Allenamento pomeridiano per il Palermo
Questo pomeriggio il Palermo ha sostenuto una lieve sgambatura a Boccadifalco con l'Alcamo, terminata con il punteggio di 2-0 in favore dei rosa (Fabrizio Miccoli su rigore, Joao Pedro). Nel corso del test Matteo Darmian ha lasciato precauzionalmente il campo dopo aver accusato un indolenzimento muscolare al flessore della coscia sinistra. Lavoro differenziato programmato per i rientranti Federico Balzaretti, Armin Bacinovic, Mattia Cassani, Kamil Glik, Dorin Goian, Josip Ilicic e Salvatore Sirigu. Mauricio Pinilla, invece, ha lavorato in palestra e si è sottoposto a terapie. Abel Hernandez e Fabio Liverani hanno incrementato rispettivamente il lavoro in palestra ed il lavoro di riatletizzazione. Ancora assente dopo l'impegno con la propria Nazionale Javier Pastore.
Domani seduta alle ore 15.00
Proseguirà domani pomeriggio la preparazione del Palermo al Tenente Onorato di Boccadifalco. I rosa si ritroveranno in campo alle ore 15.00 e sosterranno una seduta a porte chiuse.
Zamparini: "Su Pastore clausola da 70 mln, me lo godo con la maglia del Palermo"
[ giovedì 18 novembre, 2010 ore: 12:39 ]
Zamparini:
I desideri juventini di poter ingaggiare il fenomeno del Palermo, Javier Pastore non si sono esauriti dopo la dichiarazione di ieri a Tuttosport del tecnico bianconero Gigi Del Neri: "Pastore sarebbe con me la classica seconda punta. E’ un giocatore fenomenale nel farsi trovare libero fra le linee, qualcosa di istintivo non glielo insegna nessuno. In qualche modo assomiglia a Cristiano Doni, potrei utilizzarlo come ho utilizzato lui all’Atalanta. In un 4-4-1-1 o, meglio, in un bel 4-2-4 con due ali vere".
Presidente Zamparini, ha letto le dichiarazioni di Del Neri? Sostiene che Pastore nella Juve si integrerebbe benissimo.
(risata) "Non ne dubito" .
Ma lei è disposto a cedere il suo asso in Italia o preferisce vederlo giocare all’estero?
"Non sarei geloso, la cosa mi lascia indifferente. Mentre mi piacerebbe fare, oltre agli interessi del Palermo, anche quelli del ragazzo, a cui sono affezionatissimo".
Pare che già in questo momento ci sia molto fermento su Pastore, è realmente così?
"Sì, ma tanto fino al termine della stagione giocherà a Palermo. E mi sto muovendo per trovargli un sostituto non altrettanto bravo, perché è impossibile, ma comunque degno".
In ogni caso nessuna preclusione nei confronti della Juventus?
"Ci mancherebbe. Anche se storicamente a Torino, da buoni piemontesi, sono bravissimi a individuare dei futuri campioni spendendo relativamente poco. Penso a Zidane, Ibrahimovic, allo stesso Krasic. Mentre il valore di Pastore è già elevatissimo".
Cioè?
"La clausola rescissoria è fissata a 70 milioni, cifra che per me va bene".
Ci mancherebbe, ma ha già ricevuto offerte?
"La scorsa estate ne ho rifiutata una di 25 milioni da parte del Real Madrid".
Si dice che di recente lei ne abbia respinta una di 40 milioni.
"Sono avances fatte tramite il procuratore, con il quale abbiamo uno splendido rapporto. Ma ho fatto presente che valuterò le offerte più avanti, ora Pastore me lo godo con la maglia del Palermo".
E’ il Barcellona ad aver presentato la proposta a Simonian, l’agente di Pastore?
"Di vero c’è che Pastore subisce il fascino di Messi e gli piacerebbe giocare assieme al connazionale non solo in Nazionale, ma anche nella formazione catalana, ma al momento è ancora tutto possibile. A meno che spunti Abramovich e mi offra 100 milioni, quelli li prenderei in considerazione...".
Un suo pronostico, alla fine venderà Pastore in Italia o all’estero?
"Mi sembra molto difficile che una società italiana possa mettere a budget la cifra necessaria ad acquistare l’argentino. Però è anche vero che quando non investi, come l’Inter in estate, i risultati si vedono...".
