Lo scandalo del Pescara del 1993 (Moggi, Pierpaolo Marino, Galeone e la maga)

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.TST.
00martedì 18 dicembre 2007 14:55
Chi di voi era a conoscenza di questa storia? Scommetto nessuno, fino a poco tempo fa manco io l'avevo mai sentita! Per chi crede che ci sia qualcosa di onesto in questo mondo del calcio, persino una persona che si credeva onesta come Pierpaolo Marino ha i suoi scheletri nell'armadio! Leggete un pò che schifo, eppure nessuno di noi ne ha mai sentito parlare...



Il 6 settembre 1993 Lucianone è, da alcune settimane, consulente della Roma, avendo lasciato il Torino calcio da sei mesi. Grande è dunque la sorpresa nelle redazioni quando arriva una notizia che riguarda ancora il Moggi granata: un mese prima, sei fra dirigenti e calciatori del Toro (compreso, pare, il neopresidente Goveani) sono stati interrogati come testimoni dalla Guardia di finanza di Torino su mandato della Procura presso la Pretura di Pescara. L’ordine è partito dal sostituto procuratore abruzzese Salvatore Di Paolo, che indaga su un presunto giro di partite truccate da alcuni giocatori e dirigenti del Pescara calcio. I sei interrogatori sono stati piuttosto sbrigativi, con poche domande “a fotocopia”.

Due, in particolare: «In quali rapporti eravate con Luciano Moggi?», e «Moggi vi ha mai parlato di accordi sottobanco a proposito della partita Torino-Pescara?». Tutti e sei gli interrogati alla seconda domanda rispondono di no, e la cosa finisce lì. Si dice – ma mancano le conferme – che qualche domanda sull’argomento sia stata rivolta dai finanzieri allo stesso Moggi. Ma appena l’indiscrezione viene raccolta da alcuni giornali, Lucianone provvede a querelare (querele che in seguito verranno ritirate). Ma cosa c’entra lui con quelle storie di calcio marcio nella remota Pescara?


Lo scandalo del Pescara calcio scoppia nel marzo del 1993, in seguito alle rivelazioni di Walter Nerone, un coraggioso giornalista del quotidiano locale “Il Centro”. Nerone riceve da una misteriosa fonte la registrazione di una telefonata fra l’ex allenatore del Pescara Giovanni Galeone e una parapsicologa genovese sua amica, Maria Lo Bue, alias Miriam Lebel. La Lebel, molto addentro al mondo del calcio genovese, fa da qualche anno la consulente del Pescara. Percepisce regolari (o quasi) compensi in cambio delle sue prestazioni “magiche”, specializzata com’è nell’attirare “energie positive” sulle squadre per cui lavora, assicurando loro ottimi risultati sportivi. Così è diventata la confidente di Galeone e di alcuni giocatori pescaresi. E fra un consulto e l’altro, viene a scoprire che tra i biancazzurri qualcuno gioca “a perdere”, in combutta con un alto dirigente della società: lei, per discrezione, lo ribattezza “il Serpente”, ma risulterà poi essere – secondo i giudici sportivi – il direttore generale della squadra pescarese Pierpaolo Marino.

Ex general manager dell’Avellino e ottimo amico di Moggi, Marino è un dirigente molto promettente e quotato. La telefonata Galeone-Lebel, intercettata non si sa da chi (forse dalla stessa maga, intenzionata a vendicarsi con il Pescara che non le ha ancora pagato le sue preziose prestazioni) e finita nelle mani del giornalista Nerone, viene pubblicata integralmente dal quotidiano “Il Centro”. È databile ai primi giorni del marzo 1993, forse il 5: sicuramente dopo la partita Torino-Pescara, giocata il 28 febbraio e vinta dai granata per 3-1; e sicuramente prima del turno successivo, Pescara-Udinese 2-2 (7 marzo).

Nel corso della conversazione, la maga dice a Galeone che alcuni suoi giocatori lo “tradiscono” da almeno un anno: nel penultimo incontro della stagione precedente del campionato di serie B (quando il Pescara di Galeone era già matematicamente promosso in A), questi avrebbero venduto la partita al Taranto, che rischiava di retrocedere in C e aveva un gran bisogno di punti. Costoro avrebbero poi continuato a vendere punti a destra e a manca anche nel successivo campionato, quello di serie A, sentendosi comunque già condannati in partenza a un’immediata retrocessione.

