che ne pensate di questo gioco?
In mezzo alla consueta orgia di titoli ispirati alle vicende starwarsiane, lo stand di LucasArts di E3 2004 quest'anno nascondeva un gioco che sembrava completamente fuori posto e che si è invece rivelato un vero e proprio gioiellino. Dimenticate Obi-Wan Kenobi per lanciarvi senza timore in un mondo "quasi" reale: c'è sempre bisogno di un mercenario ben addestrato...
Certo, in un periodo in cui i conflitti in atto sembrano non conoscere tregua e sosta, parlare di un tema come quello dei mercenari può apparire fuori luogo. Però sempre di videogiochi si tratta e solo in questo contesto crediamo che ogni titolo odierno debba essere trattato. Mercenaries ci porterà su campi di battaglia caldissimi, affiancati alla fazione che paga meglio al di là di qualsiasi ideale o moralismo. Dovremo impersonare uno tra quattro nuovi Rambo digitali e, nella maggior parte dei casi, risolvere da soli le missioni che ci verranno proposte. Banale? Tutt'altro, la nuova fatica di Pandemic Studios ha molto da offrire, per chi cerca un bel po' di devastazione digitale...
Un gioco dove si può distruggere qualsiasi cosa è già di per sé interessante. Se poi a questo aggiungiamo un arsenale ricchissimo, la possibilità di guidare, in puro stile GTA, un vastissimo numero di mezzi d'offesa, una spruzzata di politica e un velo di economia, ecco che il cocktail si preannuncia gustoso.
Quello che salta all'occhio - è proprio il caso di dirlo - è comunque una realizzazione tecnica impeccabile, capace di muovere su PlayStation 2 un vastissimo numero di poligoni abilmente texturizzati senza alcuna indecisione e di portare sullo schermo animazioni ed effetti speciali semplicemente fenomenali. La presenza di un manipolo di eroi assai diversificati tra cui scegliere il proprio alter-ego conclude una dotazione di tutto rispetto.
Al di là delle critiche che potrebbero accompagnare un gioco di questo tipo nel particolare momento storico che il mondo sta vivendo, Mercenaries rischia sopratutto di scadere nella ripetitività d'azione. E' vero che è possibile interpretare liberamente l'approccio a qualsiasi problema, ma la lista di missioni da compiere in serie (cinquantadue in tutto, tante quanti sono i pericolosi ricercati del "mazzo" che ci verrà fornito) e l'impostazione rambesca potrebbero non convincere chi cerca il maggior spessore degli sparatutto più evoluti. Inoltre, l'impostazione puramente arcade che il titolo ha dimostrato durante la nostra sessione di prova, potrebbe cozzare con la necessità di pianificare le spese, visto che la parte economica del gioco sarà tutt'altro che trascurabile. Va comunque sottolineato che il gioco è atteso a 2005 inoltrato, quindi alcune perplessità potrebbero rivelarsi sorpassate dallo sviluppo futuro del gioco.
[Modificato da B.Goldberg 27/06/2004 15.04]