosi di rivolgersi ad un medico,meglio ancora uno psicologo,meglio ancora uno psicoterapeuta.
a volte si crede di guarire e non si guarisce,a volte può capitare che la situazione degeneri (ad esepio nella depressione)

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Scritto da: +Michy+ 07/11/2006 17.25


Tempo fa avevo pensato di andare da uno psicologo perché la situazione era più grave di adesso, ora penso di non aver bisogno di un aiuto di questo genere...probabilmente dovrei risolvere una questione della mia vita che mi crea ansia, ma che non dipende da me...purtroppo essendo disoccupata e in cerca di lavoro vivo in perenne ansia...ad esempio quest'estate ne avevo trovato uno semplicemente perfetto e quest'ansia se n'è andata totalmente...peccato che ho trovato un capo stronzo...e la situazione è tornata come prima

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capisco.......e beh l'ansia si alimenta attraverso anche episodi negativi della vita di tutti i giorni (forti shock,delusioni sul lavoro,preoccupazioni x il futuro incerto,ecc).......
scommetto che se trovassi un buon lavoro torneresti la Michela di prima serena,senza preoccupazioni e SENZA ANSIA.......
purtoppo va cosi' nn posso far altro che augurarti buon fortuna ed una maggiore serenita'!!!

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Scritto da: fla6er 07/11/2006 17.28
io consiglio sempre con problemi cosi di rivolgersi ad un medico,meglio ancora uno psicologo,meglio ancora uno psicoterapeuta.
a volte si crede di guarire e non si guarisce,a volte può capitare che la situazione degeneri (ad esepio nella depressione)

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E' quello che sostengo anch'io,l'aiuto di un medico e' indispensabile,la depressione e' un baratro senza fine!!!

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Scritto da: -Filomeno- 07/11/2006 17.31






capisco.......e beh l'ansia si alimenta attraverso anche episodi negativi della vita di tutti i giorni (forti shock,delusioni sul lavoro,preoccupazioni x il futuro incerto,ecc).......
scommetto che se trovassi un buon lavoro torneresti la Michela di prima serena,senza preoccupazioni e SENZA ANSIA.......
purtoppo va cosi' nn posso far altro che augurarti buon fortuna ed una maggiore serenita'!!!

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Beh grazie mille! E ovviamente ricambio!

Io ne sono uscita da sola e bene. Quando inizialmente ne parlavo trovavo gente che mi guardava con tanto d'occhi come se mi inventassi qualcosa giusto perchè non avevo altro a cui pensare. Ragion per cui ho smesso di discuterne ed ho, per fortuna, trovato il modo giusto per me di scacciare gli attacchi di panico.

Gli psicofarmaci servono solo in caso di estremo bisogno, ma rischiano di dare dipendenza rimandando solo il problema. Prima o poi bisogna comunque fare i conti con se stessi.

Comunque mi consola molto il fatto che quest'ansia sia considerata prerogativa di persone molto intelligenti (che quindi tendono a rimuginare e vedono il mondo nei suoi aspetti più negativi prima che gli altri ci arrivino) e/o con una spiccata sensibilità
I cosiddetti "asini felici" vivono molto meglio.
Non è un caso che alcuni fra i più grandi scrittori ne fossero vittime (Kafka soprattutto, ma anche Pascoli, Leopardi, Montale).
Consoliamoci così (magari bastasse!)!

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Scritto da: Pier81 07/11/2006 16.14
Anche se quando ci sei dentro ti sembra effettivamente di star impazzendo, una volta che ne sei fuori e puoi guardare la cosa con distacco ti rendi conto che ci sono poche cose che temprano lo spirito come gli attacchi di panico.
Quindi, bene o male sottoscrivo quanto detto dalla Dinner...ehm, Cena's Girl.

Cmq oggigiorno è davvero un problema diffusissimo, anche se la gente tende a tenerlo nascosto per paura di passare per 'debole' o sciocchezze simili.

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Questa era veramente penosa, Pier!

Ne ho sofferto (il primo attacco una cosa come cinque anni fa una notte a scuola durante l'occupazione), cosa pessima. Era un periodo molto brutto per motivi personali, motivi che hanno scatenato in me questa reazione. E' anche vero che in quel periodo ero proprio sotto, cose non belle che eviterei di dire (per non scatenare crociate moraliste). Fortunatamente dopo un periodo di cui stavo male 24/24 e avevo anche più attacchi al giorno la cosa è scemata piano piano fino a diventare, oggi, una leggera ipocondria sulla quale in fondo ci rido sopra. Se ne esce parlandone, combattendo da soli e soprattutto cercando di razionalizzare. Ulimamente non dormo, per esempio, ma la prendo com'è. Se non riesco a dormire amen, ho molte cose da fare e la notte e la solitudine sono bellissime.

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Scritto da: -Guardian- 07/11/2006 17.36

Questa era veramente penosa, Pier!

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Uahauha, lo so, ma era per sdrammatizzare su un argomento per molti sin troppo delicato.

Cmq gli psicofarmaci non sono assolutamente una soluzione, forse una stampella temporanea, ma non sto aggiungendo nulla che non abbia già scritto la Cena's Girl.
Dì, non è che sei pure gnocca, oltre che dannatamente sulla mia lunghezza d'onda?

Verissimo pure il fatto che certi tormenti stimolino la vena artistica, quasi tutti i più grandi sono stati dei 'disturbati' in vita.
Sfottetemi pure, ma è anche per questo che ho ripreso a studiare.

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Scritto da: Lezick 07/11/2006 15.46
Ciao ragazzuoli...


chi come me soiffre di attacchi di panico?


io sono due anni che vado avanti con questa storia, anche se ne sto uscendo, è una cosa terribile, pazzesca, indescrivible, e la cosa che più fa inazzcazzare è che a raccontarlo se non sai cosa si prova ti danno del paranoico...

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Io ne ho sofferto per anni!

Pian piano se ne esce, ma è durissima!

Ce la puoi fare, quello che ti salva sai cos'è? "CHE NON PUò SUCCEDERTI NIENTE!!!!"

Raga parlando con una persona che ha il vostro stesso problema mi ha detto che lei fumava parecchio...tipo un pacchetto al giorno di sigarette...e smettendo il fenomeno è diminuito parecchio...magari è una cavolata lo so però spero di essere utile in qualche modo

non mi è mai capitato. a voi in che situazioni capita ?

ma l'avete aperto apposta per me sto topic?
no perchè è praticamente da piu di un mese che dei piccoli d.a.p. che avevo prima sono sfociati (con un tremendo attacco a scuola) in un agorafobia tremenda, praticamente non riesco più a uscire, o almeno non per un piu di mezz'ora e in posti a piu di un kilometro, ovviamente sono già in cura da uno neuropsichiatra o qualcosa del genere però non so se ne quando ne uscirò.......... insomma non so se ho reso l'idea però non è una cosa molto bella............

Se andate in cura da qualche dottore, mi permetto di consigliarvi di avere premura di informarvi che anche loro abbiano avuto le vostre stesse problematiche, sennò non so quanto possano aiutarvi ad uscire dalla vostra situazione.
Al massimo vi prescriveranno dei farmaci che potrebbero lenire artificialmente il problema, ma sicuramente non risolverlo.

Non è come quando ci si rompe una gamba e la soluzione valida per tutti è un'ingessatura...i problemi a livello emotivo sono solamente vostri, e una persona che non ha vissuto qualcosa di simile difficilmente potrà aiutarvi in maniera radicale.