È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Dove sbaglia la "Riforma Gelmini"??

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2010 20:56
OFFLINE
Post: 4.280
Registrato il: 13/01/2005
TW World Champion
01/12/2010 21:14
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

chiedi a Giacobbo per sapere dove è sbagliata... [SM=x54488]
OFFLINE
Post: 1.445
Registrato il: 26/11/2009
IC Champion
02/12/2010 10:35
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re:
Megablast, 01/12/2010 18.26:




Tu però vai un pò avanti, perdonami.
Che si potesse fare di meglio, e più in particolare è indubbio. Che la riforma migliori l'attuale sistema idem. Tu cosa preferisci, che si rimanga altri tre anni così o che si cerchi di migliorare quantomeno la situazione? Questa non è una riforma strutturale (e a monte ce ne vorrebbe una culturale), ma cerca di mettere un pò di toppe sulle grosse falle cercando di inserire un tema di fondo (male o bene vedremo, ci vogliono una marea di regolamenti), ossia il merito, che io considero una cosa apprezzabile, non so te.

Comunque ripeto, l'articolo era del Sole24ore, non mio, io stesso sono critico su alcuni punti della riforma, ma non mi oppongo ad essa, come fanno molti, perchè la ritengo comunque un passo avanti rispetto al passato.




Questa riforma non migliora niente, incasina solo le cose. L´unica cosa buona é il concorso nazionale, ma bisogna anche rivedere il contenuto delle vacanze e delle chiamate, e come si relaziona ad essa.

Il merito se non viene spiegato é una parola vuota. Anche Berlusconi dice di lottare contro la mafia ma é un mafioso.

Il merito come lo dimostri in ambito scientifico??? Da quanto ne so io, contano titoli e pubblicazioni. Ora non tutte le pubblicazioni hanno lo stesso valore, ci sono anche delle classifiche che stabiliscono "il peso" scientifico della rivista. ORa chi fa parte dei comitati scietifici delle suddette riviste??? I professori universitari stessi, i cosidetti baroni. Sono perfettamente in grado di controllare il merito, anzi lo fanno giá.

All´atto pratico questa riforma aumenta il potere dei baroni e non di poco e imbarbarisce la scienza perché sará sempre piú difficile operare rotture paradigmatiche. Sará letteralmente impossibile creare nuove scuole di pensiero e nuovi metodi di ricerca.

Ti fa ridere lo slogan "ci state rubando il futuro", ebbene con questa riforma per il figlio di un operaio, di un dipendente, di un macellaio, di un pompiere sarä letteralmete e praticamente impossibile fare scienza anche se fosse la reincarnazione di Newton e Aristotele. Una vita in cui non puoi neanché provare a realizzare i tuoi desideri e le tue inclinazioni é una vita infelice. Protestare contro l´infelicitä, e oggi gli studenti sono infelici perché hanno paura, é sacrasanto ed é un dovere etico e politico.
OFFLINE
Post: 6.660
Registrato il: 20/02/2006
Non ho un c.... da fare!!!
02/12/2010 10:49
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

intato quella poveretta del ministro passa al contrattaco!

dal sito del fatto quotidiano

Scuola | di Simone Ceriotti

1 dicembre 2010

Commenta (321) Condividi Stampa Ingrandisci il testo Rimpicciolisci il testo
3
Share1040


“Se il ddl non passa le università si bloccano”
Ora il ministero minaccia docenti e ricercatori

Stop ai concorsi per ordinari e associati, blocco dei bandi per i ricercatori e niente reintegro degli scatti. Così il Miur, in una nota, ipotizza le conseguenze per il sistema se la riforma Gelmini venisse "congelata"
La novità del giorno sono le minacce ministeriali. Mentre studenti e ricercatori continuano a riempire le piazze e a occupare i tetti degli atenei contro il ddl Gelmini approvato ieri alla Camera, nel pomeriggio è stato proprio il ministero dell’Istruzione, in una nota, a mettere in guardia sui rischi che il sistema universitario correrebbe se la riforma non dovesse passare. Di fatto il Miur ipotizza la paralisi degli atenei, con blocchi di assunzioni e stop ai concorsi. Se non passa il ddl di Mariastella Gelmini si ferma tutto, insomma. Un’affermazione che somiglia a un ricatto. Anche perché, in alternativa, si sarebbero potute adottare altre misure per sbloccare i bandi.

