il capitalismo buono dei Moratti - Intervista a Giorgio Meletti

metalalby
00mercoledì 13 ottobre 2010 14:29



In Italia ci sono dei miti, uno di questi è il capitalismo buono dei Moratti. Come si fa a voler male a dei galantuomini che investono la mancia della domenica per la sicurezza degli operai di Sarroch (CA) e rendono poveri in canna gli azionisti che hanno comprato le azioni della Saras, deprezzate quasi in tempo reale rispetto al loro collocamento? I Moratti sono ovunque. A capo della più grande raffineria del Mediterraneo costruita in Sardegna, in un (ex) paradiso terrestre, presidenti dell'Inter, consiglieri della Pirelli, sindaci di Milano con il PDL, ma anche consiglieri di opposizione nella stessa città. Il loro tratto nobile e la condiscendenza nei confronti della plebe che li contraddistingue da sempre li rende superiori a ogni bassezza. Loro sì che sono dei sciur.
"Quando una famiglia come Moratti spende per la sicurezza di oltre 2 mila operai della sua fabbrica, meno di quanto spende per lo stipendio del portiere dell’Inter Julio Cesar, vuole dire che qualcosa nel capitalismo italiano non sta funzionando!" dal libro di Giorgio Meletti: " Nel Paese dei Moratti - Sarroch Italia, una storia ordinaria di capitalismo coloniale ".

Intervista a Giorgio Meletti, giornalista

Il capitalismo coloniale dei Moratti

"Sono Giorgio Meletti, ho firmato questo libro intitolato “Nel Paese dei Moratti - Sarroch Italia, una storia ordinaria di capitalismo coloniale”. Tutto parte da una giornata indimenticabile per me della storia del capitalismo italiana che è il 26 maggio 2009, quando a Sarroch, vicino a Cagliari, tre operai sono morti in una maniera incredibile, inspiegabile nella raffineria Saras di proprietà dei fratelli Moratti. Quella vicenda mi ha colpito per varie ragioni: 1) i mass media l’hanno quasi completamente ignorata, tre morti sul lavoro in un colpo solo, normalmente interessano le cronache per alcuni giorni, pensate alla Thyssen Group che ha monopolizzato per settimane giornali e televisioni. In questo caso tutti si sono subito dimenticati, non ho potuto non pensare che al fondo di questo ci fosse un atteggiamento vagamente razzista, perché uso questa parola? Perché in Italia esiste una forma di capitalismo coloniale che è quella che io ho voluto raccontare, ci sono aziende o famiglie che si impadroniscono di pezzi di territorio, specificamente nel sud del Paese e ne determinano la vita, il futuro, le scelte, in realtà ne sfruttano le risorse ambientali e il lavoro, sfruttano la popolazione residente, senza minimamente occuparsi di dare a questi territori, a queste comunità, un progetto di futuro.
Per questo ho scritto in questo libro che i Moratti a Sarroch, come la FIAT a Termini Imerese, hanno un comportamento che somiglia a 150 anni di distanza, a quello della Compagnia delle Indie. Ma l’incidente di Sarroch in sé è una storia che merita di essere raccontata, perché si parla genericamente della sicurezza sul lavoro e degli incidenti di chi lavora in fabbrica, senza che, quasi mai, ci sia un’indagine approfondita, in questo caso, per esempio, è interessante notare come “Il Sole 24 ore”, principale giornale economico italiano, di proprietà della Confindustria, il giorno dopo l’incidente, lo riportò in un breve articolo a pag. 23, ipotizzando che i tre operai fossero rimasti intossicati da residui di azoto. Pensate un po’, l’azoto compone l’aria che respiriamo per il 79%, quindi non è proprio tossico, l’azoto in sé sotto forma di residui, ma non esistono i residui di azoto, comunque è innocuo, il problema è che l’azoto diventa letale quando viene respirato puro. Se l’azoto dal 79% passa al 90/95 o 100% uccide in 10 secondi, questa banale scoperta che chiunque di noi può fare leggendo Wikipedia sembra che a Saras non sia stata fatta da nessuno, questi tre operai sono potuti entrare dentro una cisterna satura di azoto, tutti sono morti in 10 secondi e l’indagine fatta dalla magistratura ha scoperto che la legge italiana, la legge sulla sicurezza del lavoro, prevede 10 diverse regole per la stessa cosa, per impedire che un uomo entri in una cisterna satura di azoto. Qualcuno dice che la legge è ridondante, che è oppressiva per le imprese, una legge che va alleggerita. Questo qualcuno è la Confindustria, ma anche il ministro del Lavoro Sacconi lo dice spesso, è un dibattito che va avanti da tempo.
In questo caso la legge si è rivelata insufficiente, delle 10 regole per impedire che un uomo entri in una cisterna satura di azoto e muoia all’istante, la Saras, queste 10 regole le ha violate tutte e 10 e questa è la ragione per cui proprio l’azienda in sé, come persona giuridica, adesso risulta indagata per omicidio colposo plurimo dalla Procura della Repubblica di Cagliari.

