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La figura del face e del heel.

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    Sacherman
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    00 19/12/2010 22:49
    Re: Re:
    Masked Kane, 19/12/2010 22.47:



    Hogan non rappresenta niente di particolare ma è talmente caratterizzato che ha creato la gimmick di se stesso...




    Gimmick di se stesso = No gimmick needed
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    gigietto79.
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    IC Champion
    00 19/12/2010 22:57
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Masked Kane, 19/12/2010 22.44:



    - Io avevo parlato di wrestler interessanti anche senza gimmick e Joe e AJ non lo sono... Angle è stato portato al successo da una gimmick, così come Cena.




    ripeto: e tito santana?
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    El Scorcho
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    Mi fanno male le dita
    00 19/12/2010 23:06
    Re: Re: Re: Re: Re:
    Chanandler Bong, 19/12/2010 22.37:




    HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA

    Non ricordavo più questa storia.



    Nemmeno io, in effetti. Cioè?
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    Chanandler Bong
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    IC Champion
    00 19/12/2010 23:09
    Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    El Scorcho, 19/12/2010 23.06:



    Nemmeno io, in effetti. Cioè?




    Durante il matrimonio di Long le Hos di Godfather hanno accompagnato i wrestler dal ring al backstage, e secondo la mente malata di Colosso nel backstage hanno tutti trombato.
    Son belle cose.
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    Greg Valentine
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    00 19/12/2010 23:12
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Chanandler Bong, 19/12/2010 23.09:




    Durante il matrimonio di Long le Hos di Godfather hanno accompagnato i wrestler dal ring al backstage, e secondo la mente malata di Colosso nel backstage hanno tutti trombato.
    Son belle cose.




    [SM=x54481]
  • Rafiluz90
    00 19/12/2010 23:24
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Chanandler Bong, 19/12/2010 23.09:




    Durante il matrimonio di Long le Hos di Godfather hanno accompagnato i wrestler dal ring al backstage, e secondo la mente malata di Colosso nel backstage hanno tutti trombato.
    Son belle cose.




    Molto belle in effetti [SM=x54481] .
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    Hickembotton
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    Mi fanno male le dita
    00 19/12/2010 23:28
    Son d'accordo con Rob.
    Il Cross the line è il futuro.. Nessun buono, nessun cattivo.. Solo persone che lottano per il proprio motivo non perchè "Io sono il cattivo e devo romperti le palle"
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    James Butler
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    Registrato il: 28/05/2010
    Uppercarder
    00 19/12/2010 23:59
    Non vorrei sembrare bastian contrario, ma la distinzione tra buono e cattivo, tra bene e male, tra face e heel, è fondamentale e non banale, vitale per la narrazione, dunque vitale per il pro-wrestling, prettamente quello occidentale. Ora che i gusti si evolvano, che la divisione non sia netta e manichea, che ci siano molte sfumature da dare e sviluppare ai propri interpreti, siamo tutti d'accordo, immagino. Ma da questo non si può prescindere con la distinzione (che ripeto può anche solo esser una condotta di fondo di tale personaggio piuttosto che no), non può mancare. E non può farlo perchè questo ci permette la costruzione delle storie, senza le quali, va da sè, non ci si appassiona, non si segue quello che accade e se questo non avviene, pena l'oblio. Il fatto che questi poi rispecchi alla fine ciò che avviene anche nella realtà non sono io a doverlo spiegare, ma pare piuttosto ovvio. Merito di writer a la Russo (mi riferisco sopratutto all'ultima gestione pre Hogan-Bischoff) può essere quello di aver svecchiato e/o 'modernizzato' (ma il termine è errato se lo si concepisce come periodo storico) la figura di ciò che è un comportamento da heel e ciò che è un comportamento da face, figura che per quel che mi riguarda deve sempre rivestire un ruolo subordinato rispetto alla storyline, sia chiaro. Il problema alla fine si sposta proprio sullo sviluppo di archi narrativi nel quale far collidere i nostri, senza per forza ricorrere agli stilemi triti e ritriti del genere. In soldoni: non mi importa che la base della story sia la 'solita' io (heel) voglio il tuo titolo (face), ma come il tutto viene realizzato, senza scadere in situazioni troppo banali e 'discordanti' con ciò che l'attuale momento storico invece propone in altri prodotti d'intrattenimento.
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    Masked Kane
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    Registrato il: 05/09/2006
    Mi fanno male le dita
    00 20/12/2010 00:22
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    gigietto79., 19/12/2010 22.57:


    ripeto: e tito santana?



    Tito dopo molti anni senza gimmick cominciava a perdere la presa sul pubblico, e così ha adottato il personaggio del Matador...
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    gigietto79.
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    00 20/12/2010 00:32
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Masked Kane, 20/12/2010 0.22:



    Tito dopo molti anni senza gimmick cominciava a perdere la presa sul pubblico, e così ha adottato il personaggio del Matador...




    e a te non piaceva in quegli anni passati senza gimmick?
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    Masked Kane
    Post: 15.432
    Registrato il: 05/09/2006
    Mi fanno male le dita
    00 20/12/2010 00:40
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    gigietto79., 20/12/2010 0.32:




    e a te non piaceva in quegli anni passati senza gimmick?



    A me sì ma tra il 1990 e il 1991 vedevo anche io la necessità di un cambio perchè Tito ormai perdeva quasi con chiunque...