Sarebbe disposto a valutare contropartite tecniche, come quando cedette Amauri?
"Certo che sì, ma non è facile individuarle. Facciamo il caso della Juve: i giocatori giovani sono sostanzialmente delle incognite, mentre quelli già formati hanno stipendi troppo elevati per i nostri standard. E’ questa la ragione per cui considero impossibile il ritorno di Amauri, a meno che la Juve si sobbarchi lo stipendio. Quello che faccio con Rubinho, percepisce 800 mila euro a stagione dal Toro, ma 700 mila li mette il sottoscritto".
Del Neri sostiene, appunto, di poter collocare Pastore come seconda punta. Lei ha avuto il tecnico alle sue dipendenze 5 anni fa, ritiene che il suo tipo di gioco possa esaltare le qualità dell’argentino?
"Pastore è talmente bravo che può esaltarsi in qualsiasi sistema di gioco e con ogni allenatore".
Ma a suo avviso qual è la sua collocazione ideale?
"Io penso che lui sia uno straordinario play, da collocare dietro alle punte. Però è vero che da costruttore di gioco, è stato capace di diventare anche uno straordinario finalizzatore. In questo senso l’analogia con Del Piero mi sembra evidente. Anche lo juventino in origine giocava alle spalle degli attaccanti, salvo costruirsi una straordinaria carriera da seconda punta".
Pastore dunque potrebbe essere l’erede ideale dello juventino.
"Assolutamente sì, entrambi sono dei predestinati. Giocatori destinati a fare sempre la differenza e ancora di più in una grande squadra".
Miccoli:"Palermo, con me non ci fermeremo più. Pastore? mai litigato"
[ giovedì 18 novembre, 2010 ore: 12:46 ]
Miccoli:
Un fiume in piena, straripante. I 6 lunghi mesi d’infortunio e attesa come argini spazzati via: è tornato Fabrizio Miccoli. Con mille idee meravigliose in testa e l’orgoglio di essere capitano e anima del Palermo: "A 6 mesi dall’operazione al legamento del ginocchio ho giocato il derby col Catania, altri dopo un anno nemmeno scendono in campo, è stato bellissimo sentire il calore dei miei tifosi".
Col tecnico Rossi eravate d’accordo sull’impiego dal via?
"Eravamo soprattutto concordi sul fatto che non avessi i 90’ nelle gambe, ci fosse stato Pinilla in condizione non avrei giocato, la rapidità ancora non ce l’ho del tutto".
Eppure l’assist a Maccarone col Cska e a Pastore col Catania per il 2-1 li ha forniti lei.
"Sì, ma mi sento ancora al 50%, devo prendere la giusta dose di botte e falli: ma sono strafelice di esserci, mi è mancato solo il gol, dal ritorno vedrete il vero Miccoli. Ringrazio il mio fisioterapista Gianluca Gresi, il mio preparatore Franco Chinnici, la mia famiglia, i miei genitori e i suoceri, gli amici, Fabio del gruppo musicale Sud Sound System, Manrico e Pierpaolo: questi 6 mesi li ho vissuti con loro. Il presidente Zamparini, Migliaccio e Liverani mi hanno sempre chiamato, non lo dimenticherò".
L’ultima sfida col Catania l’aveva decisa lei con una punizione nel 2008: che importanza ha avuto vincere il derby?
"Avevamo un blocco mentale, questo successo ci ha liberato".
Il modulo-fantasia con Pastore e Ilicic le piace?
"Ma io potrei far coppia anche con Pinilla davanti, ho fatto la seconda punta, il trequartista e pure il centravanti: io voglio solo giocare, non ho problemi di modulo".
Dopo le dimissioni del d.s. Sabatini, Zamparini parla direttamente con l’allenatore: e con lei che è il capitano?
"Sento spesso il presidente: se vuole mandare un messaggio alla squadra lo dice a me e io parlo ai compagni. Questo mi inorgoglisce. Ringrazieremo sempre Sabatini per ciò che ha fatto".
E l’abbraccio con Pastore nel derby ha avuto un significato particolare, vero?
