Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
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La vita Ultraterrena.... Che cosa c'e' dopo la Morte?

Ultimo Aggiornamento: 07/11/2006 11:53
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Mid Carder
05/11/2006 10:35
 
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credo che ci reincarneremo ogni volta in qualcosa di nuovo
05/11/2006 10:39
 
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Ci sn molte testimonianze di gente fra la vita e la morte tutte coerenti fra loro e nn mi riferisco al solo tunnel con in fondo la luce. riporto un paragrafo già postato in un topic cancellato.


Gli aspetti comuni delle esperienze di pre-morte (6)
Le circostanze che accompagnano l'immediata vicinanza con la morte sono assai diverse tra loro, e diverse le persone che hanno conosciuto tali esperienze, ma è stupefacente la somiglianza delle esperienze di pre-morte in quanto tali. L'analogia dei diversi resoconti è infatti tale da permettere l'individuazione dei seguenti elementi comuni, nell'ordine nel quale abitualmente si presentano.

Un uomo sta morendo e, nel momento in cui ha raggiunto l'acme della sofferenza fisica, sente dalle parole del dottore di essere clinicamente morto. Avverte allora un rumore sgradevole, come un tintinnio o un ronzio, e contemporaneamente sente di muoversi con estrema rapidità lungo una galleria buia. Giunto al termine, avverte improvvisamente di essere uscito dal proprio corpo, ma di trovarsi ancora nell'ambiente in cui si trovava prima e vede in lontananza il suo stesso corpo, come se egli fosse soltanto uno spettatore. Da quella posizione privilegiata osserva gli eventuali tentativi di rianimazione e prova un senso di sconvolgimento emotivo.

Dopo breve tempo, si riprende e si abitua alla sua strana condizione. Avverte di avere ancora un "corpo", ma di una natura assai diversa e dotato di poteri assai diversi da quelli del corpo fisico che ha lasciato dietro di sé. Cominciano allora ad accadere altre cose. Altri individui gli si fanno vicino per aiutarlo. Scorge gli spiriti di parenti e amici già morti e gli appare uno spirito di amore come egli non ha conosciuto mai: un Essere di luce.

Questo Essere gli rivolge, senza parole, una domanda che lo esorta a valutare la propria vita, e lo aiuta mostrandogli, come in un playback, gli avvenimenti più importanti della sua esistenza.

A un tratto si trova vicino a una barriera, o a un confine, che sembra rappresentare la divisione tra la vita terrena e l'altra vita. E tuttavia sente di dover tornare sulla terra, sente che non è ancora giunto per lui il momento della morte. Tenta di opporsi perché è ormai affascinato dall'altra vita e non vuole tornare in questa. È sopraffatto da intensi sentimenti di gioia, amore e pace. Tuttavia si riunisce in qualche modo al suo corpo fisico e torna alla vita.

Più tardi tenta di riferire ad altri la sua esperienza, ma gli riesce difficile farlo. Non trova parole umane capaci di descrivere quegli episodi non terreni. Scopre inoltre che gli altri non lo prendono sul serio e rinuncia a parlare. Ma l'esperienza conosciuta segna la sua esistenza, in particolare le sue opinioni sulla morte e il suo rapporto con la vita.


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05/11/2006 10:45
 
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Re:

Scritto da: -dida- 05/11/2006 10.39
Ci sn molte testimonianze di gente fra la vita e la morte tutte coerenti fra loro e nn mi riferisco al solo tunnel con in fondo la luce. riporto un paragrafo già postato in un topic cancellato.


Gli aspetti comuni delle esperienze di pre-morte (6)
Le circostanze che accompagnano l'immediata vicinanza con la morte sono assai diverse tra loro, e diverse le persone che hanno conosciuto tali esperienze, ma è stupefacente la somiglianza delle esperienze di pre-morte in quanto tali. L'analogia dei diversi resoconti è infatti tale da permettere l'individuazione dei seguenti elementi comuni, nell'ordine nel quale abitualmente si presentano.

Un uomo sta morendo e, nel momento in cui ha raggiunto l'acme della sofferenza fisica, sente dalle parole del dottore di essere clinicamente morto. Avverte allora un rumore sgradevole, come un tintinnio o un ronzio, e contemporaneamente sente di muoversi con estrema rapidità lungo una galleria buia. Giunto al termine, avverte improvvisamente di essere uscito dal proprio corpo, ma di trovarsi ancora nell'ambiente in cui si trovava prima e vede in lontananza il suo stesso corpo, come se egli fosse soltanto uno spettatore. Da quella posizione privilegiata osserva gli eventuali tentativi di rianimazione e prova un senso di sconvolgimento emotivo.