I tre morti dimenticati di Sarrach e gli azionisti della Saras
Quando succede una cosa del genere dentro una fabbrica, credo che non si possa non collegare un fatto così al ritratto di un capitalismo italiano in pieno declino, quando la famiglia Moratti che possiede in Sardegna la più grande raffineria del Mediterraneo, spende per la sicurezza degli altri 2 mila operai che ci lavorano tutti i giorni, in mezzo a quegli impianti pericolosissimi dove ci sono temperature di centinaia di gradi, pressioni dei fluidi pazzesche, basta che salti un bullone e può essere una strage... quando una famiglia come Moratti spende per la sicurezza di oltre 2 mila operai della sua fabbrica, meno di quanto spende per lo stipendio del portiere dell’Inter Julio Cesar, vuole dire che qualcosa nel capitalismo italiano non sta funzionando!
Nel libro ho citato ciò che ha scritto su Facebook un operaio della Saras tre giorni prima che gli operai morissero dentro la cisterna: “Il problema è che per la sicurezza il precariato è deleterio, perché per lavorare in una raffineria ci vogliono mesi e talvolta anni per abituarti e assimilare i concetti di base per non farsi male e ecco che il male dell’Italia si scontra con il problema della sicurezza, come fa una persona che per mesi scalda le panche della piazza, a destreggiarsi in quella giungla di linee e di pericoli?”, questa è l’analisi di un operaio che non a caso parla dei precari, dei tre operai morti, due erano giovani operai precari, senza un posto di lavoro fisso.
Il precariato non è solo una forma del disagio dei lavoratori giovani, e spesso neanche giovani, è una forma di organizzazione delle aziende italiane, è una forma determinante, questo è un libro sulla sicurezza del lavoro, sulla storia dei tre operai, ma è anche un libro che fotografa tutti i difetti strutturali del capitalismo italiano, quelli per i quali l’economia italiana da 15 anni ha smesso di crescere.
La famiglia Moratti che spende per la sicurezza degli operai meno che per lo stipendio del portiere dell’Inter, è la stessa famiglia che un giorno decide di vendere, di collocare in Borsa 1/3 del capitale della Saras, i fratelli Gianmarco e Massimo Moratti intascano 1.700.000.000 Euro e vendono per 6 Euro l’una delle azioni che oggi, a 4 anni di distanza, valgono meno di un Euro e mezzo, i risparmiatori che hanno investito sulle azioni della Saras hanno perso oltre 3/4 del loro capitale in 4 anni e adesso aspettano l’esito di un’inchiesta giudiziaria che su quell’operazione finanziaria è stata fatta e per la quale una serie di banchieri d’affari tra i più rinomati, risultano indagati.

by beppegrillo.it
Takerlord
00mercoledì 13 ottobre 2010 14:30
come non detto
metalalby
00mercoledì 13 ottobre 2010 14:32
risistemata.

+ ke altro ho sbagliato sezione.
Megablast
00mercoledì 13 ottobre 2010 14:33
Sui morti della Saras massimo rispetto. Quando una persona muore sul lavoro è sempre una tragedia, e quel bastardo che non gli ha permesso di rispettare le condizioni di sicurezza deve pagare amaramente.

Sulle azioni della Saras un unico commento:


AHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAH


Il giornalista non ne capisce un cazzo, dovrebbe esser radiato e mutilato in curva Nord per ogni parola scritta fuoriposto.