Ma il comunicato ha un unico scopo, quello di rispondere al capogruppo Pd al Senato Anna Finocchiaro, che ha invitato il governo Berlusconi a non presentare al Senato la riforma dell’università prima del voto di fiducia del 14 dicembre. Pronta la replica, direttamente dal canale istituzionale. La nota del Miur è chiara: “Se il ddl non dovesse ricevere il via libera definitivo o non essere calendarizzato potrebbero verificarsi le seguenti conseguenze per il sistema universitario”. E qui parte la lunga lista. Primo punto: “Nessun concorso per ordinari e associati. Il fondo per assumere 1.500 professori l’anno tra il 2011 e il 2013 sarebbe inutilizzabile pur a fronte di un massiccio esodo di docenti già in larga parte avvenuto nel 2009-2010. La legge del 2005 ha abrogato le vecchie regole concorsuali ma non ne sono mai stati varati i decreti attuativi. Quindi al momento non si possono bandire concorsi né da associato né da ordinario, mancando una normativa in materia”.

Non finisce qui. Perché il ministero ne ha anche per i ricercatori, che in questi mesi sono stati i principali “animatori” della rivolta degli studenti, con clamorose proteste anche internazionali (come quella dei giorni scorsi sul tetto del Cern di Ginevra). Così ecco la seconda conseguenza ipotizzata dal ministero: “Nessun concorso. Le norme sui concorsi da ricercatore, riviste con la legge 1/2009 scadono il 31 dicembre 2010. Dal 1 gennaio quindi – sottolinea il Miur – se non passa il ddl, non si potranno bandire posti da ricercatore”. Anche in questo caso il ddl non viene difeso nel merito dei provvedimenti, ma semplicemente viene presentato come l’unica alternativa possibile. Come a dire: arrivati a questo punto, vi conviene stare con il governo. Meglio poco che niente, insomma.

Ma la nota del Miur non si limita a questo. Dopo aver “sistemato” i docenti in attesa di una cattedra e i ricercatori che aspettano un bando, il ministero annuncia tempeste (sempre e solo nel caso in cui la riforma non diventasse legge), anche per chi un posto ce l’ha ed è semplicemente in attesa di un adeguamento contrattuale. Ecco la terza minaccia: “Blocco delle risorse per reintegrare scatti. Il ddl prevede un fondo premiale per il 2011-2013 che serve a reintegrare su base meritocratica parte degli scatti di stipendio: senza il ddl queste risorse non potranno essere utilizzate per lo scopo previsto”.

Per sponsorizzare il passaggio al Senato del ddl e rispondere alle critiche dell’opposizione, dunque, il ministro è disposto a gettare nel panico chi, nelle università, ci lavora. O vorrebbe lavorarci. Mariastella Gelmini lo ripete ancora in serata: “E’ urgente l’approvazione della riforma, e per questo è urgente la calendarizzazione al Senato, altrimenti sono a rischio concorsi e finanziamenti”. Una formula, ripetuta come un mantra, da vari esponenti del Pdl: ”E’ urgente l’approvazione della riforma dell’università, e per questo è urgente la calendarizzazione al Senato, altrimenti sono a rischio concorsi e finanziamenti”, dice Valentina Aprea (Pdl), presidente della Commissione cultura alla Camera. Le fa eco Cinzia Bonfrisco, senatrice Pdl: “Ricordiamoci che l’approvazione del ddl consentirà di risolvere attraverso concorsi la gran parte della stabilizzazione del precariato universitario. Per aiutare questo Paese ad abbandonare vecchie prassi e odiose incrostazioni di un sistema che ruba il futuro ai nostri giovani”.
OFFLINE
Post: 14.770
Registrato il: 24/07/2007
Mi fanno male le dita
02/12/2010 12:05
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re: Re:
rogerio guerrero, 02/12/2010 10.35:



Questa riforma non migliora niente, incasina solo le cose. L´unica cosa buona é il concorso nazionale, ma bisogna anche rivedere il contenuto delle vacanze e delle chiamate, e come si relaziona ad essa.

