Anche in Italia c'è il Tea Party

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AtomBomb
00venerdì 19 novembre 2010 12:10
Anche in Italia esiste un rappresentante del Tea Party (una specie di Lega statunitense, un insieme di ricchi estremisti, bigotti, razzisti, falsi, bugiardi, anti stato, anarcocapitalisti), che si è manifestato ieri sera ad Annozero.

Un giovanotto con la faccia da coglione, il prototipo del figlio deficente di qualche piccolo-medio imprenditore del nord, il classico che crede che, perché ha i soldi, può prescindere dalla cultura, l'istruzione e l'intelligenza, un po' la faccia da minchione del figlio di Bossi, e che è partito dicendo che bisognerebbe concedere i monumenti e i musei ai privati perché li gestiscano, e c'erano Bondi che lo guardava con compassione, Santoro che cercava, educatamente, di fargli capire che stava dicendo una stronzata e Philippe Daverio che lo ha zittito umiliandolo in più o meno 7 parole (In Italia i privati mangiano finchè possono).



www.teapartyitalia.it/



Daron Malakian 94
00venerdì 19 novembre 2010 12:13
insomma i giovani scavallati son cresciuti
renzettti
00venerdì 19 novembre 2010 12:16
Due colpi alla Palin io glieli darei [SM=x54480]
(Chris86)
00venerdì 19 novembre 2010 12:24
sì direi che è il commento migliore che si possa fare a riguardo.
thermoponch
00venerdì 19 novembre 2010 12:28
Re:
renzettti, 19/11/2010 12.16:

Due colpi alla Palin io glieli darei [SM=x54480]




Che poi mentre ero negli stati uniti mi sono ascoltato un discorso della Palin in una scuola Cattolica della Pennsilvania. in soldoni il discorso sui valori di libertà statunitensi etc. andavano anche bene, ma quando ha detto "Che gli Stati uniti d'America, a differenza dal resto del mondo, sono nati da un ideale. Tutti gli altri stati sono frutto di guerre e incidenti".

Comunque anche io gli darei na botta, specie quando era Miss Alaska.
captainkeane
00venerdì 19 novembre 2010 12:29
Re:
AtomBomb, 19/11/2010 12.10:

Anche in Italia esiste un rappresentante del Tea Party (una specie di Lega statunitense, un insieme di ricchi estremisti, bigotti, razzisti, falsi, bugiardi, anti stato, anarcocapitalisti), che si è manifestato ieri sera ad Annozero.




molto ingenerosa questa definizione dei tea party americani
Rust in Peace...Polaris
00venerdì 19 novembre 2010 12:36
io farei un BUNGA BAMBA party
@Chaos@
00venerdì 19 novembre 2010 12:50
Re: Re:
captainkeane, 19/11/2010 12.29:



molto ingenerosa questa definizione dei tea party americani



semmai e' ingenerosa verso la lega che non e' sempre anarcocapitalista, anzi a volte ragiona da partito socialista degli anni 30.
Dead Man Drinking
00venerdì 19 novembre 2010 12:52
Re: Re:
thermoponch, 19/11/2010 12.28:




Che poi mentre ero negli stati uniti mi sono ascoltato un discorso della Palin in una scuola Cattolica della Pennsilvania. in soldoni il discorso sui valori di libertà statunitensi etc. andavano anche bene, ma quando ha detto "Che gli Stati uniti d'America, a differenza dal resto del mondo, sono nati da un ideale. Tutti gli altri stati sono frutto di guerre e incidenti".

Comunque anche io gli darei na botta, specie quando era Miss Alaska.




le guerra indiane la guerra con il messico e quella con la spagna cosa furono allora? [SM=x54505]
KaiserSp
00venerdì 19 novembre 2010 12:53
il problema dei beni artistici però è da risolvere in qualche maniera

lasciarli in gestione allo stato, con un tizio simile poi al ministero, vuol dire spesso abbandonarli a sè stessi poichè i fondi sono quelli che sono (pochi e malgestiti)

i privati ci lucrano sopra spesso in maniera truffaldina

che fare quindi?
PokerRoker
00venerdì 19 novembre 2010 12:56
Ora dirò una cosa per la quale sarò scuoitoto vivo, però credo che affidare la gestione di musei e monumenti ai privati non mi sembra una sciocchezza: il privato sicuramente avrebbe una maggior cura di quanta ne ha dimostrato lo stato Italiano (potrei fare tanti esempi, non ultimo ciò che è successo a Pompei pochi giorni fa). Io studio Arte con indirizzo cinema e vi posso assicurare che le migliori collezioni sono private!
Alez_89
00venerdì 19 novembre 2010 13:15
Re:
AtomBomb, 19/11/2010 12.10:

Anche in Philippe Daverio che lo ha zittito umiliandolo in più o meno 7 parole (In Italia i privati mangiano finchè possono).