Ah, letto che viene dal blog di Grillo.
Quando morirà quel porco bastardo sarà comunque troppo tardi, pezzo di merda.
Maul Comix
00mercoledì 13 ottobre 2010 14:37
Siccome attualmente sono affetto da pigrizia cronica.. non ho voglia di leggere tutto l'articolo.

Quindi se qualche anima pia mi spiega in parole povere la situazione mi fa un favore, anche se posso immaginare visto da che sito arriva.
KaiserSp
00mercoledì 13 ottobre 2010 14:39
Se tu credi ancora nelle favole del capitalismo buono, allora ok, sei libero di pensare pure che i soldi di Moratti siano più sporchi di quelli di Franco Sensi, Agnelli e Berlusconi. Ma a me onestamente tutto ciò fa molto ridere. Perché se parliamo di calcio, allora parliamo di calcio.

Se vogliamo parlare del fatto che il calcio è uno dei tanti teatrini per i poveri che i potenti si divertono ad orchestrare per passare pure per buoni e corretti e per farsi idolatrare invece di farsi crocifiggere, allora parliamo di questo. Ma non far interagire i due piani a vanvera.

Ma lo sai che agli Agnelli i soldi li diamo noi italiani? Togliendoli alle pensioni, all'istruzione, alla sanità per mantenere la Fiat? E vieni a parlarmi pure del fatto che Berlusconi è meno peggio di Moratti? Uno che ha costruito il proprio impero finanziario grazie a Craxi e come minimo con la compiacenza dei mafiosi? Ma di che cavolo stiamo parlando? Ed Abramovic, pensi che sia meglio? E gli sceicchi che stanno dietro al Manchester City? E pensi che ad un Preziosi qualunque gliene fotta qualcosa del fatto che lui butta i soldi per comprarsi Palacio e intanto i suoi operai prendono 800 euro al mese?

Ma in tutto questo non ci puoi buttare in mezzo gli stemmi dei club.
metalalby
00mercoledì 13 ottobre 2010 14:39
Re:
Maul Comix, 13/10/2010 14.37:

Siccome attualmente sono affetto da pigrizia cronica.. non ho voglia di leggere tutto l'articolo.

Quindi se qualche anima pia mi spiega in parole povere la situazione mi fa un favore, anche se posso immaginare visto da che sito arriva.




Non hai nemmeno voglia di far partite il video di youtube che ho postato e che devi solo ascoltare? [SM=x54481]
pizzo83
00mercoledì 13 ottobre 2010 14:48
Re:
KaiserSp, 13.10.2010 14:39:

Se tu credi ancora nelle favole del capitalismo buono, allora ok, sei libero di pensare pure che i soldi di Moratti siano più sporchi di quelli di Franco Sensi, Agnelli e Berlusconi. Ma a me onestamente tutto ciò fa molto ridere. Perché se parliamo di calcio, allora parliamo di calcio.

Se vogliamo parlare del fatto che il calcio è uno dei tanti teatrini per i poveri che i potenti si divertono ad orchestrare per passare pure per buoni e corretti e per farsi idolatrare invece di farsi crocifiggere, allora parliamo di questo. Ma non far interagire i due piani a vanvera.

Ma lo sai che agli Agnelli i soldi li diamo noi italiani? Togliendoli alle pensioni, all'istruzione, alla sanità per mantenere la Fiat? E vieni a parlarmi pure del fatto che Berlusconi è meno peggio di Moratti? Uno che ha costruito il proprio impero finanziario grazie a Craxi e come minimo con la compiacenza dei mafiosi? Ma di che cavolo stiamo parlando? Ed Abramovic, pensi che sia meglio? E gli sceicchi che stanno dietro al Manchester City? E pensi che ad un Preziosi qualunque gliene fotta qualcosa del fatto che lui butta i soldi per comprarsi Palacio e intanto i suoi operai prendono 800 euro al mese?

Ma in tutto questo non ci puoi buttare in mezzo gli stemmi dei club.