"Io voglio bene a Javier, sia chiaro. Quando è arrivato, era spaesato e l’ho preso in carico io, lo stesso ho fatto con Hernandez. Ho sempre cercato di farlo stare sereno, come bisogna fare con i 20enni. Ebbene, col Genoa lui ha avuto degli atteggiamenti in campo che non mi sono piaciuti e l’ho ripreso nell’intervallo, sarei un falso se lo negassi. Ma non è vero che abbiamo litigato. Lo rispetto e non sono geloso né invidioso di lui. Può fare 7, 15, 25 gol, vincere il Pallone d’Oro, io ne sarò felice. A 31 anni credo di aver fatto qualcosa in carriera, ho giocato con Buffon, Del Piero e Trezeguet... Pastore domenica ha meritato gli elogi e io sarò sempre con lui come con Abel e Jara, un altro giovanissimo di valore a cui do consigli".
Con Pastore poi avete incomune la passione per Maradona: a proposito, quando gli consegnerà l’orecchino da 25mila euro che gli fu sequestrato?
"Vorrei darglielo di persona per questi suoi 50 anni, mi farebbe intanto piacere sapere che è contento della mia iniziativa".
E adesso "con Miccoli valore aggiunto", per dirla con le parole di Rossi, dove può arrivare il Palermo?
"Lo scorso campionato è andato, siamo una buona squadra: dando sempre il massimo potremo conquistare l’Europa League e toglierci anche altre soddisfazioni, oppure saremo sfortunati e resteremo a metà classifica». Esulterà sempre alla maniera del wrestler John Cena per il prossimo gol? «Probabilmente sì, deciderà l’istinto: spero solo che arrivi prima possibile, accompagnato da una vittoria".
Zamparini: "Succi come Pinilla"
[ giovedì 18 novembre, 2010 ore: 12:48 ]
Zamparini:
"Conosco le qualità di Succi e lo sto seguendo con attenzione in queste settimane. Non sono affatto sorpreso che stia segnando a raffica, so quello che vale. A quanto è arrivato, a 14? Ne segnerà ancora tanti, vedrete che il Padova prendendolo ha fatto un affare." Dalle colonne del "Corriere del Veneto", Maurizio Zamparini è prodigo di parole al miele per Davide Succi. Il presidente del Palermo, del resto, in estate gli aveva consigliato la piazza patavina dove avrebbe "segnato almeno 20 gol".
Il bomber bolognese ha una media di una rete a partita (14 in 14 gare): con questo andazzo ricorda un altro bomber, che oggi veste la maglia rosanero. Sentite Zamparini: "Ero sicuro che avrebbe segnato tanto, ma non voglio portargli male – prosegue il numero uno del Palermo – per cui non voglio dire quanti gol farà a fine campionato. Sono convinto che saranno tanti, lo sono già adesso, su questo non ci piove. Succi sta facendo come Pinilla lo scorso anno. Un anno di B al Grosseto e poi eccolo pronto per tornare in Serie A. Dove? Vedremo, questo ancora non lo so, devono succedere ancora tante cose...".
Arbitri: secondo stop consecutivo per Banti di Livorno
[ giovedì 18 novembre, 2010 ore: 13:11 ]
Arbitri: secondo stop consecutivo per Banti di Livorno
Per la seconda domenica consecutiva Luca Banti non è stato designato per match di campionato in A e in B. Il "fischietto" livornese paga ancora la sciagurata serata di San Siro contro il Palermo. Rientrano - dopo un turno di stop - invece i collaboratori di Banti di quel Milan-Palermo, Grilli e Rosi che assiteranno Orsato in Roma-Udinese di sabato prossimo (18:00)
Moggi: "Io al Palermo? C'è già Zamparini"
[ giovedì 18 novembre, 2010 ore: 13:21 ]
Moggi:
'Il Palermo può tranquillamente attendere fino a giugno per nominare il nuovo direttore sportivo. Del resto, la società ha già Zamparini, il più grande intenditore di calcio tra i presidenti italiani'. A dirlo è Luciano Moggi, l'ex direttore sportivo della Juventus e oggi conduttore televisivo. Da tempo, si parla di un suo legame stretto con il patron rosanero. Un legame che entrambi definiscono di amicizia e stima. Ma che, secondo molti, nasconde la possibilità di un ritorno clamoroso dell'uomo di Calciopoli nel mondo del calcio: direzione viale del Fante. Moggi non dà conferme, né smentisce: 'Oggi mi diverto molto col mio lavoro in tv, al futuro non ci penso - dice - E poi ho una squalifica da scontare fino al prossimo maggio'.