Il merito se non viene spiegato é una parola vuota. Anche Berlusconi dice di lottare contro la mafia ma é un mafioso.

Il merito come lo dimostri in ambito scientifico??? Da quanto ne so io, contano titoli e pubblicazioni. Ora non tutte le pubblicazioni hanno lo stesso valore, ci sono anche delle classifiche che stabiliscono "il peso" scientifico della rivista. ORa chi fa parte dei comitati scietifici delle suddette riviste??? I professori universitari stessi, i cosidetti baroni. Sono perfettamente in grado di controllare il merito, anzi lo fanno giá.

All´atto pratico questa riforma aumenta il potere dei baroni e non di poco e imbarbarisce la scienza perché sará sempre piú difficile operare rotture paradigmatiche. Sará letteralmente impossibile creare nuove scuole di pensiero e nuovi metodi di ricerca.

Ti fa ridere lo slogan "ci state rubando il futuro", ebbene con questa riforma per il figlio di un operaio, di un dipendente, di un macellaio, di un pompiere sarä letteralmete e praticamente impossibile fare scienza anche se fosse la reincarnazione di Newton e Aristotele. Una vita in cui non puoi neanché provare a realizzare i tuoi desideri e le tue inclinazioni é una vita infelice. Protestare contro l´infelicitä, e oggi gli studenti sono infelici perché hanno paura, é sacrasanto ed é un dovere etico e politico.



Rogerio qualcuno deve pur valutare i risultati di una ricerca, tra l'altro la commissione conterà anche membri esterni, cercando di aumentare l'imparzialità. No perchè a te va bene la situazione attuale? L'attuale è migliore per qualcuno che fa ricerca?
Molti ricercatori in Italia son costretti a fare le fotocopie, a interrogare prima del professore e a fare le esercitazioni (e parlo per esperienza, a me era stato proposto di entrare come dottorando nel dipartimento DSEMS a Lecce, io fortunatamente ho declinato l'offerta. Sì mi era stato proposto, e teoricamente ci sarebbero dei concorsi no?). Questo non sarà più possibile.
La riforma non è perfetta, l'ho analizzata nel dettaglio prima, ha degli errori (derivanti anche dal fatto che chi in teoria dovrebbe fare opposizione ha pensato a salire sui tetti per poi fare i propri porci comodi una volta in aula [SM=x54477] ) ma tante cose apprezzabili. E ripeto, son pochi articoli, bisognerà valutare effettivamente l'applicazione della stessa.

L'ultimo periodo evito di commentarlo tanto so in che marasma finirei. Dico solo che non si protesta contro l'intero sistema ma contro una legge. E l'infelicità non la porta questa legge, c'era da molto prima.
E il futuro non lo ruba questa legge o questo governo ma ce lo rubano da decenni, ed io il futuro me lo costruisco pur non essendo figlio di industriali ma di gente comune, ognuno cerchi di fare altrettanto e di non rompere il cazzo, e non sono nè Aristotele nè Newton, ma ho solo voglia di farmi il culo.


OFFLINE
Post: 6.848
Registrato il: 01/12/2006
Non ho un c.... da fare!!!
02/12/2010 12:17
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

In ogni caso e' slittata al dopo fiducia, per cui se non c'e' la maggioranza addio riforma gelmini...
OFFLINE
Post: 14.771
Registrato il: 24/07/2007
Mi fanno male le dita
02/12/2010 12:23
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:
@Chaos@, 02/12/2010 12.17:

In ogni caso e' slittata al dopo fiducia, per cui se non c'e' la maggioranza addio riforma gelmini...




