Milan, più Cassano che Kakà. E Coentrao sulle fasce...

zlatan rossonero
00martedì 12 ottobre 2010 11:11
Kakà? No, Antonio Cassano. Una suggestione da non sottovalutare se e solo se partirà Ronaldinho con destinazione California Dream (ad attenderlo a LA il suo amico David Beckham). Ma andiamo con ordine. Intanto anche Ernesto Bronzetti, ambasciatore rossonero sul mercato estero, fa capire quanto sia (più che) complicato riportare a Milano il brasiliano: "Per quello che so io e da quello che mi dice Florentino Perez, mio grande amico, non c'è nulla di vero sul suo possibile ritorno al Milan". Nel corso di un intervento a Mediaset Premium poi ricorda quanto fu dolorosa la separazione: "Florentino e i rossoneri avevano fatto già tutto ad aprile. Quando stavano per firmare il contratto Perez portò una bottiglia di champagne e Galliani si bloccò. Gli scappò una lacrima, Perez mi guardò e propose di strappare tutto. Galliani rispose che quel giorno doveva ragionare da amministratore e non da tifoso e quindi firmò".

L'idea FantAntonio al posto del Gaucho invece si sta insinuando nelle menti rossonere. Poco probabile a gennaio (quando comunque è tutto da dimostrare che Dinho lascerà), più possibile a luglio tra clausole di rescissione con la Sampdoria e trattative per ottenere uno sconto. Ci sarà anche da convincere un giocatore che vede Genova come la città dove vivere in assoluta serenità con la moglie Carolina, però la tentazione di un Diavolo determinato nel suo scopo (che non lo prese all'epoca dell'affare Ronaldo col Real e ci sarebbe da alimentare rimpianti in tal senso) può essere irresistibile su un giocatore 28enne (29 a luglio 2011) che ha solo sfiorato lo scudetto e visto da comparsa la Champions.

Nel frattempo però c'è da pensare a un rinforzo importante in difesa per gennaio. Se si presenterà l'occasione economica giusta il Milan ci proverà. In mezzo,come vice-Nesta (e in prospettiva suo erede), il nome del brasiliano David Luiz piace tantissimo. Ma del club lusitano piace anche l'esterno di spinta Fabio Coentrao. Ormai il 22enne è una realtà: ottimo mondiale con il Portogallo prima e ora la conferma di essere un terzino completo sia in fase difensiva che offensiva. L'alternativa resta quel Mahmadou Sakho del Paris Saint Germain che in Francia considerano il nuovo Thuram. Il 20enne ha doti e potenzialità già evidenti, però deve ancora crescere un po'.

Intanto Allegri prepara la ripresa del campionato (sabato alle 18 col Chievo, poi trasferta di Champions a Madrid) con la certezza di aver recuperato al 100% Pato. Lo spezzone di partita contro il Parma è stato l'antipasto, poi il Papero ha giocato le due partite della Seleçao con l'Iran e l'Ucraina. Due gol, uno per match e la sensazione che sta diventando un punto fermo della squadra di Menezes (e pensare che Dunga non lo vedeva). Nel 2-0 contro gli ucraino ha messo dentro la seconda rete (mentre Robinho serviva a Dani Alves l'assist della prima) per la gioia dei commentatori brasiliani che lo hanno soprannominato "El Pistolero" vista la sua nuova esultanza post-gol.

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