Fino a maggio, appunto. Zamparini starebbe valutando la possibilità di attendere la fine del campionato per scegliere il nuovo direttore sportivo. In pole per il posto lasciato vuoto da Walter Sabatini, ci sarebbe Giorgio Perinetti, direttore sportivo del Siena. Al suo fianco il presidente rosanero potrebbe chiamare Moggi. Un assetto inedito, che però sembra più una fantasticheria da calciomercato che altro. 'Credo che il Palermo possa andare avanti fino a giugno anche senza direttore sportivo - continua Moggi - C'è Sagramola. E soprattutto c'è Zamparini. Sabatini? Ha fatto un buon lavoro. Il Palermo è una buona squadra - dice -, ricca di giovani di talento. Quello che le manca è una certa dose di autostima. Forse proprio per la giovane età media, i rosanero mi sembrano a volte poco convinti delle qualità che hanno'.
Palermo, occhi su un difensore del Villarreal
[ giovedì 18 novembre, 2010 ore: 15:58 ]
Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini a più riprese ha ribadito che a gennaio la società rosanero interverrà sul mercato, soprattutto in difesa: il primo nome sulla lista di gradimento del club siciliano, per ciò che riguarda il reparto difensivo, secondo indiscrezioni raccolte da Palermo24.net, è Gonzalo Rodriguez, difensore argentino classe '84 in forza al Villarreal, in Spagna.
Il calciatore, in rotta con l'allenatore, vuole lasciare il Villarreal che per farlo partire, vista la situazione, chiede circa tre milioni di euro, ma nel mercato di riparazione potrebbe andar via anche a fronte di un'offerta di due. Su Gonzalo c'è anche l'Hercules di Alicante.
BALZARETTI: 'Nazionale? Speravo di fare meglio, ma è stata una bella soddisfazione. Palermo? Sento addosso questa maglia'
[ giovedì 18 novembre, 2010 ore: 16:15 ]
BALZARETTI: 'Nazionale? Speravo di fare meglio, ma è stata una bella soddisfazione. Palermo? Sento addosso questa maglia'
"Giocare ieri è stata una bella soddisfazione, speravo di fare meglio, ma la partita di ieri mi ha regalato un'altra emozione". Lo ha detto a stadionews.it, il terzino rosanero Federico Balzaretti. "Prandelli a fine partita ha fatto i complimenti a tutti, io sono molto felice della sua chiamata. Non è mai facile giocare con nuovi compagni dopo un solo allenamento. Abbiamo fatto un pò di fatica all'inizio, poi nella ripresa abbiamo giocato meglio. Il campo poi non era in ottime condizioni per via della forte pioggia e quindi non potevamo giocare di prima. Comunque io sono contento, anche se a livello personale poteva andare meglio, ma ci sarà tempo per migliorare. L'impegno sicuramente non è mancato. E' stata una bella esperienza e i compagni mi hanno cercato tanto".
"Ritorno in Nazionale? Non sono un punto fermo, ma spero di migliorare e di giocare sempre meglio. Devo fare bene con il mio club perchè dipende solo da quello un'altra eventuale chiamata in azzurro".
"Bovo?Credo che lui ci sia rimasto male anche perchè si merita l'azzurro, è un centrale molto forte, comunque sono sicuro che tornerà in Nazionale anche perchè è uno dei centrali più forti del campionato. Sono molto legato a lui, abbiamo un ottimo rapporto. Tengo a ringraziare tutti i compagni del Palermo, grazie a loro sono arrivato in azzurro, il merito è stato esclusivamente loro. Ma grazie anche alla società e all'allenatore".
Il terzino del Palermo parla anche della squadra. "A vita in rosanero? Non lo so, nella mia vita sono successe tante di quelle cose che non posso parlare con certezza. A volte dico una cosa e ne capita un'altra, quindi è meglio non dire niente perchè porta male. A Palermo sto bene, sono felice e sento addosso questa maglia. Ho un rapporto eccezionale con la gente, con la città. Mi auguro di restare ancora per tanti anni a Palermo, però mai nulla è scontato".
