Giorno della memoria

AtomBomb
00domenica 11 febbraio 2007 01:09
Importanti dichiarazioni di Napolitano(e non poteva dire altrimenti)

Da TgCom

Foibe,Napolitano: Congiura silenzio
Celebrazioni nel Giorno del Ricordo

"Un imperdonabile orrore contro l'umanità": il presidente della Repubblica ha ricordato al Quirinale l'eccidio delle foibe. Parlando di "congiura del silenzio", Giorgio Napolitano ha detto: "Non dobbiamo tacere, dobbiamo assumerci la responsabilità dell'aver negato o teso a ignorare la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica e dell'averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali".



Consegnando al Quirinale diplomi e medaglie agli eredi delle vittime delle foibe, Napolitano ha voluto ammettere senza attenuanti le responsabilità di un'intera classe politica per il silenzio tenuto sulla tragedia del popolo giuliano-dalmata. Il presidente ha voluto richiamarsi esplicitamente al suo predecessore, Carlo Azeglio Ciampi, dicendo che ne raccoglie l'esempio circa "il dovere che le istituzioni della Repubblica sentono come proprio, a tutti i livelli, di un riconoscimento troppo a lungo mancato" delle tragedie di un intero popolo di istriani, fiumani e dalmati, che al confine orientale dell' Italia, dopo l'8 settembre '43, furono vittime di un "moto di odio e di furia sanguinaria e di un disegno annesionistico slavo che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947 e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica".

Una tragedia la cui memoria "ha rischiato di essere cancellata" e che invece, ha aggiunto il capo dello Stato, deve essere trasmessa ai giovani nello spirito della legge del 2004 che ha istituito il Giorno del Ricordo. Nell' autunno 1943, ha aggiunto Napolitano citando recenti riflessioni e ricerche, "si intrecciarono giustizialismo sommario e tumultuoso, parossismo nazionalista, rivalse sociali e un disegno di sradicamento della presenza italiana da quella che era e cessò di essere la Venezia Giulia".

"La disumana ferocia delle foibe fu una delle barbarie del secolo scorso, in cui si intrecciarono in Europa cultura e barbarie. Non bisogna mai smarrire consapevolezza di cio' - ha sottolineato - nel valorizzare i tratti piu' nobili della nostra tradizione storica e nel consolidare i lineamenti di civilta', di pace, di liberta', di tolleranza, di solidarieta' della nuova Europa che stiamo costruendo da oltre 50 anni, e che e' nata dal rifiuto dei nazionalismi aggressivi e oppressivi, da quello espresso nella guerra fascista a quello espresso nell' ondata di terrore jugoslavo in Venezia Giulia. La nuova Europa esclude naturalmente anche ogni revanchismo".

Napolitano ha rivolto un omaggio affettuoso a tutti gli eredi di quella buia pagina della nostra Storia e un omaggio altrettanto affettuoso al professor Paolo Barbi, gia' presidente dell' Associazione dei profughi giuliano-dalmati (Anvd), che ha rievocato al Quirinale, in pochi tratti, i termini di quella disumana tragedia. Poco prima, il ministro della Cultura Francesco Rutelli aveva testimoniato l'impegno di tutto il governo a rompere il silenzio su questa "dolorosa pagina" e a illuminarne i tratti e a sviluppare alcune iniziative per far conoscere il patrimonio storico culturale di italianita' che rimane sulle coste dalmate, su quei territori che furono italiani.

Napolitano, dal canto suo, ha detto che oggi, "che in Italia abbiamo posto fine a un non giustificabile silenzio e siamo impegnati in Europa a riconoscere nella Slovenia un amichevole partner e nella Croazia un nuovo candidato all'ingresso nell'Unione, dobbiamo tuttavia ripetere con forza che dovunque, in seno al popolo italiano come nei rapporti tra i popoli, parte della riconciliazione che fermamente vogliamo e' la verita'. E quello del Giorno del Ricordo e' un solenne impegno di ristabilimento della verita"

TheZedi
00domenica 11 febbraio 2007 02:46
giuste parole.
anche perchè mentre certe stragi sono sulla bocca di tutti, altre non sono affatto conosciute dalla gente
alexo148
00domenica 11 febbraio 2007 03:31
Fa pensare come ciò, sia completamente sconosciuto alla maggior parte del popolo italiano...




i spit when i talk
00domenica 11 febbraio 2007 03:36
è brutto che ancora oggi vengano tenute a tacere cose così gravi
Gordon Freeman85
00domenica 11 febbraio 2007 09:32
Giustissimo. Tanti ricordano solo la Shoah dimenticandosi che immane tragedia sia stata quella delle Foibe. Su questo sono d'accordo con Napolitano. Se c'e' una giornata per la Shoah allora ce ne deve essere una per le foibe per Par Condicio.
D Vaz
00domenica 11 febbraio 2007 10:08
Re:

Scritto da: Gordon Freeman85 11/02/2007 9.32
Giustissimo. Tanti ricordano solo la Shoah dimenticandosi che immane tragedia sia stata quella delle Foibe. Su questo sono d'accordo con Napolitano. Se c'e' una giornata per la Shoah allora ce ne deve essere una per le foibe per Par Condicio.



più che per par condicio per semplice rispetto per i morti
Mandrake86
00domenica 11 febbraio 2007 10:42
Non se ne parla semplicemente perchè verrebbe sminuito il ruolo di eroi dei partigiani, e questo a qualcuno di qualche parte politica non piace.
AtomBomb
00domenica 11 febbraio 2007 11:32
Re:

Scritto da: Gordon Freeman85 11/02/2007 9.32
Giustissimo. Tanti ricordano solo la Shoah dimenticandosi che immane tragedia sia stata quella delle Foibe. Su questo sono d'accordo con Napolitano. Se c'e' una giornata per la Shoah allora ce ne deve essere una per le foibe per Par Condicio.


Infatti c'è, è il 10 febbraio, fu istituita nel 2004, visto che nella coalizione di governo c'era l'unico partito, ovvero AN ex MSI che si era sempre battuta per questa causa, visto che un partito di governo, o meglio il suo esponente e attuale presidente della camera fino a circa 5 anni fa continuava a dire che le foibe erano un'invenzione della destra per gettare fango sulla sinistra, per non parlare dello spudorato negazionismo di chi stava un po' più a sinistra, quel simpatico vecchietto che definisce le dittature rosse dei compagni che sbagliano senza però condannarle.

Comunque mi darete l'attenuante dell'orario, ma si chiama "Giorno del Ricordo".
AtomBomb
00domenica 11 febbraio 2007 11:33
Re:

Scritto da: Mandrake86 11/02/2007 10.42
Non se ne parla semplicemente perchè verrebbe sminuito il ruolo di eroi dei partigiani, e questo a qualcuno di qualche parte politica non piace.


Eroi che aiutarono i partigiani di Tito, eroi che Pansa ha fatto conoscere meglio alla maggior parte degli italiani.
Gordon Freeman85
00domenica 11 febbraio 2007 12:05
Re: Re:

Scritto da: AtomBomb 11/02/2007 11.33

Eroi che aiutarono i partigiani di Tito, eroi che Pansa ha fatto conoscere meglio alla maggior parte degli italiani.

Giustissimo che siano Repubblichini o Partigiani i massacri ci sono stati da ambo le parti. I libri di Pansa sono veramente una testimonianza delle stragi Comuniste dimenticate.
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