| | | OFFLINE | Post: 29.591 | Registrato il: 02/11/2004 | Mi fanno male le dita | |
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24/11/2010 10:45 | |
LA POLEMICA
Marchionne contro l'Italia
"Negli Usa si fa da noi si parla"
L'amministratore delegato della Fiat accompagna Obama in una visita ad uno stabilimento Chrysler. Incassa l'applauso dei lavoratori americani e dice: "Ci sarà un incontro su Mirafiori ma io non ci andrò"
KOKOMO (Indiana) - Negli Stati Uniti "si fa", in Italia "si parla". Lo ha detto l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne, sottolineando che potrebbe "non esserci al prossimo incontro che si terrà nei prossimi giorni su Mirafiori. E' un incontro istituzionale". A chi gli chiedeva un commento sulle dichiarazioni del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che gli ha dato piena ragione osservando comunque come i suoi modi sono talvolta bruschi, Marchionne ha risposto: "Le mie parole sono accurate, precisi ed efficaci. Questa gente deve rendersi conto che la realtà e la realtà: qui, a Kokomo, in 18 mesi sono stati annunciati investimenti per 3 miliardi di dollari. Qui si fa, da noi si parla".
Una nuova polemica con l'Italia in una giornata di grande soddisfazione per l'ad di Fiat negli Stati Uniti. Marchionne, poco prima, era stato applaudito dai dipendenti Chrysler in piedi quando il presidente Barack Obama, dopo aver visitato lo stabilimento, ha detto: "Sergio mi ha detto che ci saranno ulteriori investimenti e questo significa anche posti di lavoro". Alle parole del presidente sulle assicurazioni di 'Sergio', i dipendenti della fabbrica si sono alzati ad applaudire. Marchionne era seduto in prima fila ad ascoltare Obama e il vice presidente Joe Biden. Al termine dei loro interventi, Marchionne ha aggiunto: "Kokomo entro il 2013 potrebbe diventare il maggiore impianto di trasmissioni al mondo. Se Chrysler fosse scomparsa, l'impianto avrebbe chiuso".
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Facile metterci la faccia e fare andare la bocca quando Chrysler è stata rilanciata a suon di miliardi di dollari dal Governo Americano
Facile parlare di buona gestione quando il 10% delle azioni è nelle mani del sindacato americano e quindi non puoi fare le porcherie che proponi in Italia
www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/01/accordo-fiat-chrysl...
L'importante poi è chiedere sempre aiuti (http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6737 e www.quattroruote.it/detroit2010/articolo.cfm?codice=218317)
Investimenti pubblici e ricavi privati, storico stile FIAT |
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| | OFFLINE | | Post: 1.536 | Registrato il: 18/07/2009 | IC Champion | |
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24/11/2010 10:47 | |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.408 | Registrato il: 26/11/2009 | IC Champion | |
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24/11/2010 10:49 | |
AtomBomb, 24/11/2010 10.45:
LA POLEMICA
Marchionne contro l'Italia
"Negli Usa si fa da noi si parla"
L'amministratore delegato della Fiat accompagna Obama in una visita ad uno stabilimento Chrysler. Incassa l'applauso dei lavoratori americani e dice: "Ci sarà un incontro su Mirafiori ma io non ci andrò"
KOKOMO (Indiana) - Negli Stati Uniti "si fa", in Italia "si parla". Lo ha detto l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne, sottolineando che potrebbe "non esserci al prossimo incontro che si terrà nei prossimi giorni su Mirafiori. E' un incontro istituzionale". A chi gli chiedeva un commento sulle dichiarazioni del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che gli ha dato piena ragione osservando comunque come i suoi modi sono talvolta bruschi, Marchionne ha risposto: "Le mie parole sono accurate, precisi ed efficaci. Questa gente deve rendersi conto che la realtà e la realtà: qui, a Kokomo, in 18 mesi sono stati annunciati investimenti per 3 miliardi di dollari. Qui si fa, da noi si parla".
Una nuova polemica con l'Italia in una giornata di grande soddisfazione per l'ad di Fiat negli Stati Uniti. Marchionne, poco prima, era stato applaudito dai dipendenti Chrysler in piedi quando il presidente Barack Obama, dopo aver visitato lo stabilimento, ha detto: "Sergio mi ha detto che ci saranno ulteriori investimenti e questo significa anche posti di lavoro". Alle parole del presidente sulle assicurazioni di 'Sergio', i dipendenti della fabbrica si sono alzati ad applaudire. Marchionne era seduto in prima fila ad ascoltare Obama e il vice presidente Joe Biden. Al termine dei loro interventi, Marchionne ha aggiunto: "Kokomo entro il 2013 potrebbe diventare il maggiore impianto di trasmissioni al mondo. Se Chrysler fosse scomparsa, l'impianto avrebbe chiuso".
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Facile metterci la faccia e fare andare la bocca quando Chrysler è stata rilanciata a suon di miliardi di dollari dal Governo Americano
Facile parlare di buona gestione quando il 10% delle azioni è nelle mani del sindacato americano e quindi non puoi fare le porcherie che proponi in Italia
www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/01/accordo-fiat-chrysl...