Nelle carte dell’indagine si parla di premi-partita di 30-40 milioni versati ad alcuni giocatori pescaresi anche dopo le sconfitte: e non in assegni, ma in contanti, per non lasciare tracce. Lo scoop del “Centro” provoca un pandemonio. Si muove la giustizia sportiva, con l’Ufficio indagini della Federcalcio che apre subito un’inchiesta. Si muove anche il pubblico ministero Di Paolo, obbligato a indagare in seguito alle querele per diffamazione sporte dal Pescara calcio (tramite il suo presidente Pietro Scibilia), da Galeone, da Marino e dalla maga contro il malcapitato giornalista Walter Nerone.


Esaminando l’intercettazione e interrogando tutti i protagonisti dello scandalo, il magistrato si convince che le partite del Pescara che puzzano di bruciato sono almeno quattro: non solo Taranto-Pescara della stagione precedente di B, ma anche Udinese-Pescara (5-2), Pescara-Fiorentina (0-2) e Torino-Pescara (3-1) della stagione in corso di serie A. Il magistrato lo dice apertamente, in una conferenza stampa, il 24 maggio 1993. In quell’occasione, rivela anche che sull’inchiesta incombe una cappa di paura e di omertà: «Alcuni indagati si sono resi protagonisti di reticenze e affermazioni inverosimili, in base alle quali qualcuno è andato molto vicino all’arresto».

Il riferimento è alla maga, interrogata per dieci ore e a rischio di arresto per reticenza, la quale ha improvvisamente perso la memoria di fronte alle domande su alcuni personaggi “eccellenti”. Nella stessa conferenza stampa, Di Paolo aggiunge che «la magistratura deve essere molto più attenta che in passato a quel che accade nel mondo dello sport», e che questo «è il momento di agire, per evitare che si arrivi troppo tardi, come avvenuto per Tangentopoli». Infine lascia intendere che i personaggi coinvolti sono tutt’altro che pesci piccoli: «La Lebel conosce molto bene i dirigenti di mezza serie A». Il ragionamento del magistrato è elementare: per vendere una partita bisogna essere almeno in due, un venditore e un compratore. Se l’incontro Torino-Pescara del 28 febbraio era truccato, chi ha organizzato la combine per conto della società granata?

I sospetti del magistrato si appuntano anche su Moggi, e non solo perché – al momento dei fatti – era il direttore generale del Torino nonché il mèntore di Marino. Infatti, nella telefonata registrata, la maga pare molto informata sulla carriera di Lucianone. Siamo – come si è visto – ai primi di marzo, proprio mentre in casa del Torino si mormora che l’arrivo di Governi al posto di Borsano potrebbe portare al siluramento del direttore sportivo Moggi. La Lebel, parlando con Galeone, avanza pesanti sospetti anche su Torino-Pescara: «Guardi che è in forse anche quella [partita, ndr] di domenica prossima [con l’Udinese, ndr], fra due giorni. Lui [il Serpente, ndr] ha già preso i suoi contatti... Comunque anche domenica scorsa [con il Toro, ndr] poteva benissimo venir fuori un pareggio. Domenica scorsa certamente al cento per cento».


Subito dopo la Lebel si mette a parlare di un dirigente che somiglia tanto a Lucianone: «Guarda, ieri sera avevo una rabbia, una rabbia... Ero proprio arrabbiatissima... prima ho parlato con una certa persona all’una e mezzo, che mi ha detto che un certo direttore si è dimesso. L’ho saputo in anticipo, prima che lo sapessero i giornali. Ma l’hanno fatto dimettere: l’hanno obbligato, han detto “Qui facciamo uno scandalo, o ti dimetti”... Adesso loro si stanno facendo i cavoli loro e...». Interviene Galeone: «Addirittura sembra che lui diventi presidente il prossimo anno... L’ho sentito oggi». E la maga: «Ah, va bene, così farà quel che gli è già successo. Ah... sì, per forza, con tutti i soldi che si prende».

