Luca Toni:Parliamone....

per rimanere in topic un articolo su luca di un campione del mondo collovati!

Che calciatore Luca Toni! Di lui si dice che sia maturato ed abbia raggiunto i propri obbiettivi (elevatissimi) troppo tardi. A leggere gli almanacchi chi la pensa in questo modo viene smentito dai fatti, ma forse questo equivoco è il prezzo da pagare quando non si gioca gioca in Milan, Inter o Juve, con tutto il rispetto per le squadre in cui ha militato e milita tutt'ora. All'esordio nel Modena, a 18 anni, in due campionati fece 7 gol in 32 partite, non male per un debuttante, a 21 e 22 in C1 ne realizzò 17 su 56 partite e non è cosa da poco, poi cominciò la sua lenta esplosione in categorie più consone al suo talento, serie A e B con una media di 10 gol all'anno, per un totale di quasi 40 gol in 4 campionati. Trovatemi un altro giovane italiano in questo preciso momento che abbia fatto altrettanto. Forse Gilardino, ma per ora si è fermato.
Toni invece non si è fermato mai e la sua definitiva consacrazione è avvenuta a Palermo a 26 anni, dove i suoi 50 gol, pensate, in soli due tornei gli sono serviti per raggiungere meritatamente e di diritto la maglia azzurra. Poi ha continuato e segna anche ora a Firenze, ma tutto questo perchè Semplice, perchè un professionista esemplare, mai avvezzo a polemiche in campo o pettegolezzi fuori. Certo, uomo da copertina nel calcio di oggi - poco disposto a rinunciare al valore mediatico dei suoi giocatori più rappresentativi -, ma anche combattente in campo come nella vita, che gli ha regalato semplicemente una fortuna enorme che lui ha saputo cogliere con serietà e pacatezza.
Non tragga in inganno la recente storia della diatriba con la sua attuale società, e l'Inter alle spalle. Non è il caso di fare demagogia: chiunque al suo posto avrebbe aperto gli occhi e non solo, di fronte ad un'offerta tre volte superiore. Il calcio oggi purtroppo funziona cosi, quello che conta è'che poi sia rimasto a Firenze e in pochi (?) l'avrebbero fatto. Mi dicono amici comuni che, data la sua stazza fisica, 1,93 per quasi cento chili, si alleni da solo anche il lunedì, spesso giorno di riposo per i calciatori, e questo gioca a suo favore, ma è proprio la sua statura che annichilisce i poveri ed ingenui difensori di oggi che a dire il vero ci mettono molto del loro. Toni sa difendere il pallone, gioca per la squadra, per se stesso, per il suo compagno di reparto. E poi fa salire la squadra, come si dice in gergo calcistico, la fa respirare, rappresenta un punto di riferimento, è naturalmente forte di testa ed è furbo quanto basta nel commettere fallo in modo inavvertibile, ma poi subirlo platealmente, guadagnare punizioni e rigori. In più ha,come sottolineavo prima, una dote rara: il senso del gol, in tutte le maniere.
Chi possiede al mondo tutte queste caratteristiche tra gli attaccanti che ci propina il palcoscenico internazionale? Nessuno. Guardate le migliori squadre: Real Madrid, Chelsea, Manchester, Barcellona, Liverpool, Bayern, Arsenal. Henry, Sheva, Eto'o, Van Nilsterooy, Ronaldo sono fuoriclasse diversi per qualità tecniche, ma non hanno il suo rendimento, per di più nel campionato più difficile. In Italia è il numero uno e, secondo la mia opinione, anche al mondo in questo momento. Non mi contraddicono i tanti allenatori che lo vorrebbero.

by calciatori.com