Ma non devono votare solo al senato?
E in teoria potrebbero non sciogliere subito le camere
OFFLINE
Post: 6.849
Registrato il: 01/12/2006
Non ho un c.... da fare!!!
02/12/2010 12:26
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:
Megablast, 02/12/2010 12.23:




Ma non devono votare solo al senato?
E in teoria potrebbero non sciogliere subito le camere



uscita adesso la notizia dalla riunione dei capigruppo.
www.repubblica.it/scuola/2010/12/02/news/universit_voto_al_senato_slitta_dopo_il_14-9755...

si potrebbero non sciogliere le camere, ma e' poco probabile che dopo la sfiducia ci siano altri voti a sostegno del governo.
[Modificato da @Chaos@ 02/12/2010 12:27]
OFFLINE
Post: 6.664
Registrato il: 20/02/2006
Non ho un c.... da fare!!!
02/12/2010 12:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:
Megablast, 02/12/2010 12.23:




Ma non devono votare solo al senato?
E in teoria potrebbero non sciogliere subito le camere




Ben il voto è slitato al senato

dal sito del corriere.it

Senato, la discussione sulla riforma dell'università slitta dopo la fiducia
La minoranza si oppone al dibattito prima del voto
sul governo, previsto per il 14 dicembre

l'iter in parlamento

Senato, la discussione sulla riforma dell'università slitta dopo la fiducia

La minoranza si oppone al dibattito prima del voto
sul governo, previsto per il 14 dicembre

MILANO - Niente riforma dell’università in Senato prima che si voti la fiducia. La riforma sarà dunque discussa nell'Aula di Palazzo Madama dopo il dibattito sul governo Brevisto previsto per martedì 14 dicembre: lo ha deciso la conferenza dei capo gruppo al cui interno c'è stata la ferma opposizione delle minoranze contro ogni ipotesi di calendarizzare il provvedimento prima del dibattito sulla fiducia.

LA MEDIAZIONE DI SCHIFANI - Il presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri, aveva proposto di calendarizzare il ddl Gelmini già nella prossima settimana in modo da approvarlo prima del dibattito sulla fiducia, in programma per il 13 dicembre. Contro la proposta di Gasparri si sono schierate le opposizioni. È stato il presidente del Senato, Renato Schifani, a mediare fra le due posizioni e a suggerire la convocazione di una nuova conferenza dei capigruppo per martedì 14 dicembre così da prevedere la rapida calendarizzazione del ddl Gelmini. Rispetto alle posizioni inconciliabili di maggioranza e opposizione, il capogruppo finiano al Senato Pasquale Viespoli ha suggerito di procedere, la prossima settimana, a una serie di audizioni sul ddl Gelmini «senza che questo costituisca una furbata o una scorciatoia» per chiunque pensasse di arrivare al voto del provvedimento.

RISCHI - «L’opposizione, per motivi di pura propaganda politica, mette a rischio provvedimenti urgenti e indispensabili per l’università italiana», ha commentato il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. «Senza l’approvazione rapida del ddl non si potranno bandire posti da ricercatore, non potranno essere garantiti gli scatti di stipendio, non saranno banditi nuovi concorsi. Sono comunque fiduciosa: il 14 dicembre il governo Berlusconi incasserà la fiducia del Parlamento e il ddl diventerà legge entro l’anno. Il governo Berlusconi potrà dunque proseguire la sua opera riformatrice nell’interesse del Paese».


Detto questo se il 14 il voto il governo non ottiene la fiducia parte subito il processo di crisi. Tutti da napolitano per la fase di colsutazione per vedere se è possbile mettere su un nuovo esecutivo se non ci riesce sciogliera le camere. Certo c'è la possibilita che possa decidere sciola solo la camera ma non lo fara perchè non è mai successo che si è deciso questo e che due anni fa con il governo prodi che c'era lo stesso scenario decisse di sciogliere tutte due le camere
OFFLINE
Post: 1.447
Registrato il: 26/11/2009
IC Champion
02/12/2010 12:32
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Megablast, 02/12/2010 12.05:



Rogerio qualcuno deve pur valutare i risultati di una ricerca, tra l'altro la commissione conterà anche membri esterni, cercando di aumentare l'imparzialità. No perchè a te va bene la situazione attuale? L'attuale è migliore per qualcuno che fa ricerca?
Molti ricercatori in Italia son costretti a fare le fotocopie, a interrogare prima del professore e a fare le esercitazioni (e parlo per esperienza, a me era stato proposto di entrare come dottorando nel dipartimento DSEMS a Lecce, io fortunatamente ho declinato l'offerta. Sì mi era stato proposto, e teoricamente ci sarebbero dei concorsi no?). Questo non sarà più possibile.
La riforma non è perfetta, l'ho analizzata nel dettaglio prima, ha degli errori (derivanti anche dal fatto che chi in teoria dovrebbe fare opposizione ha pensato a salire sui tetti per poi fare i propri porci comodi una volta in aula [SM=x54477] ) ma tante cose apprezzabili. E ripeto, son pochi articoli, bisognerà valutare effettivamente l'applicazione della stessa.