A me sembra che qui si dica ben altro: che gli Agnelli, Berlusconi, Sensi etc siano dei gran maiali penso sia noto a tutti e ampiamente dibattuto e argomentato su tante e diverse testate e in un grande arco di tempo, da almeno 20 anni a questa parte.
Qui si vuole semplicemente far notare che i Moratti sono maiali allo stesso livello, sebbene, non si sa come (oppure lo si sa fin troppo bene ma si fa finta di non vedere), delle loro porcherie non si trova notizia da nessuna parte.
tutto qui. Che poi col calcio non abbia nulla a che fare e sto articolo andasse postato nell'Off topic è un'altra cosa.
Capt. Jack Sparrow
00mercoledì 13 ottobre 2010 16:11
Re:
metalalby, 13/10/2010 14.29:

i fratelli Gianmarco e Massimo Moratti intascano 1.700.000.000 Euro e vendono per 6 Euro l’una delle azioni che oggi, a 4 anni di distanza, valgono meno di un Euro e mezzo




Dal momento che tutti si riempiono la bocca dicendo che Massimo è lo scemo della famiglia, possiamo dire con assoluta certezza che è tutta colpa di Gianmarco.


John Locke.
00mercoledì 13 ottobre 2010 16:20
Re:
Megablast, 13/10/2010 14.33:

Sui morti della Saras massimo rispetto. Quando una persona muore sul lavoro è sempre una tragedia, e quel bastardo che non gli ha permesso di rispettare le condizioni di sicurezza deve pagare amaramente.

Sulle azioni della Saras un unico commento:


AHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAH


Il giornalista non ne capisce un cazzo, dovrebbe esser radiato e mutilato in curva Nord per ogni parola scritta fuoriposto.

Ah, letto che viene dal blog di Grillo.
Quando morirà quel porco bastardo sarà comunque troppo tardi, pezzo di merda.




La parte sulla sicurezza è scandalosa, semplicemente non si sa quello che si scrive o dice. Uno dei ragazzi morti era mio amico e lavoravano tutti e 3 per la ditta di cui ero socio fino ad un anno fa, quindi qualcosina la so. Premettendo che il processo non è ancora finito, la colpa di quello che è accaduto è dei 3 operai che sono entrati dentro la cisterna senza previa autorizzazione. Si dicono tante cose, tra le quali il fatto che la cisterna dovesse essere bonificata; ma ad ogni modo resta il fatto che il caposquadra ancora non era tornato col foglio firmato quando il fatto è accaduto. Ora, il primo ad essere entrato aveva gravi problemi personali (famiglia allucinante, provo un dolore immenso e quel merdoso del padre ora sarà contento) e probabilmente l'avrà fatto senza pensarci, gli altri lo hanno seguito a ruota per soccorrerlo. Ma nessuno di questi era un novellino sprovveduto, sono cazzate, precari o meno. Perché è vero che a Daniele ad esempio non avevano fatto un contratto a tempo indeterminato, ma veniva chiamato di continuo (cosa abituale, ma vorrei sottolineare che i 3 non lavoravano direttamente per la SARAS, quindi basta cazzate) e conosceva benissimo le procedure, così come conosceva i rischi di entrare in una cisterna simile. Lo stesso Daniele aveva già avuto problemi dentro la raffineria: qualche anno prima era entrato in coma perché era caduto da un ponteggio (non altissimo) perché era fumato. Lui stesso ammetteva che la colpa era solo sua. Ora, chiarite queste cose, ho fonti certe che il processo sia cambiato e la responsabilità non verrà attribuita alla raffineria, semmai alla ditta per cui lavoravano (procedura standard quando la responsabilità è di coloro che si infortunano).

Se c'è una cosa sulla quale non si transige in SARAS è la sicurezza, se ti trovano 3 volte senza elmetto ti licenziano (prima ti richiamano, poi ti sospendono, infine ti mandano via), all'ingresso c'è un tabellone gigante che tiene conto degli infortuni e delle ditte maggiormente colpite (in modo che tutti conoscano la situazione e si adeguino alle ditte migliori). Le ditte col minor numero di infortuni ricevono incentivi, quelle maggiormente disastrate rischiano di non veder rinnovato il contratto.

No, ma parliamo dello stipendio di Julio Cesar, del precariato, del capitalismo malato e altre stronzate simile, il tutto senza sapere assolutamente niente di come vadano le cose. E magari c'è anche chi va dietro a queste stupidaggini.

