Mourinho zittisce Dani Alves

Una "lezione di storia" per Dani Alves - Chi attacca Mourinho sa benissimo i rischi che corre. La risposta arriverà presto e la prima pagina sarà assicurata. C'è chi ne approfitta, c'è chi lo Special One proprio non lo riesce a digerire. A fare festa, inutile dirlo, sono quindi tifosi merengue, nostalgici nerazzurri e i giornalisti sparsi nel globo. Ci ha provato Dani Alves a regolare i conti dopo il tremendo 5-0 Barcellona: "Mourinho non ha inventato il calcio". Poteva forse mancare una risposta in grande stile? No. E infatti è arrivata, con tanto di lezione di storia: "E' stato un portoghese a scoprire il suo paese (il Brasile, ndr), ma non è stato un portoghese ad inventare il calcio, ha perfettamente ragione lui, non sono stato io ad inventare il calcio". Una risposta da applausi e che si assicura di diritto la home page dei vari siti internazionali e una pagina nei quotidiani della domenica sportiva. E come sempre a intuizione segue provocazione: "Tutti dobbiamo imparare dalle persone intelligenti, nemmeno Einstein avrebbe detto qualcosa di meglio".



Il tormentone pubblicitario - E dopo la dedica a Dani Alves (difensore, ricordiamolo, del Barcellona vittorioso 5-0 nell'ultimo Clasico), la stoccata all'arbitro Bo Larsen, colpevole di aver colpito il connazionale Cristiano Ronaldo definendolo il "giocatore più irritante incontrato nei suoi 14 anni di carriera". Mourinho per rispondere a Larsen rispolvera un classico più volte utilizzato anche in Italia. La pubblicità. Dice l'oracolo: "E' un direttore di gara intelligente perchè sa come ottenere pubblicità parlando dei giocatori più importanti. E' un arbitro normale, nessuno era al corrente che era finita la sua carriera internazionale, adesso tutti parlano di lui. C'e' gente che nel calcio sa come guadagnarsi le prime pagine, per fortuna io conosco altri metodi".

Contento di ritrovare Kakà - Dopo lo show in sala stampa a Madrid si parla anche di calcio e del ritorno di un elemento importante: Kakà. "A gennaio sarà in gruppo con noi. Non piango per l'infortunio di Higuain, così come non ho pianto per questi sei mesi senza Kakà, ma adesso è bello sapere che sarà con noi, è una grandissima notizia per il Real. Ha lavorato in maniera spettacolare, così come i medici e i fisioterapisti. Farà benissimo, stiamo parlando di Kakà, un numero uno".