L'ultimo periodo evito di commentarlo tanto so in che marasma finirei. Dico solo che non si protesta contro l'intero sistema ma contro una legge. E l'infelicità non la porta questa legge, c'era da molto prima.
E il futuro non lo ruba questa legge o questo governo ma ce lo rubano da decenni, ed io il futuro me lo costruisco pur non essendo figlio di industriali ma di gente comune, ognuno cerchi di fare altrettanto e di non rompere il cazzo, e non sono nè Aristotele nè Newton, ma ho solo voglia di farmi il culo.





A me la situazione fa schifo da sempre, protestavo ed occupavo anche quando c´era il cosidetto centrosinistra. Ho anche avuto la faccia tosta di chiedere ai prof. che facevano l'occhiolino ai movimenti di mettere in gioco i loro privilegi e i loro soldi se volevano far parte della protesta...questo per dire come il disagio lo viva da sempre. Questa riforma non è democratica e non democratizza nè nei mezzi nè nei fini.

Il dottorato deve, come negli altri paesi europei, essere libero e non deve implicare alcuna mansione aggiuntiva. Un dottorando per fare seminari, correggere compiti deve avere un regolare contratto di lavoro presso l'università che non ha niente a che vedere con il suo lavoro di ricerca. Ovviamente per fare un dottorato libero, devi investire soldi, assumere personale.

UN'università democratica è quella che mette chiunque nelle condizioni di studiare. L'università attuale và in questa direzione? No. Questo DDL va in questa direzione? No. Peggiora la situazione? Si. Perchè l'università ha bisogno di personale econ questa riforma è più difficile assumere. LA meritrazia è uno specchietto per le allodole.

Hai ragione quando dici che bisogna aspettare i regolamenti, ma se già il DDL si basa su principi sbagliati, non oso immaginare i regolamenti.

Non capisco l'astio verso chi protesta, non voglio entrare in polemica, però se qualcuno protestando ottiene dei diritti, poi ne usufruiscono tutti. Con il duro lavoro non si ottengono diritti, se ti va bene riconoscimenti, se ti va male bastonate. I diritti si ottengono con le lotte, e creando disagio al governo, al paese a chi non è interessato.
OFFLINE
Post: 14.772
Registrato il: 24/07/2007
Mi fanno male le dita
02/12/2010 12:44
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:
Nick Heavens, 01/12/2010 19.20:

Ingresso dei privati all'interno del CDA delle università: tradotto i privati entrano a far parte del consiglio che muove i fondi all'università. Senza dover spendere una lira e con una presenza almeno del 40% (il tetto massimo non è stato ancora detto). Ed è logico che un privato (ad es per la sapienza, "fondazione roma" che fa carico a banca di roma) non investirà mai su corsi che non sono utilizzabili nel mercato (filosofia, lettere, storia, filosofia del diritto etc etc etc) e interi corsi rischiano di morire oltre al fatto che questi non sganciando una lira tolgono fondi all'università e li danno solamente a chi pensano possa produrgli profitto.

Ricercatori: Un ricercatore non potrà più essere assunto a tempo indeterminato ma dovrà per forza fare un 3+3, quindi precario, poi se passa l'esame (a numero chiuso ovviamente) per lo stato di professore associato bene sennò diventa disoccupato con una laura e una specializzazione. Quindi si perdono migliaia di posti di lavoro con uno schiocco di dita.