Esatto, la maggior parte dei finanziamenti pubblici ai privati vengono spesi per pagare gli affari di questi ultimi. Il privato molte volte succhia di più di quello che si pensa. Il problema, secondo me, è la mancanza di rigore verso chi mangia troppo, con il risultato finale di vedere il ladrone impunito o punito con poco e una marea di soldi pubblici buttati al cesso...
captainkeane
00venerdì 19 novembre 2010 13:21
Re: Re: Re:
@Chaos@, 19/11/2010 12.50:



semmai e' ingenerosa verso la lega che non e' sempre anarcocapitalista, anzi a volte ragiona da partito socialista degli anni 30.



che c'entra la lega?
@Chaos@
00venerdì 19 novembre 2010 13:27
Re: Re: Re: Re:
captainkeane, 19/11/2010 13.21:



che c'entra la lega?




non hai letto quello che ha scritto (o riportato) da Atom allora...
AtomBomb, 19/11/2010 12.10:

Anche in Italia esiste un rappresentante del Tea Party (una specie di Lega statunitense, un insieme di ricchi estremisti, bigotti, razzisti, falsi, bugiardi, anti stato, anarcocapitalisti), che si è manifestato ieri sera ad Annozero.




AtomBomb
00venerdì 19 novembre 2010 13:27
Re:
PokerRoker, 19/11/2010 12.56:

Ora dirò una cosa per la quale sarò scuoitoto vivo, però credo che affidare la gestione di musei e monumenti ai privati non mi sembra una sciocchezza: il privato sicuramente avrebbe una maggior cura di quanta ne ha dimostrato lo stato Italiano (potrei fare tanti esempi, non ultimo ciò che è successo a Pompei pochi giorni fa). Io studio Arte con indirizzo cinema e vi posso assicurare che le migliori collezioni sono private!



I beni culturali sono beni di tutti, sono contrario alla privatizzazione.

Sia per il motivo ideologico, ma anche perché portano 140 miliardi di euro allo Stato, e potrebbero portarne molti di più.

Il privato le cose le prende in regalo, e poi magari non ci paga neanche le tasse sopra.

Non vorrei inoltre che a qualche privato venisse in mente di trasformare una meta turistica, in una meta turistica di lusso, con alberghi di lusso, ristoranti che fanno cucina povera facendoti pagare 12€ un piatto di risotto.

Il problema della gestione dei beni culturali è lo stesso di qualsiasi altra gestione pubblica, cioè finché gli amministratori sono dei cretini le cose andranno male, è a monte che vanno risolte le cose, cioè le nomine degli amministratori.
AtomBomb
00venerdì 19 novembre 2010 13:32
Re: Re:
captainkeane, 19/11/2010 12.29:



molto ingenerosa questa definizione dei tea party americani



I Tea Party cosa sono?

Sono i fedeli di Bush, i repubblicani dello zoccolo duro con formazione reaganiana, cioè praticamente populisti, conservatori bigotti, intrinsecamente razzisti e anarcocapitalisti (i problemi per l'economia americana sono iniziati con Reagan e le sue politiche ultra liberiste).
PokerRoker
00venerdì 19 novembre 2010 13:47
Re: Re:
AtomBomb, 19/11/2010 13.27:



I beni culturali sono beni di tutti, sono contrario alla privatizzazione.

Sia per il motivo ideologico, ma anche perché portano 140 miliardi di euro allo Stato, e potrebbero portarne molti di più.

Il privato le cose le prende in regalo, e poi magari non ci paga neanche le tasse sopra.

Non vorrei inoltre che a qualche privato venisse in mente di trasformare una meta turistica, in una meta turistica di lusso, con alberghi di lusso, ristoranti che fanno cucina povera facendoti pagare 12€ un piatto di risotto.

Il problema della gestione dei beni culturali è lo stesso di qualsiasi altra gestione pubblica, cioè finché gli amministratori sono dei cretini le cose andranno male, è a monte che vanno risolte le cose, cioè le nomine degli amministratori.




