Morti sul lavoro. Lo spot della vergogna

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AtomBomb
00mercoledì 6 ottobre 2010 20:43
Ricevo e pubblico l’appello dell’operaio Marco Bazzoni e di tutti quelli che non condividono lo spot televisivo lanciato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: “Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene“.

Un modo per scaricare addosso al solo lavoratore la responsabiltà della sua salute, della sua sicurezza mentre lavora.

Gli altri “attori” del mondo del lavoro, a cominciare dai datori di lavoro e gli enti preposti al controllo e alla vigillanza del rispetto delle regole, che fanno?

I promotori della raccolta scrivono infatti:

Dopo aver frantumato il Dlgs 81 del 2008 del Governo Prodi, hanno ben pensato di correggerlo con il decreto correttivo Dlgs 106/09 (sanzioni dimezzate ai datori di lavoro, dirigenti, preposti, arresto in alcuni casi sostituito con l’ammenda, salvamanager, ecc).

Ora il governo cerca di rifarsi la “verginità” con spot inutili che costano alle nostre tasche ben 9 milioni di euro. Spot non solo inutili, ma anche dannosi per l’immagine di chi ogni giorno rischia la vita, e non perché gli piaccia esercitarsi in sport estremi. Spot che colpevolizzano sottilmente il lavoratore stesso, nascondendo una realtà drammatica: l’attuale organizzazione del lavoro offre ben poche possibilità al lavoratore di ribellarsi a condizioni di lavoro sempre più precarie in tema di sicurezza.

E’ una campagna vergognosa perché oggi il lavoratore ha ben poche possibilità di rispettare lo slogan “Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene”, quasi che la mancanza di sicurezza fosse imputabile al fatto che il lavoratore non vuole bene a se stesso ed ai suoi familiari. Non dice nulla di chi deve garantire la sicurezza per legge, ovvero i datori di lavoro. Sottovaluta i rapporti di forza nei luoghi di lavoro. Non accenna minimamente al fatto che i lavoratori, specialmente di questi tempi, sono sempre più ricattabili e non hanno possibilità di scegliere di fronte ad un lavoro in nero, un lavoro precario e un lavoro a tempo determinato, mentre devono viceversa sottostare a ritmi da Medio Evo.

La campagna dovrebbe invece avviare un processo di comunicazione diffusa, in modo da rendere nota a tutti la necessità di un impegno costante da parte di tutti gli “attori” coinvolti, soprattutto di chi deve garantire la sicurezza. Questi spot devono essere sostituiti da una campagna di comunicazione che dovrà puntare sulle responsabilità civili, penali e non ultime anche etico-morali che l’imprenditore deve assumersi per tutelare l’integrità delle persone che lavorano per lui.

Via questi spot vergognosi. Pretendiamo viceversa più ispettori Asl e più risorse, affinchè la mattanza quotidiana dei lavoratori abbia fine. Non si raggiunga il profitto a tutti i costi e soprattutto non lo si faccia attraverso il sacrificio di vite umane innocenti.

N.B. Chi vuole aderire all’appello, invii il proprio nominativo, azienda, qualifica e Città al seguente indirizzo email: bazzoni_m@tin.it
Takerlord
00mercoledì 6 ottobre 2010 20:55
ecco come si manipola la popolazione facendo in modo che accetti naturalmente comportamenti criminali
AtomBomb
00mercoledì 6 ottobre 2010 20:57
Re:
Takerlord, 06/10/2010 20.55:

ecco come si manipola la popolazione facendo in modo che accetti naturalmente comportamenti criminali


La prima che io e mio padre abbiamo detto appena visto quello spot, è stato appunto chiederci del perché non ci fosse uno spot che esortava chi di dovere a fornire le adeguate misure di sicurezza ai lavoratori.

jorge80
00mercoledì 6 ottobre 2010 22:51
non ci vedo niente di male nello spot
.:Ray:.
00giovedì 7 ottobre 2010 07:16
Qual'è lo spot? Penso di non averlo mai visto
thermoponch
00giovedì 7 ottobre 2010 07:56
Re:
jorge80, 06/10/2010 22.51:

non ci vedo niente di male nello spot



lo spot è inutile e credo che alla Thyssenkrupp non lo abbiano apprezzato poi tanto.
KennyMcCormick
00giovedì 7 ottobre 2010 08:31
Se si vuole andare sempre contro il vento,come fa questo operaio...ok.