Fondo di merito: Grandissima buffonata. Lo hai solo con una determinata media e non tiene minimamente conto del reddito personale di uno studente (cosa che facevano le "vecchia
E borse di studio") Es: uno studente di famiglia non ricca o comunque fuori sede dovrà lavorare ed è difficile che riesca ad avere voti altissimi sempre e comunque rispetto ad uno di famiglia più agiata. Non che sia impossibile eh, però comunque non si parte dallo stesso punto di partenza e quindi non si può parlare di meritocrazia. Idem per quanto riguarda i prestiti d'onore che verranno assegnati a tutti ma che, appunto, son prestiti e quindi uno laureato si trova precario (per le cose dette prima) e già indebitato.

Legge 133: Questa riforma non fa che applicare le norme e i tagli della legge 133. Ovvero delega alle regioni il finanziamento alle università ma taglia del NOVANTA PER CENTO i fondi a disposizione di questo fondo speciale delle regioni.

Baronato: da una parte si prevede una commissione nazionale per attribuire una fantomatica abilitazione alla docenza, dall’altra si demanda la decisone finale a commissioni locali; inoltre se non si volesse affrontare un concorso pubblico, vi è sempre la possibilità di ricevere una chiamata diretta dalle singole facoltà di ogni ateneo ed essere assunti. Dunque il potere dei baroni resta inalterato o al più rafforzato.

Scuole paritarie statali: Con questa riforma le università paritarie statali saranno considerate uguali a quelle pubbliche. Es: una laurea presa a cepu avrà lo stesso riconoscimento di una de la sapienza. E ovviamente a queste scuole verranno assegnati dei fondi pubblici.

Questa è una riforma classista che creerà una fabbrica di precari e che darà in mano ad aziende private la gestione economica delle università, falcidiando posti di lavoro e corsi non vendibili nel mercato. Toglie il diritto allo studio per tutti aumentando ovviamente le tasse universitarie (tutto costa di più dove si taglia e ci mettono le mani i privati e non vengono garantite borse di studio ma solo prestiti o fondi al merito fasulli e comunque soggetti ad una sorta di "ipoteca" nel caso oltre al fondo chiedi anche il prestito), non leva ma anzi aumenta il problema del baronato e che vuole distruggere il diritto di una cultura fine a se stessa per una cultura fine agli obiettivi di mercato.

E la cosa bella è che vi rimpilzano la testa de "non ci sono i soldi tagliamo per forza", eppure siamo l'ottavo paese al mondo per spesa militare.

E megablabla, prima di dire che chi manifesta è un coglione.. leggiti il DDL.





Parto dicendo che a mio parere l'ingresso del privato può essere un incentivo. E comunque i finanziamenti, non essendo fondazioni, ancora non ci possono essere. C'è la possibilità, non la certezza, e quello che descrivi tu è una caatastrofe.

Il concorso nazionale almeno permette a tanta gente di entrare nel mondo universitario, e si basa sul merito non su raccomandazioni e concorsi locacli come avviene ora, anche questo non va bene?
Il vero errore è che usciti non possano più rientrare, e per questo comprendo le questioni dei ricercatori, ma bastava un cazzo di emendamento eh, perchè nessuno ci ha pensato? Ah la politica, gli sarà sfuggito [SM=x54477]

Il fondo al merito non sostituisce le borse di studio in base al reddito, ma è un'aggiunta. E tra l'altro permette a tanta gente con ISEE che supera quel ridicolo limite imposto di avere un sostentamento per gli studi, brillanti per giunta, beh c'è da strapparsi i capelli.

Per chiudere a me interessa la meritocrazia, non l'egualitarismo. E passi in avanti, ideologie a parte, ne vengono fatti. Così come l'orientamento al mercato, se fatto in un certo modo, e in questo momento non possiamo saperlo perchè mancano i regolamenti, può essere solo un bene, in questo momento ci son tante facoltà in Italia che diffondono cultura come se fossero dei licei e non danno un cazzo in mano una volta usciti dall'univeristà, magari un cerino in mano.

@chedino: A volte uso toni un pò forti ma se vogliamo discutere costruttivamente sono il primo a farlo, chiedo scusa se ho esagerato.