Io concordo con te, però credo che un privato, proprio perchè deve guadagnarci, sarebbe molto più propenso a migliorare le strutture. Sicuramente un privato non chiuderebbe un museo la domenica, perchè è il giorno in cui guadagnerebbe di più, oppure si interesserebbe affinche i propri monumenti siano sempre controllati e preservati perchè sono parte del suo capitale. Se avessimo uno stato come si deve allora li lascerei a lui, ma visto in che mani siamo...
AtomBomb
00venerdì 19 novembre 2010 13:55
Re: Re: Re:
PokerRoker, 19/11/2010 13.47:




Io concordo con te, però credo che un privato, proprio perchè deve guadagnarci, sarebbe molto più propenso a migliorare le strutture. Sicuramente un privato non chiuderebbe un museo la domenica, perchè è il giorno in cui guadagnerebbe di più, oppure si interesserebbe affinche i propri monumenti siano sempre controllati e preservati perchè sono parte del suo capitale. Se avessimo uno stato come si deve allora li lascerei a lui, ma visto in che mani siamo...



Io piuttosto appalterei la gestione, ovviamente ponendo determinati paletti, tipo il prezzo che deve rimanere accessibile a tutti e che se si vogliono aprire attività (alberghi, ristoranti) devono anche quelle essere accessibili.

Però credo che la soluzione migliore sia imparare da Francia e Germania, non solo in merito alla sicurezza, ma anche ai servizi, cioè a Parigi, solo nelle zone turistiche ci sono oltre 400 sanisette perfettamente funzionanti, così come i bagni pubblici in zone turistiche, sia in Francia che in Germania, sono perfettamente puliti perché si avvalgono di tecnologie sanisette, a Parigi ci sono i poliziotti che parlano le lingue straniere, si riconoscono perché sulla manica hanno una toppa con la bandierina del paese.

Cioè, Francia e Germania hanno meno patrimonio di noi, ma guadagnano più di noi, e il motivo è noto: sicurezza e qualità dei servizi.
(nothingman)
00venerdì 19 novembre 2010 14:00
voglio Daverio come migliore amico
E.Ganzerli
00venerdì 19 novembre 2010 16:02
Re: Re: Re:
AtomBomb, 19/11/2010 13.32:



I Tea Party cosa sono?

Sono i fedeli di Bush, i repubblicani dello zoccolo duro con formazione reaganiana, cioè praticamente populisti, conservatori bigotti, intrinsecamente razzisti e anarcocapitalisti (i problemi per l'economia americana sono iniziati con Reagan e le sue politiche ultra liberiste).



E il loro "guru" è quel mitomane di Glenn Beck, aggiungiamo.
Depeche boy
00venerdì 19 novembre 2010 16:22
captainkeane
00venerdì 19 novembre 2010 16:53
Re: Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 19/11/2010 13.27:




non hai letto quello che ha scritto (o riportato) da Atom allora...
AtomBomb, 19/11/2010 12.10:

Anche in Italia esiste un rappresentante del Tea Party (una specie di Lega statunitense, un insieme di ricchi estremisti, bigotti, razzisti, falsi, bugiardi, anti stato, anarcocapitalisti), che si è manifestato ieri sera ad Annozero.







ma infatti è proprio quella laparte ingenerosa, una definizione molto molto povera di quel movimento

captainkeane
00venerdì 19 novembre 2010 16:56
Re: Re: Re:
AtomBomb, 19/11/2010 13.32:



I Tea Party cosa sono?

Sono i fedeli di Bush, i repubblicani dello zoccolo duro con formazione reaganiana, cioè praticamente populisti, conservatori bigotti, intrinsecamente razzisti e anarcocapitalisti (i problemi per l'economia americana sono iniziati con Reagan e le sue politiche ultra liberiste).



a direil veroi tea party sono al di fuori anche dei repubblicani,se non erro verranno rappresentati da un loro candidato.

se poinon ti piacciono,e posso anche concordare con te,non mi pare giusto apostrofarli in modo cosi offensivo.

tra l'altro non hanno neppure un vero e proprio leader e neppure lo vogliono, l'avesse fatto qualche movimento democratico tutti ad applaudirli immagino...