Dopo breve tempo, si riprende e si abitua alla sua strana condizione. Avverte di avere ancora un "corpo", ma di una natura assai diversa e dotato di poteri assai diversi da quelli del corpo fisico che ha lasciato dietro di sé. Cominciano allora ad accadere altre cose. Altri individui gli si fanno vicino per aiutarlo. Scorge gli spiriti di parenti e amici già morti e gli appare uno spirito di amore come egli non ha conosciuto mai: un Essere di luce.

Questo Essere gli rivolge, senza parole, una domanda che lo esorta a valutare la propria vita, e lo aiuta mostrandogli, come in un playback, gli avvenimenti più importanti della sua esistenza.

A un tratto si trova vicino a una barriera, o a un confine, che sembra rappresentare la divisione tra la vita terrena e l'altra vita. E tuttavia sente di dover tornare sulla terra, sente che non è ancora giunto per lui il momento della morte. Tenta di opporsi perché è ormai affascinato dall'altra vita e non vuole tornare in questa. È sopraffatto da intensi sentimenti di gioia, amore e pace. Tuttavia si riunisce in qualche modo al suo corpo fisico e torna alla vita.

Più tardi tenta di riferire ad altri la sua esperienza, ma gli riesce difficile farlo. Non trova parole umane capaci di descrivere quegli episodi non terreni. Scopre inoltre che gli altri non lo prendono sul serio e rinuncia a parlare. Ma l'esperienza conosciuta segna la sua esistenza, in particolare le sue opinioni sulla morte e il suo rapporto con la vita.





Dannatamente inquietante
05/11/2006 11:40
 
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Una nuova ed eterna vita dell'anima(nn so dove).Non ci credo nella reincarnazione,ogni essere umano ha la sua anima propria e distinta.
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05/11/2006 12:07
 
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O la vita eterna dell'anima o la reincarnazione.
05/11/2006 12:08
 
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Io e un harem.
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05/11/2006 12:09
 
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Niente.
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Non ho interessi nella vita
05/11/2006 12:11
 
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Paradiso o inferno.
05/11/2006 12:11
 
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spero una vita nuova, una reincarnazione... e spero anche che ci ricordiamo della nostra vita precedente, sennò è troppo brutto, triste...

cmq in realtà c'è qualcosa che noi non possiamo sapere, è un qualcosa che va al di fuori della nostra intelligenza
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Non ho un c.... da fare!!!
05/11/2006 12:26
 
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per me la nostra anima trasmigra in un'altra dimensione spazio temporale... e forse è proprio lì che ci sono inferno e paradiso... una cosa cmq di inconcepibile, di non legata ai sensi, che non mi so spiegare e che non posso spiegare
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Non ho un c.... da fare!!!
05/11/2006 12:27
 
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Re:

Scritto da: The Ultimates Warriors 05/11/2006 12.11
spero una vita nuova, una reincarnazione... e spero anche che ci ricordiamo della nostra vita precedente, sennò è troppo brutto, triste...
cmq in realtà c'è qualcosa che noi non possiamo sapere, è un qualcosa che va al di fuori della nostra intelligenza

non credo, se fosse così allora ci ricorderemmo a nostra volta delle vite precedenti... purtroppo forse la cosa che + ci terrorizza della morte è l'annientamento dei nostri ricordi
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05/11/2006 12:32
 
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Io sono credente e quindi credo a paradiso,inferno e via dicendo(tra l'altro ho letto parecchio anche io delle esperienze simil ia quelle postate da -dida-).Ho sempre trovato il pensiero della non esistenza e della fine della memoria dopo la morte,come una delle cose piu angosciose possibili:in pratica sarebbe come se la vita non fosse servita a nulla...
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Non ho un c.... da fare!!!
05/11/2006 12:34
 
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Re:

Scritto da: -il Macedone- 05/11/2006 12.32
Io sono credente e quindi credo a paradiso,inferno e via dicendo(tra l'altro ho letto parecchio anche io delle esperienze simil ia quelle postate da -dida-).Ho sempre trovato il pensiero della non esistenza e della fine della memoria dopo la morte,come una delle cose piu angosciose possibili:in pratica sarebbe come se la vita non fosse servita a nulla...

dipende dall'ottica in cui la vedi... la vita serve per produrre altra vita, sebbene onoi siamo mortali come singoli, il nostro compito, biologicamente parlando, è quello di rendere immortale la specie
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05/11/2006 12:38
 
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Re: Re:

Scritto da: Arnolfo Di Cambio 05/11/2006 12.34
dipende dall'ottica in cui la vedi... la vita serve per produrre altra vita, sebbene onoi siamo mortali come singoli, il nostro compito, biologicamente parlando, è quello di rendere immortale la specie


da un punto di vista "evolutivo" hai senz'altro ragione,è che pensavo proprio al singolo individuo e alla sua condizione:una volta morto e senza piu memoria,come dire,te ne "freghi" che la specie va avanti se è tutto finito [SM=x54477] !!E' un discorso un po intricato in effetti...
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05/11/2006 12:40
 
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il nulla assoluto
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