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Clamoroso! Materazzi ad un passo dal Milan!

Ultimo Aggiornamento: 11/12/2010 10:37
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Registrato il: 05/11/2006
Non ho un c.... da fare!!!
09/12/2010 20:22
 
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Nel 2005 però.

A UN PASSO DAL MILAN – Non passa derby in cui, indipendentemente dal suo impiego nell’undici titolare, Matrix non venga beccato dalla tifoseria rossonera con pesanti insulti eppure, come racconta l’ex campione del mondo, soltanto cinque anni fa è stato a un passo da un trasferimento che avrebbe avuto del clamoroso e che difficilmente sarebbe stato accettato dai tifosi di entrambe le tifoserie milanesi: “Nella stagione 2005-2006 fui molto vicino a finire al Milan. Mancini non mi vedeva, voleva che me ne andassi: c'era anche il Villarreal che mi cercava, mentre a me premeva soprattutto andare a giocare per guadagnarmi il Mondiale. Non ho problemi ad ammetterlo: fui vicinissimo a firmare col Milan, poi però parlai con Lippi, il c.t. mi disse di non preoccuparmi, che un posto tra i 23 me l'avrebbe dato comunque e quel colloquio fu la mia fortuna. Decisi di restare dove il cuore mi diceva di stare, Lippi mantenne la promessa, mi portò in Germania e poi quel che successe lo sapete”.

Dichiarazioni shock del difensore nerazzurro che oggi ringrazia Lippi - 2 LA FAMA DEL CATTIVO – Il rapporto che con un eufemismo si potrebbe definire burrascoso con i tifosi dei cugini rossoneri può passare, ma l’impressione che ogni successo della sua carriera possa essersi eclissato dietro l’immagine di un giocatore rude e scorretto lo delude non poco. Non sono affatto pochi i trofei vinti, tutti con la maglia dell’Inter e della nazionale: tra i più importanti i cinque scudetti, l’ultima Champions League e la storica Coppa del Mondo di Berlino. A proposito di mondiali, di quei mondiali, Materazzi rivela i retroscena del suo incontro con Zizou Zidane, avvenuto apparentemente per caso in un hotel milanese che ospitava l’ex allenatore Mourinho in trasferta con il suo Real per la sfida di Champions contro il Milan: “Stavo uscendo dall'hotel - racconta Materazzi - quando qualcuno cercò di fermarmi: c'è un problema, mi dissero, c'è Zidane che sta parcheggiando proprio a fianco della tua auto. Risposi che non vedevo dov'era il problema; uscii, mi trovai di fronte a Zidane e sfruttai l'occasione per dirgli delle cose, cose che sappiamo io e lui, che restano tra noi. Diciamo che sono stato io a parlare di più e quando lui alla fine mi ha allungato la mano, io l'ho tenuta stretta e non l'ho mollata fino a che non mi ha guardato bene in faccia. Era quello che volevo. E' andata così, per me è stato bello: per lui non so”.

Per il difensore il 2006 è stato un anno storico; non tanto per lo scudetto vinto a tavolino ma per l’inaspettata vittoria del Mondiale nella surreale atmosfera creata in occasione dello scandalo di “Calciopoli”. Qualche rammarico, però, rimane: “Nel 2006 avrei meritato di essere preso in considerazione, invece pagai la fama del cattivo, per via della testata di Zidane e France Football m'inserì nemmeno fra i 30”.

Lo scontro con Zidane non è certo stato l’unico in cui si è ritrovato coinvolto. L’ultimo in ordine di tempo è quello con l’ex compagno Zlatan Ibrahimovic al quale rivolge dei ringraziamenti del tutto particolari: “Lo scontro nel derby? Semplicemente io mi sono fermato per non fargli del male, lui invece no. Ma va bene così. La verità è che noi dell'Inter lo dobbiamo ringraziare: se un anno fa avessimo incontrato il Barcellona senza lui in campo, forse non ce l'avremmo fatta a eliminarli e non avremmo mai vinto la Champions”. Eppure, andando a memoria, forse lo svedese avrebbe potuto meritare qualche ringraziamento per i gol messi a segno in chiave scudetto.

L’ultimo pensiero va a Balotelli, sicuramente il loro è un rapporto d'amore e odio: “Uno schiaffo e una scarpa in faccia gli sono arrivati; ma quando l'hanno operato, ed era in ospedale, c'ero io a mezzanotte a fargli compagnia e ad andare a prendergli le merendine alla macchinetta”.
Matteo Marceddu / Eurosport
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