VIDEO: l´Argentina impazzita per Pastore
Javier Pastore è il calciatore del momento, la stella più brillante del Palermo e del calcio italiano, ma per molti ha già superato l´altra stella del firmamento internazionale Leo Messi. L´Argentina l´ha scoperto dopo la tripletta contro il Catania e le televisioni sudamericane l´hanno fatto conoscere agli stessi Argentini. La redazione di Mediagol.it pubblica i due servizi televisivi sul numero 27 rosanero, mandati in onda dal canale satellitare Tyc Sport.
www.mediagol.it/articolo.asp?idNotizia=187274
VIDEO: lo speciale sul Flaco Pastore di Espn
Il canale satellitare Espn Vivo ha realizzato uno speciale sul Flaco, Javier Pastore, i suoi primi gol dai tempi del Talleres de Córdoba, all´Huracán del maestro Angel Cappa fino alle ultime magie con la maglia rosanero del Palermo.
www.mediagol.it/articolo.asp?idNotizia=187279
Argentina: Pastore si racconta fuori dal campo
Javier Pastore, attaccante del Palermo, ha incontrato i suoi fans e risposto alle loro domande su musica, film, ricordi di infanzia e ovviamente anche di calcio. Domande fuori dai classici schemi, ma che fanno conoscere di più l’uomo Javier piuttosto che il calciatore Pastore. La redazione di Mediagol.it ha evidenziato i passaggi più interessanti della lunga intervista.
Quali sono i tuoi migliori ricordi ai tempi dell’Huracán?
“Sono tanti i ricordi. Soprattutto stavamo per vincere lo scudetto e quindi ricordo i fans come erano felici”.
Parliamo di musica e film, quali sono le tue preferenze?
“In assoluto la mia musica preferita sono ‘Los Cuarteto’ che ascolto sempre, mentre quando posso guardo senza stancarmi mai, film di azione, storie di western. Poi la musica l’ascolto dovunque al campo, in pullman e fino a qualche minuto prima di scendere in campo”.
La tua esperienza nel Mondiale com’è stata?
“Un´esperienza meravigliosa, ho imparato tantissimo. Ne ho approfittato molto per apprendere da tutti un po’”.
In quale paese ti piacerebbe vivere?
“In Argentina tutta la vita, quando tornerò rimarrò qua”.
Raccontaci il tuo modo di festeggiare un gol?
“C’è un motivo per cui festeggio così, ho un amico che ogni volta mi dice “Cabezón cabezón” (testone, ndr) e mi è rimasto questo modo di festeggiare dai tempi dell’Huracán”.
Ci racconti che diceva il tuo primo tecnico?
“Sì sì mi diceva sempre… ‘Flaquito flaquito..chichitito’ (magro e piccolino - da cui viene il soprannome Flaco, ndr) non puoi giocare a calcio. Sicuramente ora ci ha ripensato!”.
Come hai migliorato il tuo fisico?
“Facendo molto sport, mangiando in maniera equilibrata e lavorando per mettere massa e peso. Una buona alimentazione equilibrata è fondamentale per aumentare di peso”.
Perché hai cominciato a giocare a calcio?
“Ho sempre giocato a calcio fin da bambino. Poi il caso ha voluto che questo diventasse un lavoro. Questo per me è il miglior lavoro che c’è, perché guadagni e nello stesso tempo ti diverti”.
Come parli in Italiano?
“Sono un fenomeno – ride -. E’ da più di un anno che sto in Italia quindi a poco a poco l’ho imparato".
Come ti trovi nel Palermo?
“Mi trovo benissimo. Poi con Hernandez e Pinilla mi trovo alla grande, come mi trovo molto bene con tutti, devo dire che gioco in un ottima squadra. A Palermo sto bene e sto riuscendo a giocare con regolarità, questo mi permette di trovare maggiore confidenza dei miei mezzi”.
PASTORE: ecco tutta la sua verità detta ai fans
Per una volta intervistato dai suoi fans, il talento del Palermo, Javier Pastore, ha parlato a ruota libera delle sue aspettative, dei suoi sogni e di come vive il presente. La redazione di Mediagol.it vi riporta l’intervista rilasciata dal campione argentino.