sailorluisa
00venerdì 19 novembre 2010 17:07
Quello che mi fa rabbia, e penso sia il pensiero di tutti, è che noi abbiamo il patrimonio culturale/artistico che tutto il mondo ci invidia, e non siamo capaci di valorizzarlo. Ma è così difficile? Ci guadagneremmo tutti, sia come lustro e prestigio, sia dal punto di vista degli introiti monetari. Però, c'è sempre chi vuole fare il furbo, chi vuole speculare o chi è incapace di fare il proprio lavoro (e molte volte tutte e tre insieme). Solo da noi è così, e non si riesce a trovare una soluzione...
AtomBomb
00venerdì 19 novembre 2010 17:07
Re: Re: Re: Re:
captainkeane, 19/11/2010 16.56:



a direil veroi tea party sono al di fuori anche dei repubblicani,se non erro verranno rappresentati da un loro candidato.

se poinon ti piacciono,e posso anche concordare con te,non mi pare giusto apostrofarli in modo cosi offensivo.

tra l'altro non hanno neppure un vero e proprio leader e neppure lo vogliono, l'avesse fatto qualche movimento democratico tutti ad applaudirli immagino...





Ma qui nessuno li sta apostrofando.

Li si sta descrivendo da quello che si evince dalla loro ultima campagna elettorale.

Il partito repubblicano si sta evolvendo, spostandosi da quelle che erano le posizioni di Bush, rinnegandone persino qualcuna, che erano poi le posizioni sviluppate dal partito in epoca reaganiana.

Una parte del partito repubblicano non c'è stata e ne è fuoriuscita, approfittando della riforma Obama e delle proteste, proteste di persone che avevano sempre votato repubblicano, è nato questo movimento spontaneo, che poi si è organizzato.

Ma ascoltando i discorsi, leggendo le interviste, si capisce che è un movimento populista, conservatore e liberal-capitalista, con delle punte di anarcocapitalismo, cioè tutto quello che erano Reagan e Bush.

Populista, conservatore, liberal-capitalista, anarcocapitalista, mica sono insulti, sono definizioni, definizioni di quello che è un dato di fatto, mica ce lo stiamo inventando noi.

Leggi il loro Contract from America, sono le tipiche posizioni repubblicane, così come i loro membri che sono conservatori, non hanno mica inventato niente di nuovo, i repubblicani sono decenni che propongono queste cose.
captainkeane
00venerdì 19 novembre 2010 18:33
Re: Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 19/11/2010 17.07:




Ma qui nessuno li sta apostrofando.

Li si sta descrivendo da quello che si evince dalla loro ultima campagna elettorale.

Il partito repubblicano si sta evolvendo, spostandosi da quelle che erano le posizioni di Bush, rinnegandone persino qualcuna, che erano poi le posizioni sviluppate dal partito in epoca reaganiana.

Una parte del partito repubblicano non c'è stata e ne è fuoriuscita, approfittando della riforma Obama e delle proteste, proteste di persone che avevano sempre votato repubblicano, è nato questo movimento spontaneo, che poi si è organizzato.

Ma ascoltando i discorsi, leggendo le interviste, si capisce che è un movimento populista, conservatore e liberal-capitalista, con delle punte di anarcocapitalismo, cioè tutto quello che erano Reagan e Bush.

Populista, conservatore, liberal-capitalista, anarcocapitalista, mica sono insulti, sono definizioni, definizioni di quello che è un dato di fatto, mica ce lo stiamo inventando noi.

Leggi il loro Contract from America, sono le tipiche posizioni repubblicane, così come i loro membri che sono conservatori, non hanno mica inventato niente di nuovo, i repubblicani sono decenni che propongono queste cose.



rispetto la tua opinione ma non concordo.

e poi direi che stanno cambiando,non evolvendo (in tal caso significherebbe che il passato rappresenta qualcosa di negativo, ed in tal caso questo è un giudzio di carattere personale...)
AtomBomb
00venerdì 19 novembre 2010 18:50
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
captainkeane, 19/11/2010 18.33:



rispetto la tua opinione ma non concordo.

e poi direi che stanno cambiando,non evolvendo (in tal caso significherebbe che il passato rappresenta qualcosa di negativo, ed in tal caso questo è un giudzio di carattere personale...)


Ok, e allora tu come definisci un movimento dove l'84% dei membri accetta solo il matrimonio fra uomo e donna, che vuole ridurre le tasse, limitare la spesa pubblica e reintrodurre la sanità pre-Obama?

Cambiando, evolvendo, sta di fatto che il GOP si sta spostando da quelle posizioni così nette assunte in passato, sia in termini etici, che in termini economici, e queste posizioni sono state riprese dal Tea Party.