Ma se si vogliono dire le cose come stanno la verità è che la salute dell'operaio dipende al 99% dalla propria coscienza lavorativa.

Almeno nelle aziende serie.

Quelle cioè che fanno prevenzione e che forniscono all'operaio tutti i DPI del quale si ha bisogno.

Se l'azienda viene sempre rappresentata come il potere e l'operaio come lo schiavo senza volontà...stiamo apposto.

Nel 2010 poi.
FasterBetterStronger
00giovedì 7 ottobre 2010 08:42
Re:
KennyMcCormick, 07/10/2010 8.31:

Se si vuole andare sempre contro il vento,come fa questo operaio...ok.

Ma se si vogliono dire le cose come stanno la verità è che la salute dell'operaio dipende al 99% dalla propria coscienza lavorativa.

Almeno nelle aziende serie.

Quelle cioè che fanno prevenzione e che forniscono all'operaio tutti i DPI del quale si ha bisogno.

Se l'azienda viene sempre rappresentata come il potere e l'operaio come lo schiavo senza volontà...stiamo apposto.

Nel 2010 poi.




Per mia sfortuna il alvoro da commercialista comporta anche una buona e sana dose di consulenza del lavoro, e ti assicuro che il 70 % delle aziende non mette a disposizione dell'operaio nemmeno le basilari attrezzature di sicurezza, per non parlare dei controlli medici obbligatori, vera farsa all'italiana, oppure dell'assicurazione per l'attività lavorativa che per risparmiare vede assunzioni per un monte ore di 20 settimanali a cospetto di 40 effettive.
I miei sono solo esempi, potrei andare avanti per ore. E quello spot tende a mostrare soprattutto il settore edile, che è il peggiore in questo caso.
KennyMcCormick
00giovedì 7 ottobre 2010 08:47
Re: Re:
FasterBetterStronger, 07/10/2010 8.42:




Per mia sfortuna il alvoro da commercialista comporta anche una buona e sana dose di consulenza del lavoro, e ti assicuro che il 70 % delle aziende non mette a disposizione dell'operaio nemmeno le basilari attrezzature di sicurezza, per non parlare dei controlli medici obbligatori, vera farsa all'italiana, oppure dell'assicurazione per l'attività lavorativa che per risparmiare vede assunzioni per un monte ore di 20 settimanali a cospetto di 40 effettive.
I miei sono solo esempi, potrei andare avanti per ore. E quello spot tende a mostrare soprattutto il settore edile, che è il peggiore in questo caso.



Io ho lavorato nei più grandi stabilimenti italiani ed anche qualcuno estero e se non rispettavi le elementari norme sulla sicurezza la tua ditta era fuori dalle successive gare d'appalto.

Puoi andare avanti per ore l'argomento è interessante.

Bisogna scindere le piccole realtà spesso malate che nascono per colpa della mancanza di lavoro e che lavorano al risparmio(e la colpa è unilaterale) e le grandi aziende che operano in italia da 30 anni.



KennyMcCormick
00giovedì 7 ottobre 2010 08:57
Re: Re: Re:
Doppio


FasterBetterStronger
00giovedì 7 ottobre 2010 08:57
Re: Re: Re:
KennyMcCormick, 07/10/2010 8.47:



Io ho lavorato nei più grandi stabilimenti italiani ed anche qualcuno estero e se non rispettavi le elementari norme sulla sicurezza la tua ditta era fuori dalle successive gare d'appalto.

Puoi andare avanti per ore l'argomento è interessante.

Bisogna scindere le piccole realtà spesso malate che nascono per colpa della mancanza di lavoro e che lavorano al risparmio(e la colpa è unilaterale) e le grandi aziende che operano in italia da 30 anni.