Dj Sauron
00mercoledì 13 ottobre 2010 16:42
Re: Re:
Capt. Jack Sparrow, 13/10/2010 16.11:




Dal momento che tutti si riempiono la bocca dicendo che Massimo è lo scemo della famiglia, possiamo dire con assoluta certezza che è tutta colpa di Gianmarco.






Quoto.

Comunque o mi fai un riassunto o puppi
Rickytheswan
00mercoledì 13 ottobre 2010 17:35
Re: Re:
John Locke., 13/10/2010 16.20:




La parte sulla sicurezza è scandalosa, semplicemente non si sa quello che si scrive o dice. Uno dei ragazzi morti era mio amico e lavoravano tutti e 3 per la ditta di cui ero socio fino ad un anno fa, quindi qualcosina la so. Premettendo che il processo non è ancora finito, la colpa di quello che è accaduto è dei 3 operai che sono entrati dentro la cisterna senza previa autorizzazione. Si dicono tante cose, tra le quali il fatto che la cisterna dovesse essere bonificata; ma ad ogni modo resta il fatto che il caposquadra ancora non era tornato col foglio firmato quando il fatto è accaduto. Ora, il primo ad essere entrato aveva gravi problemi personali (famiglia allucinante, provo un dolore immenso e quel merdoso del padre ora sarà contento) e probabilmente l'avrà fatto senza pensarci, gli altri lo hanno seguito a ruota per soccorrerlo. Ma nessuno di questi era un novellino sprovveduto, sono cazzate, precari o meno. Perché è vero che a Daniele ad esempio non avevano fatto un contratto a tempo indeterminato, ma veniva chiamato di continuo (cosa abituale, ma vorrei sottolineare che i 3 non lavoravano direttamente per la SARAS, quindi basta cazzate) e conosceva benissimo le procedure, così come conosceva i rischi di entrare in una cisterna simile. Lo stesso Daniele aveva già avuto problemi dentro la raffineria: qualche anno prima era entrato in coma perché era caduto da un ponteggio (non altissimo) perché era fumato. Lui stesso ammetteva che la colpa era solo sua. Ora, chiarite queste cose, ho fonti certe che il processo sia cambiato e la responsabilità non verrà attribuita alla raffineria, semmai alla ditta per cui lavoravano (procedura standard quando la responsabilità è di coloro che si infortunano).

Se c'è una cosa sulla quale non si transige in SARAS è la sicurezza, se ti trovano 3 volte senza elmetto ti licenziano (prima ti richiamano, poi ti sospendono, infine ti mandano via), all'ingresso c'è un tabellone gigante che tiene conto degli infortuni e delle ditte maggiormente colpite (in modo che tutti conoscano la situazione e si adeguino alle ditte migliori). Le ditte col minor numero di infortuni ricevono incentivi, quelle maggiormente disastrate rischiano di non veder rinnovato il contratto.

No, ma parliamo dello stipendio di Julio Cesar, del precariato, del capitalismo malato e altre stronzate simile, il tutto senza sapere assolutamente niente di come vadano le cose. E magari c'è anche chi va dietro a queste stupidaggini.





se lo dici tu allora ci credo...comunque moratti un giro dal dentista se lo potrebbe fare...anche senza elmetto..
+The Viper+
00mercoledì 13 ottobre 2010 18:19
3 giornate a samuel
Unknown The Monster
00mercoledì 13 ottobre 2010 18:45
Re: Re:
John Locke., 13/10/2010 16.20:




