“Diamo fastidio lassù”, così Reja rispose alle polemiche accese dal presidente del Palermo Zamparini ormai più di un mese fa. A distanza di tanto tempo, la Lazio è ancora nelle posizioni nobili del campionato: seconda a tre punti dal Milan, che con un Ibrahimovic stratosferico sta guidando il torneo. 9 vittorie in 15 partite, miglior difesa, secondo posto solitario e lezione di calcio ai campioni d’Italia e d’Europa. Eppure questa Lazio non sembra proprio fare notizia.
Si resta sorpresi per non dire sconcertati nel notare come in una nota trasmissione della domenica sera, non si riesca a trovare spazio per parlare di una Lazio assoluta protagonista di questo torneo, ancora di più dopo la trionfale notte di venerdì. Si parla abbondantemente di tutto: Juve, Milan, Inter (ma non di chi l’ha battuta), mercato delle tre del nord e addirittura anche di un calciatore fermo da 2 mesi per aver insultato il proprio presidente. Ma non c’è spazio per una squadra bella quanto sottovalutata come la Lazio. Si restava sorpresi anche il sabato mattina nell’aprire le edizioni online dei quotidiani sportivi italiani: nessuno metteva come notizia principale la Lazio e la sua impresa. La lite di Balotelli con Boateng, il campionato di basket americano e la Juventus, queste erano argomenti evidentemente più interessanti. Oggi in un telegiornale sportivo in una nota rubrica che premia i migliori di ogni giornata di campionato, c’è stato spazio per Simplicio e non per Hernanes o Zarate per esempio. Forse Reja con la sua dichiarazione non andava poi così distante dalla verità.
La Lazio, non gode di una stampa che la incensi quando le cose vanno bene e che la sorregga quando le situazioni invece non girano nel verso giusto. La squadra biancoceleste, sembra essere colpita da un embargo mediatico a livello nazionale e non. Possibile sentire parlare di Napoli come pretendente allo scudetto, di Roma come una delle favoritissime per il titolo e non sentire nulla sulla Lazio? Questo non vuol dire che la Lazio vincerà il titolo o che è la favorita, sappiamo bene che ci sono squadre più quotate. Però siamo alla quindicesima giornata, non si parla più di un caso, come giustamente sottolineato da Allegri. L’allenatore rossonero dopo il match contro il Brescia ha dichiarato di non voler assolutamente sottovalutare una squadra che fa 30 punti in 15 partite. Ma forse Allegri conoscendo il calcio, a differenza di altri, riesce a vedere la realtà dei fatti con maggiore lucidità.
La Lazio nonostante sia puntualmente ignorata, continua nella sua marcia fantastica. La notte di venerdì è stata una notte da laziali. Una vittoria netta, senza appello, che dopo una piccola flessione nel mese di novembre rilancia alla grande una squadra solida e organizzata. I fatti parlano a favore della Lazio. L’Olimpico è tornato ad essere un campo difficilmente espugnabile, anche grazie ad un pubblico ritrovato. Hernanes è il faro della manovra laziale, un giocatore assoluto, che abbina tecnica e sostanza, mai banale. Il centrocampista brasiliano ha dato prova con l’Inter di essere uno dei migliori nel suo ruolo, sono poi già 4 i gol realizzati dal Profeta. Zarate è un giocatore ritrovato, ormai si può dire. La cura Reja sta dando risultati che molti ormai non si aspettavano più.Lo spunto sta tornando quello dei giorni migliori, l’argentino si sta mettendo al servizio della squadra e con la sua tecnica sopraffina diventa devastante. La difesa è la migliore del campionato: Biava e Dias stanno tenendo un rendimento eccezionale, così come Radu e Lichtsteiner. Ledesma e Matuzalem sono due registi che poche squadre hanno il lusso di potersi permettere. Brocchi sta vivendo una seconda giovinezza. Mauri, adesso che la condizione viene leggermente meno, sopperisce con prove tattiche eccezionali. Per non parlare del lavoro e dei gol che sta garantendo Floccari. Tutto ciò amalgamato dalla sapiente mano di Reja, un allenatore in grado di tenere una media punti da scudetto da quando siede sulla panchina della Lazio. Se si riuscisse a gennaio, ad apportare qualche piccolo ritocco soprattutto nelle alternative, questa squadra potrebbe regalare grandi soddisfazioni.
Tutto questo non è però degno d’interesse o addirittura falso, a sentire alcuni commenti di tecnici nel post partita di Lazio-Inter dove si diceva di una squadra senza gioco e spesso fortunata e quindi con possibilità pari allo zero di poter restare nelle posizioni di vertice. Ci chiediamo quale sia il motivo di questo astio, di questa scarsa lucidità nel dare un giudizio sulla compagine biancoceleste. Intanto non resta che godersi una Lazio da vertice, perché con una squadra così noi ci divertiamo, a differenza d’altri.