D'accordo, ma se andiamo a suddividere, giustamente, le due realtà ti accorgi che il 90 % del lavoro in Italia è dato dalla piccola impresa.
La mancanza di lavoro è a volte la ragione, ma spesso una scusa.
C'è da dire che spesso il carico fiscale è eccessivo per imprese che se perfettamente a norma avrebbero un margine di profitto ridotto all'osso, quindi si intende cercare di risparmiare sull'anello debole della catena, che sono i lavoratori.
Inoltre determinate categorie, come ad esempio gli operai edili, non hanno contratti collettivi che possano adeguarsi all'evoluzione dei metodi di lavoro, senza contare che,trattandosi di persone con necessità di lavorare, finiscono per accettare supinamente qualunque condizione, anche a causa della loro disinformazione, che non gli permette di essere a conoscenza dei diritti che potrebbero vantare nei confronti del datore di lavoro.
KennyMcCormick
00giovedì 7 ottobre 2010 09:30
Io la vedo ancora più semplice.
Ci sono controllori e controllati.
I controllori sono le Mega-Aziende che forniscono l'appalto...ora di logica se l'azienda vuole finire in fretta il lavoro e vuole magari spenderci pure poco se ne sbatte della sicurezza.
Ed è qui che entra in gioco sia la cultura del lavoratore sia l'azienda che ospita il lavoro(quella cioè che ha dato l'appalto alla Mega-Azienda) quando questo è un lavoro industriale.
In stabilimenti industriali la sicurezza viene dall'esterno ed è fatta in maniera scrupolosa.

Il problema principale sono i lavori civili.

Che personalmente vengono sempre evitati dai miei datori di lavoro.

E' qui che proliferano le azienducole con allacci all'ASL e che da anni fanno i cazzi loro.

Se pagassero gli operai 25/30 euro all'ora probabilmente passando dal fornaio sotto casa lo vedreste un operaio della mia azienda(magari proprio io) sotto qualche impalcatura e che lavora con l'elmetto,guanti e che finalmente usa una carrucola moderna...dopo aver delimitato l'area di lavoro [SM=x54477]

Cmq fidati la percentuale non è 90/10 almeno per quanto riguarda l'ambiente industriale.

Sul civile probabilmente siamo davvero al 90/10 ma è un discorso complesso e dove ci sono 2mila variabili.

La principale è cmq il margine di profitto.

Però per quanto riguarda l'industria già dal 2000(quando ho iniziato) ad oggi si sono fatti passi da gigante.


FasterBetterStronger
00giovedì 7 ottobre 2010 09:39
Re:
KennyMcCormick, 07/10/2010 9.30:

Io la vedo ancora più semplice.
Ci sono controllori e controllati.
I controllori sono le Mega-Aziende che forniscono l'appalto...ora di logica se l'azienda vuole finire in fretta il lavoro e vuole magari spenderci pure poco se ne sbatte della sicurezza.
Ed è qui che entra in gioco sia la cultura del lavoratore sia l'azienda che ospita il lavoro(quella cioè che ha dato l'appalto alla Mega-Azienda) quando questo è un lavoro industriale.
In stabilimenti industriali la sicurezza viene dall'esterno ed è fatta in maniera scrupolosa.

Il problema principale sono i lavori civili.

Che personalmente vengono sempre evitati dai miei datori di lavoro.

E' qui che proliferano le azienducole con allacci all'ASL e che da anni fanno i cazzi loro.

Se pagassero gli operai 25/30 euro all'ora probabilmente passando dal fornaio sotto casa lo vedreste un operaio della mia azienda(magari proprio io) sotto qualche impalcatura e che lavora con l'elmetto,guanti e che finalmente usa una carrucola moderna...dopo aver delimitato l'area di lavoro [SM=x54477]

Cmq fidati la percentuale non è 90/10 almeno per quanto riguarda l'ambiente industriale.

Sul civile probabilmente siamo davvero al 90/10 ma è un discorso complesso e dove ci sono 2mila variabili.

La principale è cmq il margine di profitto.

Però per quanto riguarda l'industria già dal 2000(quando ho iniziato) ad oggi si sono fatti passi da gigante.






FasterBetterStronger
00giovedì 7 ottobre 2010 09:42
Re:
KennyMcCormick, 07/10/2010 9.30:

Io la vedo ancora più semplice.
Ci sono controllori e controllati.
I controllori sono le Mega-Aziende che forniscono l'appalto...ora di logica se l'azienda vuole finire in fretta il lavoro e vuole magari spenderci pure poco se ne sbatte della sicurezza.
Ed è qui che entra in gioco sia la cultura del lavoratore sia l'azienda che ospita il lavoro(quella cioè che ha dato l'appalto alla Mega-Azienda) quando questo è un lavoro industriale.
In stabilimenti industriali la sicurezza viene dall'esterno ed è fatta in maniera scrupolosa.

Il problema principale sono i lavori civili.

Che personalmente vengono sempre evitati dai miei datori di lavoro.

E' qui che proliferano le azienducole con allacci all'ASL e che da anni fanno i cazzi loro.