La parte sulla sicurezza è scandalosa, semplicemente non si sa quello che si scrive o dice. Uno dei ragazzi morti era mio amico e lavoravano tutti e 3 per la ditta di cui ero socio fino ad un anno fa, quindi qualcosina la so. Premettendo che il processo non è ancora finito, la colpa di quello che è accaduto è dei 3 operai che sono entrati dentro la cisterna senza previa autorizzazione. Si dicono tante cose, tra le quali il fatto che la cisterna dovesse essere bonificata; ma ad ogni modo resta il fatto che il caposquadra ancora non era tornato col foglio firmato quando il fatto è accaduto. Ora, il primo ad essere entrato aveva gravi problemi personali (famiglia allucinante, provo un dolore immenso e quel merdoso del padre ora sarà contento) e probabilmente l'avrà fatto senza pensarci, gli altri lo hanno seguito a ruota per soccorrerlo. Ma nessuno di questi era un novellino sprovveduto, sono cazzate, precari o meno. Perché è vero che a Daniele ad esempio non avevano fatto un contratto a tempo indeterminato, ma veniva chiamato di continuo (cosa abituale, ma vorrei sottolineare che i 3 non lavoravano direttamente per la SARAS, quindi basta cazzate) e conosceva benissimo le procedure, così come conosceva i rischi di entrare in una cisterna simile. Lo stesso Daniele aveva già avuto problemi dentro la raffineria: qualche anno prima era entrato in coma perché era caduto da un ponteggio (non altissimo) perché era fumato. Lui stesso ammetteva che la colpa era solo sua. Ora, chiarite queste cose, ho fonti certe che il processo sia cambiato e la responsabilità non verrà attribuita alla raffineria, semmai alla ditta per cui lavoravano (procedura standard quando la responsabilità è di coloro che si infortunano).

Se c'è una cosa sulla quale non si transige in SARAS è la sicurezza, se ti trovano 3 volte senza elmetto ti licenziano (prima ti richiamano, poi ti sospendono, infine ti mandano via), all'ingresso c'è un tabellone gigante che tiene conto degli infortuni e delle ditte maggiormente colpite (in modo che tutti conoscano la situazione e si adeguino alle ditte migliori). Le ditte col minor numero di infortuni ricevono incentivi, quelle maggiormente disastrate rischiano di non veder rinnovato il contratto.

No, ma parliamo dello stipendio di Julio Cesar, del precariato, del capitalismo malato e altre stronzate simile, il tutto senza sapere assolutamente niente di come vadano le cose. E magari c'è anche chi va dietro a queste stupidaggini.





Quoto tutto dalla prima all'ultima riga. Questo è veramente un giornalista del cazzo. Ragionare prima di scrivere certe cazzate su un libro è tanto difficile?
Megablast
00giovedì 14 ottobre 2010 10:20
Re: Re:
John Locke., 13/10/2010 16.20:




La parte sulla sicurezza è scandalosa, semplicemente non si sa quello che si scrive o dice. Uno dei ragazzi morti era mio amico e lavoravano tutti e 3 per la ditta di cui ero socio fino ad un anno fa, quindi qualcosina la so. Premettendo che il processo non è ancora finito, la colpa di quello che è accaduto è dei 3 operai che sono entrati dentro la cisterna senza previa autorizzazione. Si dicono tante cose, tra le quali il fatto che la cisterna dovesse essere bonificata; ma ad ogni modo resta il fatto che il caposquadra ancora non era tornato col foglio firmato quando il fatto è accaduto. Ora, il primo ad essere entrato aveva gravi problemi personali (famiglia allucinante, provo un dolore immenso e quel merdoso del padre ora sarà contento) e probabilmente l'avrà fatto senza pensarci, gli altri lo hanno seguito a ruota per soccorrerlo. Ma nessuno di questi era un novellino sprovveduto, sono cazzate, precari o meno. Perché è vero che a Daniele ad esempio non avevano fatto un contratto a tempo indeterminato, ma veniva chiamato di continuo (cosa abituale, ma vorrei sottolineare che i 3 non lavoravano direttamente per la SARAS, quindi basta cazzate) e conosceva benissimo le procedure, così come conosceva i rischi di entrare in una cisterna simile. Lo stesso Daniele aveva già avuto problemi dentro la raffineria: qualche anno prima era entrato in coma perché era caduto da un ponteggio (non altissimo) perché era fumato. Lui stesso ammetteva che la colpa era solo sua. Ora, chiarite queste cose, ho fonti certe che il processo sia cambiato e la responsabilità non verrà attribuita alla raffineria, semmai alla ditta per cui lavoravano (procedura standard quando la responsabilità è di coloro che si infortunano).

Se c'è una cosa sulla quale non si transige in SARAS è la sicurezza, se ti trovano 3 volte senza elmetto ti licenziano (prima ti richiamano, poi ti sospendono, infine ti mandano via), all'ingresso c'è un tabellone gigante che tiene conto degli infortuni e delle ditte maggiormente colpite (in modo che tutti conoscano la situazione e si adeguino alle ditte migliori). Le ditte col minor numero di infortuni ricevono incentivi, quelle maggiormente disastrate rischiano di non veder rinnovato il contratto.