@chaos: Ho girato qualche sito nei giorni scorsi e molte associazioni si dicevano legate, anche se non vincolate, al PD. La stessa UdU a Lecce è praticamente il movimento studentesco del PD, e gran parte fanno parte dei giovani democratici. Io non dico che ci sia un burattinaio che muove i fili dall'alto, così come non credo alla mala fede di chi protesta, ma che una certa opposizione si stia servendo di tutto ciò è pacifico.
OFFLINE
Post: 6.850
Registrato il: 01/12/2006
Non ho un c.... da fare!!!
02/12/2010 12:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:
Megablast, 02/12/2010 12.44:



@chaos: Ho girato qualche sito nei giorni scorsi e molte associazioni si dicevano legate, anche se non vincolate, al PD. La stessa UdU a Lecce è praticamente il movimento studentesco del PD, e gran parte fanno parte dei giovani democratici. Io non dico che ci sia un burattinaio che muove i fili dall'alto, così come non credo alla mala fede di chi protesta, ma che una certa opposizione si stia servendo di tutto ciò è pacifico.



dai su l'UDU e' contestata da meta' movimento, e cmq l'UDU e' legata alla CGIL non propriamente al PD.
In realta' l'opposizione dovrebbe guardare alle proteste che emergono dal paese reale, non solo quelle sull'universita' ma anche quelle sugli altri beni comuni (acqua, energia, salute etc.) e sulle questioni del reddito e del lavoro, questo dovrebbe fare l'opposizione.
In un paese democratico (che schifo sta parola) un'opposizione di sinistra seria dovrebbe fungere da calmiere sociale attraverso la cooptazione nel sistema dei principali moti di movimento per garantirsi consenso e ricambio generazionale pur rimanendo in sistema di potere.

Ma questo il PD non lo fa, non solo ignora le proteste anche in termini utilitaristici (l'IDV da questo punto di vista fa molto meglio del PD) non andando oltre il livello propagandistico ma anzi cerca in tutte le maniere di boicottarne le proposte perche' il compito oramai palese del PD e' quello di salvarsi il culo e riproporsi sempre uguale da qui alla fine dei giorni.
OFFLINE
Post: 29.807
Registrato il: 02/11/2004
Mi fanno male le dita
02/12/2010 12:58
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:
Megablast, 02/12/2010 12.44:




Parto dicendo che a mio parere l'ingresso del privato può essere un incentivo. E comunque i finanziamenti, non essendo fondazioni, ancora non ci possono essere. C'è la possibilità, non la certezza, e quello che descrivi tu è una caatastrofe.

Il concorso nazionale almeno permette a tanta gente di entrare nel mondo universitario, e si basa sul merito non su raccomandazioni e concorsi locacli come avviene ora, anche questo non va bene?
Il vero errore è che usciti non possano più rientrare, e per questo comprendo le questioni dei ricercatori, ma bastava un cazzo di emendamento eh, perchè nessuno ci ha pensato? Ah la politica, gli sarà sfuggito [SM=x54477]

Il fondo al merito non sostituisce le borse di studio in base al reddito, ma è un'aggiunta. E tra l'altro permette a tanta gente con ISEE che supera quel ridicolo limite imposto di avere un sostentamento per gli studi, brillanti per giunta, beh c'è da strapparsi i capelli.

Per chiudere a me interessa la meritocrazia, non l'egualitarismo. E passi in avanti, ideologie a parte, ne vengono fatti. Così come l'orientamento al mercato, se fatto in un certo modo, e in questo momento non possiamo saperlo perchè mancano i regolamenti, può essere solo un bene, in questo momento ci son tante facoltà in Italia che diffondono cultura come se fossero dei licei e non danno un cazzo in mano una volta usciti dall'univeristà, magari un cerino in mano.

@chedino: A volte uso toni un pò forti ma se vogliamo discutere costruttivamente sono il primo a farlo, chiedo scusa se ho esagerato.

@chaos: Ho girato qualche sito nei giorni scorsi e molte associazioni si dicevano legate, anche se non vincolate, al PD. La stessa UdU a Lecce è praticamente il movimento studentesco del PD, e gran parte fanno parte dei giovani democratici. Io non dico che ci sia un burattinaio che muove i fili dall'alto, così come non credo alla mala fede di chi protesta, ma che una certa opposizione si stia servendo di tutto ciò è pacifico.




