Trichet: "Alcuni paesi preoccupano"

MERCATI

Trichet: "Alcuni paesi preoccupano"
E le Borse tornano in rosso

Tutte le piazze europee in calo dopo una mattinata di rialzi. L'inversione di tendenza dopo le valutazioni del direttorio Bce sullo stato di salute dell'Eurozona: "Preoccupazione per alcuni bilanci e per la capacità di alcuni paesi di contrastare le pressioni". I tassi di interesse non cambiano, proseguirà il programma di acquisto dei titoli

ROMA - La Bce conferma i tassi di interesse al minimo storico e frena sulla exit strategy: il presidente della Banca centrale europea, Jean-CLaude Trichet, ha detto che continuerà il programma di acquisto titoli, annunciando una serie di aste a tasso fisso e liquidità illimitata per i primi mesi del 2011, quando in precedenza aveva previsto di tornare gradualmente alla normalità. Secondo Trichet, inoltre, i tassi d'interesse attuali sono "adeguati" alla situazione che vede un "positivo" andamento della ripresa nonostante le "incertezze".

Il presidente Bce, valutando positivamente le misure anticrisi adottate dall'Irlanda ("contribuiranno a un ritorno alla stabilità finanziaria nella zona euro"), ha aggiunto di ritenere comunque necessario riportare la fiducia nelle finanze pubbliche dell'Eurozona perché comunque "resta la preoccupazione per l'insostenibilità di alcuni bilanci pubblici e sulla capacità di alcuni paesi di contrastare le pressioni dei mercati con possibili ripercussioni sull'Eurozona". Trichet ha anche rifiutato di commentare le tensioni sullo spread fra i titoli di stato di Italia e Spagna e i bund tedeschi.

Il direttorio Bce ha inoltre confermato al minimo storico dell'1% (in vigore dal maggio 2009) il tasso di riferimento dell'Eurozona. Rimangono invariati anche il tasso marginale sulle operazioni di rifinanziamento, all'1,75%, e quello sui depositi presso l'eurotower, allo 0,25%.

Le Borse europee, che avevano trascorso una mattinata di rialzi confidando proprio nelle decisioni Bce e seguendo le chiusure al rialzo delle piazze asiatiche e di Wall Street, già dopo le prime parole di Trichet hanno invertito la rotta, tornando quasi in massa in terreno negativo. In avvio, ad alimentare l'ottimismo era stato anche l'ulteriore calo dello spread tra titoli di stato; quello tra i Btp italiani a 10 anni e i bund tedeschi di pari scadenza è calato a 165 punti base, ben lontano dal record di 210 toccato martedì scorso quando si temeva che il caso Irlanda si estendesse ad altri Paesi, Italia inclusa.

Ad aggiungere benzina sul fuoco è arrivata una dichiarazione di Dominique Strauss Kahn, direttore generale del Fondo monetario internazionale, secondo il quale alcuni paesi europei "non sono lontani dall' orlo del precipizio". Secondo l'agenzia Bloomberg, Strauss Kahn avrebbe giudicato "non impossibile" lo scenario di un "double dip", ossia di una ricaduta in recessione. Secondo il Wall Street Journal, Italia, Spagna e Portogallo avrebbero fatto pressioni, in via "informale", sulla Bce per misure eccezionali contro i rischi di contagio della crisi del debito che finora ha investito Grecia e Irlanda. Stando a quanto riferito da funzionari Bce al Wsj, la Spagna avrebbe chiesto una "risposta più rapida ed energica" per far fronte alle pressioni del mercato, magari attraverso un incremento dell'acquisto dei bond sovrani da parte della Bce.