No, ma parliamo dello stipendio di Julio Cesar, del precariato, del capitalismo malato e altre stronzate simile, il tutto senza sapere assolutamente niente di come vadano le cose. E magari c'è anche chi va dietro a queste stupidaggini.





Grazie per la precisazione, ovviamente di tutto questo non ero a conoscenza come lo sei tu.

Quindi ricapitolando, il buon Giorgio Meletti ha scritto un libro sulla base di un cazzo?

Perchè se la roba sulla sicurezza è una stronzata, quella delle azioni una puttanata, che ha scritto a fare sta merda?
E Grillo quando muore?
Quei cani giocano a poker
00giovedì 14 ottobre 2010 11:04
Per esperienza personale, io tutti i vari interisti e juventini di sinistra me l''hanno sempre menata con la storia di Berlusconi come se i loro presidenti fossero dei paladini del popolo.

La frase "come fa uno di sinistra a tifare la squadra di Berlusconi?" è un must di puro qualunquismo.

Che si guardino il proprio orticello, fra l'altro Juve e Inter hanno tifoserie più di destra che il Milan.
John Locke.
00giovedì 14 ottobre 2010 13:08
Re: Re: Re:
Megablast, 14/10/2010 10.20:




Grazie per la precisazione, ovviamente di tutto questo non ero a conoscenza come lo sei tu.

Quindi ricapitolando, il buon Giorgio Meletti ha scritto un libro sulla base di un cazzo?

Perchè se la roba sulla sicurezza è una stronzata, quella delle azioni una puttanata, che ha scritto a fare sta merda?
E Grillo quando muore?




E' il solito sensazionalismo del cazzo fatto ad hoc per i boccaloni che diranno "hai visto Moratti, spende più per il portiere che per la sicurezza di 2000 persone!". Chiedi a tutti i lavoratori SARAS se ce l'hanno coi Moratti, se li considerano dei padroni. Non hanno mai trattato i dipendenti come dei servi, li tengono in ottima considerazione, li trattano bene e hanno sempre avuto un ottimo rapporto. Hanno capito che il dialogo con il dipendente e la conseguente sensazione di vicinanza tra datore di lavoro e salariato è la base per la buona riuscita di un' impresa. Che poi ragioni per criticare ce ne sarebbero pure (che so, si stanno stringendo i cordoni vista la crisi, gli abitanti di Sarroch non hanno più la corsia preferenziale di una volta), ma di certo sulla sicurezza bisogna solo tacere, perché la quasi totalità degli infortuni dipende dalla negligenza degli infortunati.
@Chaos@
00giovedì 14 ottobre 2010 13:19
Re: Re: Re: Re:
John Locke., 14/10/2010 13.08:



bullshit



certo che se lo dicesse uno che non c'ha le azioni della SARAS sarebbe piu' credibile...

Strano invece che le proteste da parte degli operai siano piuttosto fitte e molto strano anche che a Sarroch (che conosco bene come paese visto che da li viene un mio amico) sono tutti incazzati per la raffineria e per l'inquinamento.
In ogni caso vedetevi Oil un bel documentario sulla faccenda.

John Locke.
00giovedì 14 ottobre 2010 14:05
Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 14/10/2010 13.19:



certo che se lo dicesse uno che non c'ha le azioni della SARAS sarebbe piu' credibile...

Strano invece che le proteste da parte degli operai siano piuttosto fitte e molto strano anche che a Sarroch (che conosco bene come paese visto che da li viene un mio amico) sono tutti incazzati per la raffineria e per l'inquinamento.
In ogni caso vedetevi Oil un bel documentario sulla faccenda.





Chi ha detto di avere azioni SARAS, di grazia? Per il resto, non farmi discorsi sul "conosco un amico che", perché così ti fai solo ridere dietro. Sull'inquinamento avranno da ridire un paio di pescatori (che conosco) ed ecologisti, per il resto vieni in paese e poi ne discutiamo. Visto che il paese ha iniziato a vivere da quando c'è la raffineria, per inciso. Che poi c'entra poco col discorso della sicurezza, ma capisco che quando si ha un amico di Sarroch la tentazione di intervenire per fenomenomeggiare sia troppo forte. Tutti incazzati per la raffineria è davvero il massimo.

