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l'Irlanda accetta gli aiuti

Ultimo Aggiornamento: 23/11/2010 14:57
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Mi fanno male le dita
22/11/2010 11:47
 
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CRISI

Irlanda, accordo Ue sugli aiuti
si parla di 80-90 miliardi in tre anni

Conference call tra i titolari delle Finanze, dopo che Dublino ha rotto gli indugi e ha chiesto l'intervento dei Paesi dell'euro. L'entità del pacchetto, che dovrebbe essere garantito in primavera, è ancora da definire. Sarà comunque inferiore a 100 miliardi

BRUXELLES - I ministri europei delle Finanze, riuniti stasera in conference call, sono d'accordo in linea di principio ad aiutare l'Irlanda, come già fatto con la Grecia. In una nota congiunta di Eurogruppo ed Ecofin si legge che la decisione è stata presa per "salvaguardare la stabilità finanziaria della zona euro e di tutta l'Ue", . Il piano di sostegno, che dovrebbe essere varato in primavera, sarebbe della durata di tre anni. L'ammontare e i dettagli saranno definiti dopo un confronto tra Commissione europea, Fondo monetario internazionale e Banca centrale europea con il governo irlandese. Ma il pacchetto sarà in ogni caso "inferiore a 100 miliardi di euro". Si parla di 80-90 miliardi.

In precedenza il governo di Dublino aveva rotto gli indugi e aveva chiesto l'intervento dei Paesi della zona euro. Durante una riunione straordinaria dell'esecutivo irlandese è stato definito un piano quadriennale per la riduzione del deficit dal 32% al 3%. Lo ha riferito il ministro delle Finanze Brian Lenihan, spiegando che gli aiuti ammonterebbero ad alcune decine di miliardi di euro e riguarderebbero soprattutto il sistema bancario. I tagli sarebbero di 15 miliardi di euro in quattro anni e costituirebbero i 2/3 della manovra, riguarderebbero anche il Welfare (il 5% il primo anno, fino all'11% del 2014) e 20.000 dipendenti pubblici, con un piano di esodi volontari. La rimanente quota arriverebbe invece da aumenti fiscali.

Il piano di aiuti prevede il ricorso a un meccanismo di prestiti garantiti
da parte dei Paesi dell'unione monetaria, nonché a dei prestiti da parte del Fondo monetario internazionale e a dei prestiti garantiti sul budget Ue. Il dispositivo dovrebbe essere completato da altri prestiti bilaterali in favore dell'Irlanda da parte del Regno Unito e della Svezia, due paesi che non fanno parte dell'eurozona, così da fornire il soccorso necessario alle banche irlandesi in crisi.

L'aiuto all'Irlanda sarà finanziato per la prima volta con il fondo salva-Stati varato dai leader della Ue nel maggio scorso, per creare una rete di sicurezza per i Paesi euro in difficoltà. Lo European financial stabilty facility (Efsf) è già operativo, con sede a Lussemburgo e una dote di 440 miliardi di euro. Ha carattere temporaneo e scade nel 2013. Ma la Ue già studia un meccanismo anticrisi permanente. Il Fondo emette bond per raccogliere sul mercato denaro da prestare ai Paesi in emergenza, per un ammontare complessivo fino a 440 miliardi di euro. A garantire sulle emissioni sono i Paesi dell'euro, ognuno in base alla sua partecipazione nel capitale della Bce. I prestiti dell'Efsf potranno essere combinati - e questo sarà il caso irlandese - con prestiti concessi dalla Commissione Ue, fino a 60 miliardi di euro, e dal Fondo monetario internazionale, fino a 250 miliardi di euro.
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Non ho un c.... da fare!!!
22/11/2010 15:05
 
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Era anche ora. Ce ne saranno da sborsare di soldi anche per il Portogallo.
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22/11/2010 15:08
 
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Re:
Angle 4ever, 22/11/2010 15.05:

Era anche ora. Ce ne saranno da sborsare di soldi anche per il Portogallo.




poi la spagna e infine noi stessi [SM=x54487] [SM=x54487] [SM=x54487] [SM=x54487] [SM=x54487]
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Non ho un c.... da fare!!!
22/11/2010 15:13
 