Se pagassero gli operai 25/30 euro all'ora probabilmente passando dal fornaio sotto casa lo vedreste un operaio della mia azienda(magari proprio io) sotto qualche impalcatura e che lavora con l'elmetto,guanti e che finalmente usa una carrucola moderna...dopo aver delimitato l'area di lavoro [SM=x54477]

Cmq fidati la percentuale non è 90/10 almeno per quanto riguarda l'ambiente industriale.

Sul civile probabilmente siamo davvero al 90/10 ma è un discorso complesso e dove ci sono 2mila variabili.

La principale è cmq il margine di profitto.

Però per quanto riguarda l'industria già dal 2000(quando ho iniziato) ad oggi si sono fatti passi da gigante.





ha cancellato la risposta e non mi va di riscriverla [SM=x54481]

il succo è che spesso si spende da parte dei datori di lavoro tanto quanto servirebbe per mettere in sicurezza il lavoratore.
Inoltre spesso neanche il lavoratore rivendica migliori condizioni sia perchè, soprattutto ai livelli più bassa, c'è facilità di rimpiazzo, sia perchè stiamo parlando di gente con scarsa cultura del lavoro, che bada alla paga più che alla sicurezza.
maroz78
00giovedì 7 ottobre 2010 12:52
Comunque anche nel settore edile, io passando davanti a cantieri, più di una volta ho visto operai le protezioni accantonate a terra gli operai che lavoravano senza.
jorge80
00giovedì 7 ottobre 2010 13:29
Re:
KennyMcCormick, 07/10/2010 8.31:

Se si vuole andare sempre contro il vento,come fa questo operaio...ok.

Ma se si vogliono dire le cose come stanno la verità è che la salute dell'operaio dipende al 99% dalla propria coscienza lavorativa.

Almeno nelle aziende serie.

Quelle cioè che fanno prevenzione e che forniscono all'operaio tutti i DPI del quale si ha bisogno.

Se l'azienda viene sempre rappresentata come il potere e l'operaio come lo schiavo senza volontà...stiamo apposto.

Nel 2010 poi.




[SM=x54491]
AtomBomb
00giovedì 7 ottobre 2010 13:35
Re: Re:
FasterBetterStronger, 07/10/2010 8.42:




Per mia sfortuna il alvoro da commercialista comporta anche una buona e sana dose di consulenza del lavoro, e ti assicuro che il 70 % delle aziende non mette a disposizione dell'operaio nemmeno le basilari attrezzature di sicurezza, per non parlare dei controlli medici obbligatori, vera farsa all'italiana, oppure dell'assicurazione per l'attività lavorativa che per risparmiare vede assunzioni per un monte ore di 20 settimanali a cospetto di 40 effettive.
I miei sono solo esempi, potrei andare avanti per ore. E quello spot tende a mostrare soprattutto il settore edile, che è il peggiore in questo caso.


E' proprio così che stanno le cose.

Un conto è il lavoratore negligente nonostante si trovi in situazioni di sicurezza, un altro paio di maniche è quando le condizioni di sicurezza vengono a mancare.

E come hai detto tu, la stragrande maggior parte dei lavoratori non ha la possibilità di lavorare in condizioni di sicurezza.

jorge80
00giovedì 7 ottobre 2010 13:36
Re:
maroz78, 07/10/2010 12.52:

Comunque anche nel settore edile, io passando davanti a cantieri, più di una volta ho visto operai le protezioni accantonate a terra gli operai che lavoravano senza.




e di chi è la colpa? del datore di lavoro o dell'operaio pirla che non si protegge?
se in un cantiere l'operaio pirla, per fare prima visto che è ora di pranzo, si arrampica come una scimmia sulle impalcature anzichè usare la scaletta, cade e si rompe un braccio (storia vera) perchè bisogna punire anche il direttore dei lavori?
il punto è proprio questo, è giusto che anche i lavoratori vengano responsabilizzati
KennyMcCormick
00giovedì 7 ottobre 2010 13:41
Re: Re: Re:
AtomBomb, 07/10/2010 13.35:


E' proprio così che stanno le cose.

Un conto è il lavoratore negligente nonostante si trovi in situazioni di sicurezza, un altro paio di maniche è quando le condizioni di sicurezza vengono a mancare.

E come hai detto tu, la stragrande maggior parte dei lavoratori non ha la possibilità di lavorare in condizioni di sicurezza.




Te hai lavorato con qualche azienda per dire questo?

