P.A., tolleranza zero per condannati

TheProfKiller
00lunedì 22 gennaio 2007 14:44
Ddl: licenziati anche se patteggiano

Tolleranza zero del governo nei confronti dei dipendenti pubblici che commettono reati: il ddl dal ministro per le Riforme Nicolais ne prevede il licenziamento in tronco anche davanti al patteggiamento. Oggi scatta il licenziamento se il dipendente viene condannato ad almeno 3 anni. Se patteggia, il dipendente che beneficia dello sconto di un terzo della pena non perde il posto automaticamente.Nel mirino i reati di corruzione, concussione e peculato.

Il provvedimento Nicolais equipara chi subisce la condanna piena a chi patteggia.

La tesi è che il reato in sè mina il carattere fiduciario del rapporto tra il dipendente e l'amministrazione (che rappresenta il datore di lavoro). Il fatto che la pena possa essere decurtata per ragioni processuali ''non può attenuare l'impatto del reato sul rapporto di lavoro''. L'obiettivo eè quello di evitare che procedure che puntano a semplificare ed accelerare la definizione del giudizi penali ''possano determinare benefici indiretti sui rapporti di lavoro pregiudicandone l'azione disciplinare''. Che si dovrà aprire, comunque, per tutti gli altri reati e le cui sanzioni saranno graduate a seconda della gravità del fatto commesso: si va dalla multa fino al licenziamento passando dalla sospensione dal lavoro per un certo periodo di tempo. Il dirigente preposto all'apertura del procedimento disciplinare che risulterà inadempiente sarà considerato responsabile per danno all'immagine davanti alla Corte dei Conti. Non solo: il suo comportamento sara' valutato anche sotto il profilo delle performance dirigenziali. Il provvedimento obbliga, inoltre, gli uffici amministrativi a comunicare tra loro lo stato dell'arte del procedimento penale.

In particolare, oggi la Procura della Repubblica competente comunica all'Amministrazione l'avvio dell'azione penale senza dare notizia pero' dell'eventuale sentenza di condanna. Da qui l'incertezza in cui versano le amministrazioni, costrette a dover richiedere periodicamente gli aggiornamenti sull'esito del giudizio. La cancelleria del tribunale dovra' quindi trasmettere l'estratto della sentenza di condanna per consentire alle amministrazioni di adottare i provvedimenti di propria competenza. Per le condanne ad una periodo di reclusione superiore ad un anno la relativa sentenza dovrà essere trasmessa anche all'Ispettorato della Funzione Pubblica, consentendo cosi' al ministero di monitorare i comportamenti delle amministrazioni.

credits: tgcom

A questo bisogna aggiungere, cosa non fatta dalle maggiori agenzie di stampa, del voler inserire in questo disegno di legge anche un maggiore controllo di quelle che sono dette "competenze": chi lavora nella pubblica amministrazione sarà quindi controllato sull'efficacia del suo lavoro e sulla sua competenza in materia. Sarà quindi meno sicuro il posto di lavoro, perchè non superare questi "controlli" porterà al licenziamento, ma si eviteranno le mancanze dei lavoratori, vista l'abitudine alla raccomandazione ed altre scappatoie per aggiudicarsi un posto di lavoro
tarriconeWHC
00lunedì 22 gennaio 2007 15:15
speriamo che cosi facendo possano migliorare i servizi pubblici
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