Ti sfido a dimostrare che questo non è un movimento populista, conservatore e liberal-capitalista.

A meno che tu non consideri progressista le posizioni sui matrimoni e le unioni civili, l'aborto, e che non consideri "socialiste" le proposte sulla riduzione della spesa pubblica e delle tasse, o che non consideri Sarah Palin un politico di sinistra.

Il passato rappresenta qualcosa di negativo?

Senza alcun dubbio è negativo, le riforme di Reagan hanno iniziato a dare le prime deregulation al sistema bancario, hanno permesso alle aziende, anche colossi come GM, di delocalizzare selvaggiamente, i due mandati di Bush hanno visto gli USA impantanarsi in 2 guerre decennali, passi indietro in fatto di ricerca e, soprattto, hanno preparato il terreno alla crisi finanziaria, grazie alle deregulation operate da Bush in combutta con quei due banditi di John Snow e in particolare Henry Paulson.

Se tutto questo è positivo allora Craxi è da santificare.

E queste non sono opinioni, sono dati di fatto, sono cose successe (i casini di Bush), scritte e documentate (contract from America, interviste e discorsi di candidati e membri del Tea Party), così come le loro posizioni vetero repubblicane che sono documentate nella storia del secondo dopoguerra americano.
E.Ganzerli
00venerdì 19 novembre 2010 18:59
Se il Tea Party non è repubblicano o non ha posizioni vicinissime ai repubblicani, perchè Fox News gli dà così tanto spazio?
AtomBomb
00venerdì 19 novembre 2010 19:27
Re:
E.Ganzerli, 19/11/2010 18.59:

Se il Tea Party non è repubblicano o non ha posizioni vicinissime ai repubblicani, perchè Fox News gli dà così tanto spazio?



Mi ricordo il sito durante le midterm, c'erano sempre almeno 3 articoli in rilievo, hanno avuto anche la benedizione, con qualche riserva, di Bill O'Reilly, ma inspiegabilmente non da Rush Limbaugh.

Ma ricordiamo anche la saggia massima di Lois Griffin

"Everything Fox News Is A Lie... Even Things Once Proven True, Become Lies Once They Appear ON Fox News."

[SM=x54472]
captainkeane
00sabato 20 novembre 2010 09:24
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
AtomBomb, 19/11/2010 18.50:


Ok, e allora tu come definisci un movimento dove l'84% dei membri accetta solo il matrimonio fra uomo e donna, che vuole ridurre le tasse, limitare la spesa pubblica e reintrodurre la sanità pre-Obama?

Cambiando, evolvendo, sta di fatto che il GOP si sta spostando da quelle posizioni così nette assunte in passato, sia in termini etici, che in termini economici, e queste posizioni sono state riprese dal Tea Party.

Ti sfido a dimostrare che questo non è un movimento populista, conservatore e liberal-capitalista.

A meno che tu non consideri progressista le posizioni sui matrimoni e le unioni civili, l'aborto, e che non consideri "socialiste" le proposte sulla riduzione della spesa pubblica e delle tasse, o che non consideri Sarah Palin un politico di sinistra.

Il passato rappresenta qualcosa di negativo?

Senza alcun dubbio è negativo, le riforme di Reagan hanno iniziato a dare le prime deregulation al sistema bancario, hanno permesso alle aziende, anche colossi come GM, di delocalizzare selvaggiamente, i due mandati di Bush hanno visto gli USA impantanarsi in 2 guerre decennali, passi indietro in fatto di ricerca e, soprattto, hanno preparato il terreno alla crisi finanziaria, grazie alle deregulation operate da Bush in combutta con quei due banditi di John Snow e in particolare Henry Paulson.

Se tutto questo è positivo allora Craxi è da santificare.

E queste non sono opinioni, sono dati di fatto, sono cose successe (i casini di Bush), scritte e documentate (contract from America, interviste e discorsi di candidati e membri del Tea Party), così come le loro posizioni vetero repubblicane che sono documentate nella storia del secondo dopoguerra americano.



devo dire invece che lo stint di obama ha cambiato tutto.

poi sta storia del populismo me la devi spiegare, la sanità per tutti non è una cosa populista?

e perchè il populismo è negativo se alla fine accontenta proprio l'elettore?

e cosa c'entrano i matrimoni etero?la gente deve essere obbligata alla tolleranza?
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