Qualche capo squadra(mandato dal padrone) è venuto da te e ti ha obbligato a lavorare senza i dispositivi di sicurezza necessari?

Bisogna scindere il civile dall'industriale.

Aziende serie da aziende disoneste.

maroz78
00giovedì 7 ottobre 2010 14:44
Re: Re:
jorge80, 07/10/2010 13.36:




e di chi è la colpa? del datore di lavoro o dell'operaio pirla che non si protegge?
se in un cantiere l'operaio pirla, per fare prima visto che è ora di pranzo, si arrampica come una scimmia sulle impalcature anzichè usare la scaletta, cade e si rompe un braccio (storia vera) perchè bisogna punire anche il direttore dei lavori?
il punto è proprio questo, è giusto che anche i lavoratori vengano responsabilizzati



Diciamo la stessa cosa la mia era sottintesa.
In quei casi gli strumenti di protezione c'erano, ma gli operai no0n li usavano perchè faceva caldo, perche è una roba da fighetti e loro sono vero macho ecc ecc e allora li cazzi tuoi.
AtomBomb
00giovedì 7 ottobre 2010 19:34
Re: Re: Re: Re:
KennyMcCormick, 07/10/2010 13.41:



Te hai lavorato con qualche azienda per dire questo?

Qualche capo squadra(mandato dal padrone) è venuto da te e ti ha obbligato a lavorare senza i dispositivi di sicurezza necessari?

Bisogna scindere il civile dall'industriale.

Aziende serie da aziende disoneste.




Negli uffici non ci sono questi problemi, quindi non ho esperienze dirette, se non quelle di altra gente che lavora che conosco e di sindacalisti.

Il bello è che l'ho anche scritto, piuttosto chiaramente a mio avviso, che bisogna considerare i 2 casi, cioè il lavoratore negligente e la sicurezza mancante per negligenza di chi se ne dovrebbe occupare.
KennyMcCormick
00giovedì 7 ottobre 2010 20:15
Re: Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 07/10/2010 19.34:



Negli uffici non ci sono questi problemi, quindi non ho esperienze dirette, se non quelle di altra gente che lavora che conosco e di sindacalisti.

Il bello è che l'ho anche scritto, piuttosto chiaramente a mio avviso, che bisogna considerare i 2 casi, cioè il lavoratore negligente e la sicurezza mancante per negligenza di chi se ne dovrebbe occupare.



Si atom ma di cosa stiamo parlando?
Parliamo di questo Operaio, Marco Bazzoni(RLS di non so quale azienda perchè di sindacalista trattasi) che dice che uno slogan "Sicurezza sul lavoro.La pretende chi si vuole bene" è uno slogan a senso unico.
In parole povere la sicurezza dipende esclusivamente dal lavoratore.

Io ti dico che non dipende al 100% dal lavoratore ma quasi.

Ma non è un peso...la vita alla fine è la MIA!

L'azienda a me che sono Ponteggiatore può fornire tutte le cinture di sicurezza che vuole con cordine e stronzate varie...ma se io a quota 10000(esempio) quella cintura non la lego da nessuna parte io sono responsabile in caso di caduta.

Bazzoni nel suo piccolo si limitasse a vigilare sui dipendenti della propria azienda che già farebbe qualcosa di più utile alla società,senza lanciare sti falsi proclami che servono solamente a dividere la gente.
Nella sua azienda ci sono stati gravi episodi di mancanza di rispetto delle norme sicurezza da parte del datore di lavoro?
Li denunciasse,senza lanciare accuse generiche.

Lo stato dal canto suo che premiasse quelle aziende(come la mia ma come tante) che educano l'operaio alla cultura del lavoro e che controllasse meglio tutte le aziende minori che lavorano alla cazzo di cane.

Che sti minchioni non fanno altro che abbassare la qualità del lavoro.

Il problema è che in italia vogliono la botte piena e la moglie ubriaca,vigilassero durante le gare d'appalto imponendo un prezzo minimo in modo tale da stare tutti meglio.


AtomBomb
00giovedì 7 ottobre 2010 20:35
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
KennyMcCormick, 07/10/2010 20.15:



Si atom ma di cosa stiamo parlando?
Parliamo di questo Operaio, Marco Bazzoni(RLS di non so quale azienda perchè di sindacalista trattasi) che dice che uno slogan "Sicurezza sul lavoro.La pretende chi si vuole bene" è uno slogan a senso unico.
In parole povere la sicurezza dipende esclusivamente dal lavoratore.