Parlare senza sapere niente è splendido.
@Chaos@
00giovedì 14 ottobre 2010 14:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
John Locke., 14/10/2010 14.05:




Chi ha detto di avere azioni SARAS, di grazia? Per il resto, non farmi discorsi sul "conosco un amico che", perché così ti fai solo ridere dietro. Sull'inquinamento avranno da ridire un paio di pescatori (che conosco) ed ecologisti, per il resto vieni in paese e poi ne discutiamo. Visto che il paese ha iniziato a vivere da quando c'è la raffineria, per inciso. Che poi c'entra poco col discorso della sicurezza, ma capisco che quando si ha un amico di Sarroch la tentazione di intervenire per fenomenomeggiare sia troppo forte. Tutti incazzati per la raffineria è davvero il massimo.

Parlare senza sapere niente è splendido.




l'hai detto te l'altro giorno...
E h guarda a Sarroch ci sono andato due estati fa accompagnato da questo mio amico Emiliano un cantante hip hop magari lo conosci :
www.facebook.com/#!/profile.php?id=1383251417
che e' di Sarroch.

Io ho parlato con molta gente ed' e' come ti dico, poi chiaramente il fatto che a te non frega un cazzo e' un altro discorso.
Ripeto vediti OIL che parla proprio della questione...
John Locke.
00giovedì 14 ottobre 2010 14:18
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 14/10/2010 14.08:




l'hai detto te l'altro giorno...
E h guarda a Sarroch ci sono andato due estati fa accompagnato da questo mio amico Emiliano un cantante hip hop magari lo conosci :
www.facebook.com/#!/profile.php?id=1383251417
che e' di Sarroch.

Io ho parlato con molta gente ed' e' come ti dico, poi chiaramente il fatto che a te non frega un cazzo e' un altro discorso.
Ripeto vediti OIL che parla proprio della questione...




Io ho detto si essere un ex socio di una ditta esterna (SARCOMI) che lavora con la SARAS, che non ha nulla a che vedere con l'essere un azionista.

Quanto all'inquinamento, conosco mezzo paese e sanno benissimo che l'inquinamento c'è, ma nessuno si lamenta. Ed è ovvio, chi si lamenterebbe di chi da il lavoro? Dubito che vogliano tornare ad essere i caprari che erano. Alcuni poi sono stati comprati. Gli ecologisti appunto li fanno alcuni pescatori tipo Carmelo Mura, quello del ristorante, che hanno provato a comprare senza successo. Ma la percentuale di coloro che si lamentano è insignificante. E non intacca minimamente le misure di sicurezza della raffineria, che sono eccellenti.
@Chaos@
00giovedì 14 ottobre 2010 14:19
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
John Locke., 14/10/2010 14.18:


E non intacca minimamente le misure di sicurezza della raffineria, che sono eccellenti.




Gli operai non dicono lo stesso, anzi si lamentano del fatto che la sicurezza e' appaltata a ditte esterne con gare a ribasso...
John Locke.
00giovedì 14 ottobre 2010 15:19
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 14/10/2010 14.19:




Gli operai non dicono lo stesso, anzi si lamentano del fatto che la sicurezza e' appaltata a ditte esterne con gare a ribasso...




Vai a dare uno sguardo al tabellone degli infortuni esposto all'ingresso. E fai un sondaggio sulle colpe negli infortuni, per esempio quando qualcuno sbatte la testa senza elmetto o quando cade da un ponteggio perché non è imbracato. Uno dei miei migliori amici lavora nella sicurezza, potrebbe essere anche più preciso sulle responsabilità che sono quasi sempre degli operai. Tra l'altro anche all'indomani della morte dei 3 c'è stato un fenomeno che ha detto "rischiamo la vita per pochi euro al mese", ma appunto è stato trattato da povero pirla.
Daron Malakian 94
00giovedì 14 ottobre 2010 16:39
ma massimo non sa manco che cazzo fanno in azienda,pensa di vendere caramelle probabilmente
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