Le borse di studio sono già assegnate su base merito/reddito.
OFFLINE
Post: 14.773
Registrato il: 24/07/2007
Mi fanno male le dita
02/12/2010 13:00
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re:
@Chaos@, 02/12/2010 12.52:



dai su l'UDU e' contestata da meta' movimento, e cmq l'UDU e' legata alla CGIL non propriamente al PD.
In realta' l'opposizione dovrebbe guardare alle proteste che emergono dal paese reale, non solo quelle sull'universita' ma anche quelle sugli altri beni comuni (acqua, energia, salute etc.) e sulle questioni del reddito e del lavoro, questo dovrebbe fare l'opposizione.
In un paese democratico (che schifo sta parola) un'opposizione di sinistra seria dovrebbe fungere da calmiere sociale attraverso la cooptazione nel sistema dei principali moti di movimento per garantirsi consenso e ricambio generazionale pur rimanendo in sistema di potere.

Ma questo il PD non lo fa, non solo ignora le proteste anche in termini utilitaristici (l'IDV da questo punto di vista fa molto meglio del PD) non andando oltre il livello propagandistico ma anzi cerca in tutte le maniere di boicottarne le proposte perche' il compito oramai palese del PD e' quello di salvarsi il culo e riproporsi sempre uguale da qui alla fine dei giorni.




Sul Pd son d'accordo. Comunque a Lecce solo l'UdU c'è, per quello parlavo di loro, all'uni qui a Milano non ci sono nemmeno associazioni studentesche, quindi...

@rogerio: No, io non provo astio per chi protesta ma chi lo fa non coscientemente. Il che non vuol dire che certe cose non le abbia fatte anch'io, a volte le proteste son servite, a volte meno, anche in mezzo a gente con kefiah e maglia rossa [SM=x54477]

@Atom: Ma sono assegnate alla cazzo. L'ISEE è bassissimo, roba che il figlio di due operai lo prende in culo e il figlio di due commercialisti no. E la base è comunque il reddito, le perdi solo se non raggiungi certi crediti, a prescindere dai risultati.
Tra l'altro qui c'è la borsa di studio che ha messo Vendola che è molto buona [SM=x54477]
[Modificato da Megablast 02/12/2010 13:03]
OFFLINE
Post: 29.808
Registrato il: 02/11/2004
Mi fanno male le dita
02/12/2010 13:18
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re:
Megablast, 02/12/2010 13.00:





@Atom: Ma sono assegnate alla cazzo. L'ISEE è bassissimo, roba che il figlio di due operai lo prende in culo e il figlio di due commercialisti no. E la base è comunque il reddito, le perdi solo se non raggiungi certi crediti, a prescindere dai risultati.
Tra l'altro qui c'è la borsa di studio che ha messo Vendola che è molto buona [SM=x54477]



Non so come funziona l'ISEE, finché parliamo di teoria e politica economica ci sono, quando si va nel pratico mi perdo, comunque dove andavo io nessuno, e sottolineo nessuno, di quelli che avevano un'attività, o figli di liberi professionisti, portava l'ISEE, preferivano pagare l'ultima fascia e perdere le borse di studio, ma l'ISEE non lo portavano.
OFFLINE
Post: 14.776
Registrato il: 24/07/2007
Mi fanno male le dita
02/12/2010 13:26
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 02/12/2010 13.18:



Non so come funziona l'ISEE, finché parliamo di teoria e politica economica ci sono, quando si va nel pratico mi perdo, comunque dove andavo io nessuno, e sottolineo nessuno, di quelli che avevano un'attività, o figli di liberi professionisti, portava l'ISEE, preferivano pagare l'ultima fascia e perdere le borse di studio, ma l'ISEE non lo portavano.




Da me invece ci si trasferisce tre anni prima dai nonni e si prende una borsa di studio della madonna, anche se sei figlio di latifondisti, pensa che gran legge.

Da me forse ci saraanno molte più magagne ma la legge è aggirabilissima. Tantissimi miei compagni di corso, di certo non alle pezze, prendevano la borsa di studio massima, per dire.

Comunque l'Isee è un indicatore di reddito, credo che la soglia sia intorno ai 24.000 euro, ed è suppergiù il reddito famailiare annuale, se non si hanno proprietà mobiliari e immobiliari.
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:20. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com