Io ti dico che non dipende al 100% dal lavoratore ma quasi.

Ma non è un peso...la vita alla fine è la MIA!

L'azienda a me che sono Ponteggiatore può fornire tutte le cinture di sicurezza che vuole con cordine e stronzate varie...ma se io a quota 10000(esempio) quella cintura non la lego da nessuna parte io sono responsabile in caso di caduta.

Bazzoni nel suo piccolo si limitasse a vigilare sui dipendenti della propria azienda che già farebbe qualcosa di più utile alla società,senza lanciare sti falsi proclami che servono solamente a dividere la gente.
Nella sua azienda ci sono stati gravi episodi di mancanza di rispetto delle norme sicurezza da parte del datore di lavoro?
Li denunciasse,senza lanciare accuse generiche.

Lo stato dal canto suo che premiasse quelle aziende(come la mia ma come tante) che educano l'operaio alla cultura del lavoro e che controllasse meglio tutte le aziende minori che lavorano alla cazzo di cane.

Che sti minchioni non fanno altro che abbassare la qualità del lavoro.

Il problema è che in italia vogliono la botte piena e la moglie ubriaca,vigilassero durante le gare d'appalto imponendo un prezzo minimo in modo tale da stare tutti meglio.





A me non interessa il caso specifico di questo signore, ma è una "scusa" per parlare di questo argomento.

Ci sono una miriade di piccole realtà, i classici che svolgono lavori in appalto e tante, troppe, cooperative, che non si preoccupano di garantire la sicurezza di chi lavora.

Capisco che non basta fornire le attrezzature e dei corsi, per esempio un'azienda dove in passato avevo lavorato, aveva una persona che, fra i suoi compiti, aveva anche quello di accertarsi che la gente lavorasse seguendo le norme di sicurezza, perché, benché fossero tutte garantite, alcuni, per svariate ragioni, non le seguivano tutte, ed era una cosa ammirevole.

Tipo in un altro posto (servizi) c'era un ufficio che si occupava solo di sicurezza e periodicamente giravano per gli uffici a controllare, ed erano giustamente inflessibili su qualsiasi cosa, anche sulle posizioni dell'arredamento, per non parlare poi di varie "costruzioni" fatte con fili e spine.

Non ne faccio una questione di lotta di classe, però è chiaro che il problema di chi ci fa la cresta su queste cose esiste.

E' un discorso a due binari, da una parte il lavoratore che va informato e istruito, tipo all'inizio del servizio civile abbiamo fatto 3 lezioni in materia di sicurezza sul lavoro, ma dall'altra il datore di lavoro che va anche controllato, non si può permettere a questa gente di fare la cresta sulla vita di altre persone, purtroppo non è così facile denunciare per chi è nella posizione più debole, sapendo che potrebbe pagare questo suo atto di coscienza civica col licenziamento e la preclusione da altre assunzioni future.
jorge80
00giovedì 7 ottobre 2010 20:54
Re: Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 07/10/2010 19.34:



Negli uffici non ci sono questi problemi, quindi non ho esperienze dirette, se non quelle di altra gente che lavora che conosco e di sindacalisti.

Il bello è che l'ho anche scritto, piuttosto chiaramente a mio avviso, che bisogna considerare i 2 casi, cioè il lavoratore negligente e la sicurezza mancante per negligenza di chi se ne dovrebbe occupare.




ma allora cosa ci trovi di strano in questa pubblicità? [SM=x54498]

questo spot tende a responsabilizzare i lavoratori, dopo anni e anni di campagne che miravano a respnsabilizzare i datori di lavoro, che male c'è?
non mi sembra che si voglia sacricare tutta la colpa ai lavoratori..... anzi, nell'edilizia chi dirige i lavori è sanzionato persino fin troppo per questo genere di cose
AtomBomb
00giovedì 7 ottobre 2010 21:02
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
jorge80, 07/10/2010 20.54:




ma allora cosa ci trovi di strano in questa pubblicità? [SM=x54498]

questo spot tende a responsabilizzare i lavoratori, dopo anni e anni di campagne che miravano a respnsabilizzare i datori di lavoro, che male c'è?
non mi sembra che si voglia sacricare tutta la colpa ai lavoratori..... anzi, nell'edilizia chi dirige i lavori è sanzionato persino fin troppo per questo genere di cose