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Re: Re:
Dead Man Drinking, 22/11/2010 15.08:




poi la spagna e infine noi stessi [SM=x54487] [SM=x54487] [SM=x54487] [SM=x54487] [SM=x54487]




Nah, noi non siamo messi così male, non siamo di certo un'economia dominante ma ci siamo saputi difendere.
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22/11/2010 15:15
 
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salva la Guinness, salva il mondo
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23/11/2010 14:56
 
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Irlanda, crollano le banche: borse Ue a rischio contagio

Il salvataggio dell’Irlanda non convince i mercati azionari. Le principali Borse europee hanno aperto in lieve ribasso, a -0,6% l’indice Stxe 600 che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, con forti tensioni a Dublino che perde il 2,12% con il settore del credito nel panico: Bank of Ireland cede il 22,11%, Allied Irish bank il 18,14%. I mercati rimangono in terreno negativo e l’Europa è a rischio contagio. Dopo l’apertura con segno meno, a metà mattina Amsterdam segna -0,81%, Parigi -0,76%, Francoforte -0,16% e Londra -0,58%.

Secondo il governatore della Banca centrale d’Irlanda, Patrick Honohan, la soluzione migliore per molte banche irlandesi in difficoltà è trovare un acquirente estero, e gli istituti di credito “per quanto mi riguarda sono in vendita”. Membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea, Honohan spiegando che i costi di un rafforzamento del capitale bancario ben oltre i limiti minimi richiesti rischia di essere troppo costoso.

Si dice invece fiducioso il Governatore della Banca centrale spagnola, Miguel Ordonez. Il sistema creditizio “è forte” ha detto, non pyò essere paragone con altri Stati. “Ci sono stati problemi con le casse di risparmio ma li abbiamo affrontati nell’ultimo anno, con ristrutturazioni e ad un costo relativamente basso per le finanze pubbliche”. Ordonez, riporta Bloomberg, ha anche precisato che il salvataggio dell’Irlanda non avrà “assolutamente” alcun impatto sulla strategia di uscita dalle misure straordinarie di liquidità già imboccata dalla Banca centrale europea, del cui consiglio direttivo è membro.

Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, si è detto preoccupato perché nella crisi finanziaria europea “è in gioco l’euro”. La crisi “ha delle conseguenze e faremo tutto il possibile per riportarla sotto controllo”.

Intanto il governo irlandese mette oggi gli ultimi ritocchi al piano di salvataggio dell’economia da 15 miliardi di euro in tagli e tasse mentre continuano le proteste di piazza a Dublino e all’interno del partito del primo ministro Brian Cowen, il Fianna Fail, cresce la fronda di chi vuole le sue dimissioni. Il piano per il salvataggio in quattro anni dell’economia irlandese sarà presentato domani con un giorno di ritardo sui tempi previsti, ha indicato Cowen che ha chiesto di restare al potere fino a quando il parlamento non avrà approvato il pacchetto di misure in nome di un preminente “interesse nazionale” che supera quelli della politica. Dopodichè, il prossimo anno, Cowen scioglierà le Camere.

Il piano quadriennale, 150 pagine all’esame degli esperti della Ue e del Fondo Monetario Internazionale, contiene significative riforme al sistema fiscale con nuove imposte sulle proprietà e sull’acqua e tagli al sistema del welfare. Ma Cowen, dopo che ieri l’opposizione aveva chiesto elezioni subito e gli alleati Verdi un voto a gennaio, è sotto intense pressioni anche dentro il suo partito perchè lasci il potere e c’è chi pensa che il governo non arriverà a Capodanno: oggi un gruppo di deputati del Fianna Fail si è convocato per discutere «una strategia in vista di una mozione di sfiducia» del primo ministro dopo che alcuni di loro erano andati dai media per chiedere pubblicamente le dimissioni. Se verrà messa a punto una linea comune – scrive oggi l’Irish Times – ci vorrà comunque una settimana prima che la mozione vada all’ordine del giorno del Parlamento.
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Non ho un c.... da fare!!!
23/11/2010 14:57
 
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