Come ti sei sentito quando Maradona ti ha definito un maleducato del calcio?
“E’ stata una cosa incredibile essere chiamato così da una persona come Maradona. Sono molto felice che lui confidi in me”.
Ti piacerebbe giocare nel Napoli che fu di Maradona e che oggi è di Lavezzi, oppure nel Milan?
“E’ un grande club che ha molta storia nel calco italiano e poi il Pocho Lavezzi è un gran giocatore non mi dispiacerebbe poter giocare con lui. Anche il Milan è un altro club con tantissima storia, vedremo”.
E’ vero che sei fidanzato?
“Sì è vero. Sono felice di stare con lei, mi fa stare bene e io faccio stare bene lei”.
Dove pensi di dover migliorare?
“Ho 21 anni, ho fatto ancora poco nel calcio, posso migliorare e mi piace potermi migliorare. Devo lavorare nello spazio corto per essere più incisivo”.
Che ti manca dell’Argentina?
“Molto. E’ chiaro che è il paese dove sono nato e cresciuto e dove ho passato tutta la mia infanzia. Mi manca tutto del mio paese: la mia famiglia e miei amici. Ma in Italia sto bene”.
Che emozioni hai provato quando hai giocato a Torino e Roma?
“E’ stata una sensazione meravigliosa. La gente ti applaude per come giochi anche se sei della squadra avversaria”.
Pensi di rimanere molto in Italia?
“Non lo so. Non so cosa mi riserva il futuro. Di sicuro a Palermo mi trovo molto bene poi in futuro si vedrà”.
Perché hai lasciato il tuo numero 6?
“Ho cambiato il 6 perché a mia madre piace il numero 27 che è il suo numero preferito e proprio per lei l’ho voluto cambiare”.
Le emozioni e le motivazioni che incontri giocando a calcio?
“Le emozioni sono tante e dovute al fatto che faccio un lavoro che mi piace e che mi permette di divertirmi. Le motivazioni sono altre: ho molta voglia di fare, sono sempre concentrato per vincere. Diciamo che la vittoria è la mia più grande motivazione”.
Preferisci il gioco italiano più tattico o il gioco argentino che ti lascia più libero?
“Il gioco argentino mi lascia più libero di giocare come voglio, ma devo dire che il calcio italiano e veramente bello. C’è molto tattica ma noi attaccanti siamo liberi di giocare in mezzo al campo”.
Quando esulti fai la ‘L’ che significa?
“L’ho fatto per mia sorella, che per l’appunto si chiama Lorena. Le avevo promesso che se avessi segnato le avrei dedicato il gol”.
FONTANA:"Balzaretti,solo stupidi non si ricredono"
Sono attualmente quattro i calciatori del Palermo nel giro della nazionale azzurra di Cesare Prandelli. Alle convocazioni di Sirigu, Cassani e Bovo si è aggiunta, infatti, quella di Federico Balzaretti che ha ben figurato nell’amichevole disputata ieri in Carinzia tra Italia e Romania. Un riconoscimento più che legittimo per il terzino sinistro rosanero come conferma il doppio ex di Cesena e Palermo Alberto “Jimmy” Fontana, intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it. “Federico si è guadagnato la convocazione sul campo, per di più convincendo un allenatore che a livello di club non l´aveva tenuto in considerazione. Credo che la soddisfazione per lui sia doppia, perché convincere una persona che magari in passato non ti aveva dato fiducia è un risultato molto importante. I più grandi allenatori che ho conosciuto mi han sempre detto che soltanto gli stupidi non cambiano idea. Se sei un grande mister – ha spiegato Fontana - alla fine ti puoi anche ricredere. Viviano o Sirigu per il dopo Buffon? Ai tempi avevo definito Sirigu ‘uno dei pochi’ quando era ancora nella Primavera. Di calciatori non parlo, ma di portieri sì e diciamo che dopo una settimana di allenamenti capisci se uno ha o non ha qualcosa in più. Personalmente preferisco Sirigu. Viviano è un ottimo portiere, ma vedo nelle gambe di Totò quel qualcosa di imprevedibile che può cambiare l´esito di una parata. Viviano lo trovo più regolare ma non in grado di fare la parata miracolosa che Totò ha invece nelle gambe”.