Io, per evitare equivoci, ricordandomi soprattutto lo scandalo che ci fu per l'articolo 10-bis del decreto legislativo del 9 aprile 2009, con tanto di intervento di Napolitano, avrei prodotto due spot, uno che esortava i lavoratori a stare attenti, e uno che esortava i datori di lavoro a non fare gli stronzi.
TheRealm
00giovedì 7 ottobre 2010 21:05
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 10/7/2010 9:02 PM:



Io, per evitare equivoci, ricordandomi soprattutto lo scandalo che ci fu per l'articolo 10-bis del decreto legislativo del 9 aprile 2009, con tanto di intervento di Napolitano, avrei prodotto due spot, uno che esortava i lavoratori a stare attenti, e uno che esortava i datori di lavoro a non fare gli stronzi.




[SM=x54491]
KennyMcCormick
00giovedì 7 ottobre 2010 21:18
Beh ovvio che è anche una questione di culo,bisogna trovare dall'altra parte una persona seria che sa anche ascoltare i problemi dei lavoratori.

E l'RLS dovrebbe servire a fare da tramite tra dirigenza e lavoratori proprio per quanto riguarda questi problemi.

Ci vogliono maggiori controlli esterni,nelle industrie c'è stato un miglioramento ma nel civile c'è da mettersi le mani nei capelli.

I SOLDI CI VOGLIONO [SM=x54499]

E che facciano chiudere e che penalizzino chi non rispetta le regole.

jorge80
00giovedì 7 ottobre 2010 23:36
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 07/10/2010 21.02:



Io, per evitare equivoci, ricordandomi soprattutto lo scandalo che ci fu per l'articolo 10-bis del decreto legislativo del 9 aprile 2009, con tanto di intervento di Napolitano, avrei prodotto due spot, uno che esortava i lavoratori a stare attenti, e uno che esortava i datori di lavoro a non fare gli stronzi.




seee vabbè, adesso quanti spot devono fare? [SM=x54472]
ma poi non sareste stati contenti lo stesso, come minimo avreste trovato da puntualizzare su qualsiasi cazzata, tipo che uno spot era più bello dell'altro oppure che uno spot veniva trasmesso più volte rispetto all'altro [SM=x54472]

ma poi va bene tutto, ma come fai a definirlo LO SPOT DELLA VERGOGNA? [SM=x54505] addirittura....

EDIT: che poi non dimentichiamoci di cosa stiamo parlando: di uno spot! possono fane anche 150, ma non è che la cosa cambierebbe così drasticamente, perchè se uno non vuole proteggersi o non vuole proteggere non è che cambia idea vedendo lo spot
AtomBomb
00giovedì 7 ottobre 2010 23:39
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
jorge80, 07/10/2010 23.36:




seee vabbè, adesso quanti spot devono fare? [SM=x54472]
ma poi non sareste stati contenti lo stesso, come minimo avreste trovato da puntualizzare su qualsiasi cazzata, tipo che uno spot era più bello dell'altro oppure che uno spot veniva trasmesso più volte rispetto all'altro [SM=x54472]

ma poi va bene tutto, ma come fai a definirlo LO SPOT DELLA VERGOGNA? [SM=x54505] addirittura....



Ho copiato il titolo del Fatto.

Sai, dopo che fai una figura di merda proponendo quell'articolo in un decreto legislativo, articolo che ha svegliato persino Napolitano che ti ha costretto a togliere, io sarei un po' più accorto in termini di relazioni pubbliche e comunicazione su un tema sul quale ho già fatto una magra figura.
jorge80
00venerdì 8 ottobre 2010 13:22
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 07/10/2010 23.39:



Ho copiato il titolo del Fatto.

Sai, dopo che fai una figura di merda proponendo quell'articolo in un decreto legislativo, articolo che ha svegliato persino Napolitano che ti ha costretto a togliere, io sarei un po' più accorto in termini di relazioni pubbliche e comunicazione su un tema sul quale ho già fatto una magra figura.




ma io ti dico, per quanto riguarda l'edilizia, nel 90% dei casi la causa è negligenza del lavoratore, e nonostante questo i datori di lavoro sono comunque sanzionati, quindi secondo me non è sbagliato fare un spot che esorti i lavoratori a fare attenzione
se poi mi vieni a dire che anche la negligenza dei datori di lavoro costituisce un problema, ti do ragione, ma non è che adesso per ogni problema che c'è in italia dobbiamo metterci a fare una pubblicità, sennò non finiamo più
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