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    AngelieDemoni82
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    Registrato il: 25/04/2009
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    00 20/12/2010 12:46
    Re:
    James Butler, 19/12/2010 23.59:

    Non vorrei sembrare bastian contrario, ma la distinzione tra buono e cattivo, tra bene e male, tra face e heel, è fondamentale e non banale, vitale per la narrazione, dunque vitale per il pro-wrestling, prettamente quello occidentale. Ora che i gusti si evolvano, che la divisione non sia netta e manichea, che ci siano molte sfumature da dare e sviluppare ai propri interpreti, siamo tutti d'accordo, immagino. Ma da questo non si può prescindere con la distinzione (che ripeto può anche solo esser una condotta di fondo di tale personaggio piuttosto che no), non può mancare. E non può farlo perchè questo ci permette la costruzione delle storie, senza le quali, va da sè, non ci si appassiona, non si segue quello che accade e se questo non avviene, pena l'oblio. Il fatto che questi poi rispecchi alla fine ciò che avviene anche nella realtà non sono io a doverlo spiegare, ma pare piuttosto ovvio. Merito di writer a la Russo (mi riferisco sopratutto all'ultima gestione pre Hogan-Bischoff) può essere quello di aver svecchiato e/o 'modernizzato' (ma il termine è errato se lo si concepisce come periodo storico) la figura di ciò che è un comportamento da heel e ciò che è un comportamento da face, figura che per quel che mi riguarda deve sempre rivestire un ruolo subordinato rispetto alla storyline, sia chiaro. Il problema alla fine si sposta proprio sullo sviluppo di archi narrativi nel quale far collidere i nostri, senza per forza ricorrere agli stilemi triti e ritriti del genere. In soldoni: non mi importa che la base della story sia la 'solita' io (heel) voglio il tuo titolo (face), ma come il tutto viene realizzato, senza scadere in situazioni troppo banali e 'discordanti' con ciò che l'attuale momento storico invece propone in altri prodotti d'intrattenimento.




    Sì, posta così sono d'accordissimo, neanch'io rinuncerei alle infinite possibilità che il canovaccio "classico" heel vs face permette, ma come dici tu il comportamento deve essere necessariamente subordinato alla storyline e non l'unico motivo di storyline.
    E soprattutto l'importante è far sì che lo spettatore si identifichi in uno dei due comportamenti o, comunque, lo "riconosca" come verosimile.
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    NicolasBlaze
    Post: 746
    Registrato il: 13/02/2010
    Main eventer
    00 20/12/2010 12:53
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Masked Kane, 20/12/2010 0.40:



    A me sì ma tra il 1990 e il 1991 vedevo anche io la necessità di un cambio perchè Tito ormai perdeva quasi con chiunque...






    I wrestler senza gimmick perdono --> la gimmick influisce sui risultati --> la dirigenza fa vincere i wrestler con gimmick che colpiscono --> il wrestling è predeterminato. Occhio alle cose che dici.

    Parlando di cose serie:

    AngelieDemoni82, 20/12/2010 12.46:


    Sì, posta così sono d'accordissimo, neanch'io rinuncerei alle infinite possibilità che il canovaccio "classico" heel vs face permette, ma come dici tu il comportamento deve essere necessariamente subordinato alla storyline e non l'unico motivo di storyline.
    E soprattutto l'importante è far sì che lo spettatore si identifichi in uno dei due comportamenti o, comunque, lo "riconosca" come verosimile.


    Diciamo che X deve andare contro Y non perché X è buono e Y è cattivo, ma perché ha dei motivi. Ambizione, magagne personali, odio a pelle, purché ce lo raccontino on screen. Aggiungerei anche che non è realistico pensare a X buono per un periodo di tre mesi, Y cattivo per un periodo di tre mesi, poi via con lo scambio di personalità.

    Altra cosa: lo stile di lotta. C'è gente che passando da face a heel ha cambiato stile senza un perché, adagiandosi al canovaccio "Heel rallenta il match nella fase centrale-Face fa il grande comeback alla fine".
  • Franco techno sound
    00 21/12/2010 12:26
    Re: Re:
    -_gambit_ -, 19/12/2010 17.03:




    anche se il mondo che ci circonda chiederebbe altro: chiederebbe uomini e non manichini preconfezionati alla chicco giudicare e a schierarsi.




    Il mondo che ci circonda e la vita reale non c'entrano molto, nella vita reale e bene che il Bene ed il Male sono ben definiti e distanti, tornando al prodotto Wrestling il problema di base è che il prodotto è SATURO, la mortificazione della Kayfabe rende difficile immedesimarsi in ciò che si vede e almeno all'inizio è FONDAMENTALE per un wrestler avere una Gimmick od un Carachter abbastanza forte.

    Anche l'accostamento Gimmick-Personaggio Reale non regge molto, ognuno quando è sul ring bene o male "Interpreta" qualcosa di diverso da sè stesso (In maniera più o meno Netta)
    Se si prendere come parametro il personaggio reale anche STEVE AUSTIN aveva ed interpretava una Gimmick ed un personaggio, per non parlare di THE ROCK che sicuramente aveva una forte caratterizzazione.


    Poi ovvio che non si può paragonare Austin alle Gimmick Esagerate degli anni 80 (Poliziotti,Barbieri,Vichinghi e Stregoni) ma se "Leggi" bene i personaggi ti accorgi che la differenza e meno larga di quella che comunemente si pensa.






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