Re:
enry90, 18/06/2010 11.17:
chi mi spiega la situazione nord-coreana sinteticamente?
estratti da wiki
Il Paese è retto da una dittatura del proletariato di stampo marxista-leninista e simile alla Repubblica Popolare Cinese di Mao Zedong. Le modifiche costituzionali apportate alla morte del "Padre della Patria" Kim Il-sung (1994, al potere dal 1948) proclamano infatti l'"eternità" della Presidenza del leader defunto. Kim Jong-il, figlio e successore di Kim Il-sung è divenuto Capo assoluto del Paese col titolo ufficiale di Caro Leader.
Il Paese è fortemente militarizzato e la più alta carica amministrativa è quella di Ministro della Difesa. Il servizio militare è considerato permanente in base al principio della Nazione Armata. Ogni cittadino adulto è infatti tenuto, senza esclusione di sesso, stato sociale od occupazione, a dedicare parte del proprio tempo all'Esercito, attraverso la partecipazione frequente a corsi di specializzazione e formazione, parate, attività militari. La legislazione è affidata alla Suprema Assemblea del Popolo, attualmente guidata dal Presidente Kim Yong-nam.
La Torre dell'ideologia della Juche
Nella Corea del Nord sono presenti più partiti politici. La coalizione di governo costituita è dal Fronte Democratico per la Riunificazione della Patria, della quale fanno parte il Partito dei lavoratori della Corea e altri due partiti minori, il Partito Socialista Democratico Coreano e il Partito Chondoist Chongu. Questi partiti nominano tutti i candidati e occupano tutti i posti dell'Assemblea Suprema del Popolo.
Diritti umani [modifica]
Diverse organizzazioni internazionali per i diritti umani, tra cui Amnesty International e Human Rights Watch accusano la Corea del Nord di occupare una delle peggiori posizioni nel mondo[3]. I nord coreani sono stati descritti come "uno dei popoli più brutalizzati del mondo", a causa delle severe restrizioni imposte alla loro libertà politica ed economica[7]. Degli esuli nord coreani hanno testimoniato l'esistenza di campi di internamento (come Yodok), che si stima contengano dai 150 000 ai 200 000 prigionieri (circa lo 0,85% della popolazione) e hanno riferito torture, omicidi, stupri, esperimenti medici, lavori forzati ed aborti forzati[8].
Il sistema cambiò leggermente al termine degli anni '90, quando la crescita della popolazione era particolarmente bassa. In molti casi, dove la punizione capitale era de facto, venne sostituita da punizioni meno severe.