Re: Re: Re: Re: Re: Re:
1,2,3) In realtà sono io che continuo a non capire cosa c'è di sbagliato nel fatto di pensare che una religione che spinge ad uccidere sia sbagliata.
4) Non ho ancora letto la pagina perchè oggi non ho fatto in tempo, ma direi che non è fondamentale per proseguire l'argomento.
Se invece scegli che una cosa è vera e un'altra no, devi basarti su delle RAGIONI per farlo, il che significa che applichi CATEGORIE LOGICHE ALLA TEOLOGIA, il che significa che possono altrettanto essere confutate con la logica e il tuo trincerarti dietro "ma la mia è fede" non solo è invalido, ma è pure una menzogna, anche se non te ne rendi conto. E' solo millanta post che sto cercando di dirti sta cosa e ancora non la recepisci se si parla DI TE, ma è sensata quando si parla delle altre fedi. Non capisco proprio come fai, è come se ti si scollegasse improvvisamente il cervello quando devi applicare con coerenza quello che fai con gli altri.
Credere che alcuni "passaggi" (chiamiamoli così) siano da interpretare e altri da prendere così come sono è sbagliato?
Non sto dicendo che la storia di Caino e Abele sia falsa e la resurrezione di Cristo sia vera perchè piace a me, semplicemente la Genesi è un libro i cui messaggi e la sua morale sono da interpretare. Prendo da Wiki:
secondo l'ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi, la sua redazione definitiva, ad opera di autori ignoti, è collocata al VI-V secolo a.C. in Giudea, sulla base di precedenti tradizioni orali e scritte.
Non ha quindi un singolo autore, è stata scritta e tradotta più volte anche per via orale, è un insieme di scritti diversi, quindi non ha la pretesa di raccontare eventi storici e dettagliati come invece vogliono fare i vangeli con la vita di Gesù.
Tutti e 4 i Vangeli invece hanno autori ben precisi, sono scritti da persone ben collocate sia temporalmente che localmente, e a differenza della Genesi o altri libri, hanno la pretesa di raccontare come si è svolta la vita di Gesù, o perlomeno parte di essa.
Quindi, per me, ha un valore più attendibile. La vita di Gesù non è da interpretare, ha fatto certe cose, e si valutano quelle cose che ha fatto. Si possono interpretare i suoi insegnamenti e le sue parabole, ma non la sua vita o la sua Resurrezione, quelle sono da prendere così come sono.
Quindi tutto questo che ho appena scritto sarebbe "applicare categorie logiche alla teologia"?
Tu non vai a letto pregando e dire " fai che domani mattina sono sveglio e guarito", e intanto però credi ai miracoli. Perché ? Soprattutto, che conforto morale ti viene dal pregare, se dalla preghiera non ti aspetti un risultato ? Inoltre, che differenza c'è tra pregare perché le leggi di natura si sospendano e il cancro regredisca, e pregare perché Dio con la sua manina faccia venir l'idea giusta a qualche scienziato affinché mischi un po' di amminoacidi in un laboratorio per inventare un farmaco che ti salvi ? Nel tuo sistema teologico lo scienziato non ha forse una libera volontà, in cui Dio non può interferire?
Il conforto morale lo puoi avere anche se non hai speranza di guarire, è un modo per, diciamo, assorbire meglio la sofferenza che la malattia ti da.
Ai miracoli ci credo perchè a volte se ne verificano alcuni. Un uomo che scampa ad un incidente per pochi secondi, un bambino che si salva in un crollo, un parto in condizioni difficili, ecc. Tu li puoi chiamare "fluttuazioni statistiche", io li chiamo miracoli.
Lo sport non è opinabile. Le opinioni sono opinabili.
Il fatto che i cento metri piani siano 100 metri piani, e che Usain Bolt li faccia in 14"35, è un fatto. L'affermazione " Usain Bolt è il miglior corridore vivente è un opinione "
Michael Schumacher detiene praticamente quasi tutti i record della Formula 1, eppure secondo me può non essere il miglior pilota di sempre. Il fatto è che detiene tutti i record, non posso smentirlo. Eppure magari per classe, eleganza, sportività, ecc, preferisco Senna.
Hai ragione con la frase successiva, se stabilisco criteri oggettivi secondo cui un determinato atleta è il migliore, non esistono opinioni che tengano, è così e basta.
Un bicchiere da 100 ml è pieno di acqua solo a metà. Il che significa, che per tutti, contiene 50 ml di acqua, il che significa, che se tu specifichi che quando dici "mezzo pieno" intendi " Metà della sua capacità è occupata da acqua", allora l'affermazione " il bicchiere è mezzo pieno" assume valore di verità; Se tu specifichi che quando dici "mezzo vuoto" intendi " Metà della sua capacità è occupata da aria " allora l'affermazione " il bicchiere è mezzo vuoto " assume valore di verità. E, come puoi vedere, tutte e due possono essere vere contemporaneamente una volta stabilite le definizioni che usi senza alcuna contraddizione.
E non è la stessa cosa che ho scritto io? Entrambe le opinioni sono vere contemporaneamente e valide allo stesso modo, eppure il fatto è uno solo.
Il fatto è che continui a rispondere continuando a ripetere le stesse cose che ho già confutato in maniera diversa, e mi constringi sostanzialmente a risponderti cercando una qualche variante che sia per te di più facile comprensione; Il fatto è che, e non dico con malizia, ma quanto meno inconsciamente, continui ad ignorare quello che ho detto quando l'hai capito perfettamente, tanto da arrivare ad ammetterlo in una situazione totalmente analoga alla tua, ma un qualche meccanismo di autodifesa ti impedisce di realizzarlo consciamente.
Ma (s?)fortunatamente per te, salvo momenti di berserksgangr, ho la pazienza di un biologo, di quelli che coi pennellini inseminano decine di migliaia di fiori, o che sotto la loro la lente passano decine di migliaia di moscerini della frutta, o che fanno rilevamenti ogni giorno per dozzine di anni per stabilire la pressione selettiva su una particolare specie di uccelli.
Ho capito quello che vuoi dire, e infatti ho già scritto che nessuno può smentire quello che stai dicendo da pagine e pagine.
Potrei anche dirti che sono daccordo con te.
E cosa hai risolto? Niente, perchè anche se ti do ragione su tutto, ed essendone convinto, io continuo a credere nell'esistenza di Dio.
Lo so anche io che tutte le prove puntano ad un'unica soluzione, cioè che osservando il mondo e la sua storia, l'esistenza di Dio non è assolutamente probabile. So che tutte le religioni hanno buchi o sono fallaci in qualche punto. So che alcuni usano la religione come scusa per uccidere, o censurare, o non ammettere problemi.
Poi mi chiedo, che senso ha tutto questo se la vita è solo una serie di coincidenze o semplici accadimenti fini a se stessi?
Perchè non siamo in grado di dimostrare cosa c'è dopo la morte?
Perchè siamo legati da dimensioni come il tempo e lo spazio?
La scienza sa rispondere a queste domande?
E poi, lo dico sinceramente, mi sto inizando a stufare di essere l'unico a risponderti, gradirei veramente vedere qualche persona confutare le tue frasi, visto che non credo siano tutti atei qui dentro.