L'importante poi è chiedere sempre aiuti (http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6737 e www.quattroruote.it/detroit2010/articolo.cfm?codice=218317)
Investimenti pubblici e ricavi privati, storico stile FIAT
Attento, ora arriveranno i paladini- Fiat e diranno Agnelli aveva stile ed è bello essere inculati con stile.
Comunque se Marchionne e la sua equipe stanno bene in USA, possono tranquillamente andarci... |
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| | | OFFLINE | | Post: 3.814 | Registrato il: 19/07/2009 | TW World Champion | |
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24/11/2010 11:03 | |
AtomBomb, 11/24/2010 10:45 AM:
LA POLEMICA
Marchionne contro l'Italia
"Negli Usa si fa da noi si parla"
L'amministratore delegato della Fiat accompagna Obama in una visita ad uno stabilimento Chrysler. Incassa l'applauso dei lavoratori americani e dice: "Ci sarà un incontro su Mirafiori ma io non ci andrò"
KOKOMO (Indiana) - Negli Stati Uniti "si fa", in Italia "si parla". Lo ha detto l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne, sottolineando che potrebbe "non esserci al prossimo incontro che si terrà nei prossimi giorni su Mirafiori. E' un incontro istituzionale". A chi gli chiedeva un commento sulle dichiarazioni del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che gli ha dato piena ragione osservando comunque come i suoi modi sono talvolta bruschi, Marchionne ha risposto: "Le mie parole sono accurate, precisi ed efficaci. Questa gente deve rendersi conto che la realtà e la realtà: qui, a Kokomo, in 18 mesi sono stati annunciati investimenti per 3 miliardi di dollari. Qui si fa, da noi si parla".
Una nuova polemica con l'Italia in una giornata di grande soddisfazione per l'ad di Fiat negli Stati Uniti. Marchionne, poco prima, era stato applaudito dai dipendenti Chrysler in piedi quando il presidente Barack Obama, dopo aver visitato lo stabilimento, ha detto: "Sergio mi ha detto che ci saranno ulteriori investimenti e questo significa anche posti di lavoro". Alle parole del presidente sulle assicurazioni di 'Sergio', i dipendenti della fabbrica si sono alzati ad applaudire. Marchionne era seduto in prima fila ad ascoltare Obama e il vice presidente Joe Biden. Al termine dei loro interventi, Marchionne ha aggiunto: "Kokomo entro il 2013 potrebbe diventare il maggiore impianto di trasmissioni al mondo. Se Chrysler fosse scomparsa, l'impianto avrebbe chiuso".
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Facile metterci la faccia e fare andare la bocca quando Chrysler è stata rilanciata a suon di miliardi di dollari dal Governo Americano
Facile parlare di buona gestione quando il 10% delle azioni è nelle mani del sindacato americano e quindi non puoi fare le porcherie che proponi in Italia
www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/01/accordo-fiat-chrysl...
L'importante poi è chiedere sempre aiuti (http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6737 e www.quattroruote.it/detroit2010/articolo.cfm?codice=218317)
Investimenti pubblici e ricavi privati, storico stile FIAT
nn ha nemmeno tutti i torti, però certo, è seccante vedere un'azienda italiana investire all'estero, che sia america o altro. |
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| | OFFLINE | | Post: 1.537 | Registrato il: 18/07/2009 | IC Champion | |
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24/11/2010 11:12 | |
E' seccante vedere gli operai pagare le colpe dei "grandi manager". |
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| | | OFFLINE | Post: 29.593 | Registrato il: 02/11/2004 | Mi fanno male le dita | |
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24/11/2010 11:14 | |
(Hollywood1983), 24/11/2010 11.03:
nn ha nemmeno tutti i torti, però certo, è seccante vedere un'azienda italiana investire all'estero, che sia america o altro.
I torti ce li ha perché puntualmente omette dei particolari fondamentali, come appunto i miliardi di dollari del governo americano, e il fatto che la gestione dell'azienda sia soggetta all'approvazione del sindacato, che è un organo statale, visto che il governo ha imposto una quota azionaria al sindacato in cambio degli aiuti.
I torti ce li ha perché, ma questa è una tradizione FIAT, vuole aiuti pubblici, ma vuole che la gestione aziendale e la gestione dei ricavi restino strettamente private.
Obama ha dimostrato quanto sia facile fare abbassare le ali a questo squallido personaggio; vuoi i soldi? Queste sono le condizioni. Non le accetti? Niente soldi.
Se in Italia avessimo fatto così, già anni fa, con tutte le aziende, non solo FIAT, ora saremmo in una situazione probabilmente diversa, di certo Marchionne e la loro lobby non si permetterebbero di chiedere aiuti in continuazione E sempre più deregulation, perché saprebbero che all'aiuto corrisponderebbe una condizione insindacabile, condizione che non sarebbe di certo una deregulation. |
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| | | OFFLINE | | Post: 3.816 | Registrato il: 19/07/2009 | TW World Champion | |
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24/11/2010 11:14 | |
Rust in Peace...Polaris, 11/24/2010 11:12 AM:
E' seccante vedere gli operai pagare le colpe dei "grandi manager".
questo è vero ma che in america il senso pratico sia superiore al nostro lo è altrettanto, poi ovvio che dia fastidio che a pagarne le conseguenze siano gli operai |
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