Oggi sarebbero stati 70....AUGURI MAURIZIONE

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Maurizio Mosca, oggi, avrebbe compiuto settant'anni. Verrebbe da dire compie settant'anni, perché per chi ha avuto la fortuna di passarci intere giornate fianco a fianco lui non se n'è mai andato. Facile cadere nella retorica quando si parla di chi non c'è più. Meno facile quando si parla di lui visto che, ogni giorno spunta un aneddoto, un ricordo, un'imitazione di quei tormentoni entrati nel mito.

Oggi avrebbe trascorso il suo compleanno come sempre. Presentandosi in redazione, anche a fine giugno, vestito nel solito modo: giacca, gillet e l'immancabile sciarpa, lamentandosi per l'aria condizionata lasciata al minimo. Inutile spiegargli che, forse, in estate, sarebbe il caso di rinunciare al consueto abbigliamento. Era un marchio di fabbrica come i suoi chi?, come? Non lo conosco. Si sarebbe attaccato al telefono iniziando la chiamata con l'inevitabile: "Buongiorno, signorina è Mosca", e avrebbe continuato a incalzare, litigare, cercare notizie, perché Maurizio era soprattutto questo. Un lavoratore instancabile, capace di passare giornate intere a caccia di novità di calciomercato. Nascevano così le famose bombe di quello che una volta si sarebbe chiamato un cronista di razza.

Giornalista fino al midollo, interprete di un modo di vivere la professione che sta, giorno dopo giorno, scomparendo. Per i più giovani era quello che entrava nel pentolone, quello del pendolino, una sorta di macchietta televisiva. Per chi conosce la sua storia resta, soprattutto, un esempio di professionalità. Sapeva prendersi in giro con un'autoironia sconosciuta a molti suoi colleghi che lui definiva "tromboni". Sapeva, soprattutto, sdrammatizzare e stemperare qualsiasi tensione con una prontezza di battuta degna di un comico autentico.

Per questo è difficile pensare che non ci sia più. Anzi, è proprio impossibile. Per questo, ogni 24 giugno, noi non smetteremo mai di dirgli: Buon Compleanno, Maurizio.

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