Io adoro il fatto che lo smembramento musicale e il cambio di fruizione abbiano portato a una disgregazione tale delle possibilità di ascolto da non poter più portare valori accreditabili come assoluti.
Adoro che non ci possa più essere un Closer che debba essere considerato da tutti il grande disco dell'annata. Adoro che i dischi preferiti del fruitore di musica appassionato possano per me essere sconosciuti.
Adoro il dover ricercare tra milioni di cose, lo sbattimento, la possibilità infinita dell'oggi, il perdersi tra mille universi. Adoro trovare la chicca nascosta.
Ma soprattutto io riesco ancora ad appassionarmi come facevo da ragazzino, riesco ancora a provare le stesse sensazioni di scoperta e soddisfazione quando mi ritrovo all'orecchio un "suono" che mi cattura; nonostante sia cambiato il modus operandi.
E se non trovate musica buona oggi o siete pigri o siete i Colosso della musica.