Berlusconi: “Il Pdl esiste ed esisterà sempre
Finiani rispetteranno impegno con gli elettori”
Da Chianciano, Casini risponde: "Senza le dimissioni del governo, la politica dell'aggiungi un posto a tavola non ci interessa"
“Il Pdl esiste ed esisterà sempre”. Alla festa dei giovani del Pdl di Atreju è l’ora di Silvio Berlusconi, intervistato dal ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. “Il Pdl non morirà mai, perché quello delle libertà è un popolo non un partito”. Il premier esordisce con una battuta al ministro Meloni: “Sono tanti – dice riferendosi al pubblico – come fai ad abbracciarli tutti? Dividiamoceli, tu abbracci i ragazzi e io le ragazze..”. L’inizio del discorso è stato dedicato all’anticomunismo, con l’autocitazione di un discorso del 1994: “Utopia folle e irragionevole”. Dopo pochi minuti il premier ha toccato uno dei temi caldi di questi mesi: il ddl intercettazioni. “Tutte le volte che alzo la cornetta del telefono – dice – non mi sembra di vivere in un paese civile”.
Poi la parte più attesa, cioé la risposta al presidente della Camera. Fischi del pubblico non appena Berlusconi nomina Gianfranco Fini. “Penso – dice il premier riferendosi ai finiani – che nessuno di loro voglia venire meno all’impegno preso con gli elettori”, che nel 2008 “hanno votato un simbolo con scritto il mio nome”. Un riferimento all’integrazione nel Pdl tra i giovani di An e quelli di Forza Italia: “Molti valori di questi ragazzi sono condivisi, come quelli sui temi dell’immigrazione, quelli cattolici, e dell’antimafia”. Infine il tema alleanze, con un chiaro riferimento all’Udc di Casini: ”Ci sono situazioni nel centro dello schieramento in evoluzione”, dice il premier. “Molti, al centro, sono più vicini a noi che al loro stesso segretario. Non credo che alcuni partiti possano continuare a non scegliere” o “a mettersi in una altra formazione che non avrebbe alcuna possibilità “ di concorrere alla giuda del Paese.
Spazio al tema corruzione. Ovazione della platea, quando la Meloni chiede: “Non è il caso, per il rispetto di tutti i nostri giovani e onesti militanti, non dare responsabilità nel partito a chi ruba?” Berlusconi: “Sono assolutamente daccordo”. Ma con una precisazione, che a giudicare non sia “una certa magistratura”, ma “gli organi interni del partito”. Poi una attaco ai giornali della sinistra che parlano di nuove Tangentopoli: ”Voglio dire che nel nostro partito non ci sono mascalzoni. Li abbiamo tutti individuati ed espulsi”.
La risposta arriva quasi in contemporanea. Dalla festa dell’Udc di Chianciano, il segretario, Pierferdinando Casini usa la linea dura. “Senza le dimissioni del governo – ha detto, intervistato da Enrico Mentana – non ci interessa l’aggiungi un posto a tavola. Non siamo disposti per la nostra vanità a sacrificare un percorso di essere stata l’unica forza politica credibile. Non siamo ai saldi di fine stagione. Se il premier, accettando i diktat della Lega limitandosi a fare un bell’elenco di buone intenzioni, noi sulle buone leggi convergiamo, le cattive le contrastiamo, come abbiamo fatto fino a oggi”.
Non solo politica. Rispondendo una domanda, il premier usa queste parole sul tema della disoccupazione:
“In Italia disoccupazione sotto alla media europea grazie alla legge Biagi. Abbiamo fatto la riforma della scuola e quella dell’università, che prepareranno meglio i giovani al mondo del lavoro”.
Poi un appello ai giovani: “Non pensate solo all’assunzione, pensate di fare qualcosa da voi. Io sono partito così, non avevo soldi”. E aggiunge: “Cercate lavoro anche all’estero”.
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Quindi andiamo tuti a fare anticamera dai politici come faceva lui!)