Re:
AtomBomb, 02/12/2010 22.45:
Sarà che non sono animalista.
Comunque è vero per la pesca industriale, vedasi il Giappone che praticamente è un anarchico in questo campo.
Però in alcuni casi la caccia è utile, per esempio nelle colline vicino a dove abito io, gli agricoltori ti pagano per uccidere i cinghiali.
Ovvio che se uno stermina intere popolazioni è un disastro.
Penso che la distinzione si faccia per lo più riguardo i settori amatoriali.
Come detto da MM la pesca con la canna, non causa danni al ecosistema, e poi a meno che tu non sia Sampei, poi anche passare un'intera giornata ala lago/fiume prendendo poco e nulla.
Inoltre quasi sempre la mentalità del pescatore è diversa, il sui scopo è quello di mettere alla provala sua abilità, quindi magari preferisce catturare un preciso pesce visto sotto una roccia piuttosto che prenderne 10 per caso, senza contare che la pesca lascia la possibilità al pescatore di rilasciare l'animale catturato con danni militatissimi.
La caccia invece è un attività molto più distruttiva, innanzitutto come detto la Chaos spesso i cacciatori sparano a qualsiasi cosa si muova (compresi compagni di caccia o gente che magari passa di li per caso), Non c'è un minimo confronto con l'animale (fucile vs fagiano) e non permette di rilasciare vivo l'animale dopo la cattura.
Discorso completamente diverso per la pesca industriale, li le associazioni animaliste si fanno sentire, ad esempio sono diverse le imbarcazioni che si prodigano nel disturbo alle baleniere giapponesi.
Il fatto è che si sente di meno, perchè comunque per rompere i coglioni baleniere o quelli della pesca a strascico si necessita di un equipaggiamento e preparazione non indifferente, mentre mi basta un campanaccio per rompere i coglioni ad un cacciatore.