Poco dopo, la maga torna su Torino-Pescara: «Eh... quello di domenica scorsa, per esempio: “Sì, però un gol noi lo facciamo, lasciatecelo fare. Perché altrimenti è troppo sporca”. Ecco, frasi di questo genere... Lui [forse il Serpente, ndr] mira a guadagnare dei soldi senz’altro. Anzi, a rubare dei soldi, non a guadagnare... perché lui ha detto: “Tanto [in serie B, ndr] ci saremmo andati comunque”...».

Nell’interrogatorio davanti al magistrato, la parapsicologa – secondo indiscrezioni – avrebbe parlato fugacemente anche di Moggi. E a Lucianone si sarebbe riferita anche Tiziana Bivi, moglie del calciatore del Pescara Edy, fedelissimo di Galeone nonché suo vicino di casa: la signora Tiziana, secondo alcuni quotidiani, avrebbe inoltre scritto una lunga lettera al pubblico ministero Di Paolo, invitandolo a non occuparsi solo dei dirigenti pescaresi, ma «a interessarsi piuttosto di Luciano Moggi». E il magistrato tenta di approfondire: interroga per ben sette volte il giornalista de “Il Centro” autore dello scoop, e lo bersaglia di domande su Moggi. «Voleva sapere da me», conferma Nerone, «se Marino e Galeone mi avessero mai parlato di Moggi e di altri manager e dirigenti sportivi di altri club molto in vista nella serie A».

Ma il giornalista, almeno su Lucianone, non ha contributi utili da offrire: riferire le voci di corridoio senza prove gli procurerebbe soltanto denunce per calunnia. Così, in settembre, il magistrato trasmette gli atti relativi alla trasferta torinese del Pescara all’autorità giudiziaria subalpina, per altri accertamenti. Ma nemmeno dagli interrogatori di dirigenti e calciatori granata emerge qualcosa di utile all’inchiesta, che alla fine verrà archiviata. La giustizia sportiva, alle prese con questo scandalo, evita di agitarsi troppo sul fronte della serie A. Si limita a scandagliare l’unica partita di B incriminata, Taranto-Pescara 2-1, e a squalificare alcuni dei protagonisti più coinvolti. Il 9 luglio 1993, a tempo di record, la Commissione disciplinare della Federcalcio accoglie per intero le richieste della Procura federale e sentenzia: 3 anni di inibizione a Pierpaolo Marino per illecito sportivo; 3 punti di penalizzazione al Pescara per responsabilità oggettiva; 2 punti di penalizzazione al Taranto per illecito sportivo presunto; 8 mesi di squalifica a Giovanni Galeone per omessa denuncia; 6 mesi di squalifica ai calciatori pescaresi Andrea Camplone, Rocco Pagano e Ubaldo Righetti per omessa denuncia.


Il 3 agosto, in secondo grado, la Caf (Commissione di appello federale) conferma tutte le condanne. Almeno per quella piccola porzione di scandalo: non ci vuole un gran coraggio nel colpire una società come il Pescara, che conta come il due di picche, e il Taranto, che oltre a militare in serie B ha appena fatto fallimento. Su tutto il resto, invece, viene steso un velo di pietoso silenzio.

Poscritto dello scandalo. Pochi giorni dopo le sue dimissioni dal Torino, ufficializzate il 25 marzo 1993, Lucianone Moggi è ospite d’onore in Tv, al “Processo” dell’amico Biscardi. Per quella puntata del programma, Biscardi è stata invitata in studio una delegazione della tifoseria pescarese e un paio di dirigenti della società per parlare dello scandalo appena scoppiato. Ma all’ultimo momento Biscardi cambia idea: quella sera, del caso-Pescara si parlerà soltanto per un paio di minuti, di sfuggita, verso la fine della trasmissione. L’indomani, i giornali ironizzano sul voltafaccia, e qualcuno scrive che Lucianone, con l’amico Aldo, è stato categorico: «Se stasera si parla dello scandalo, io mi alzo e me ne vado in diretta». Commento ironico del “Centro”: «Ieri sera, al “Processo”, hanno volato molto Aldo...».

Pierpaolo Marino, benché squalificato, secondo gli almanacchi sportivi ha continuato tranquillamente a fare il direttore generale del Pescara (e poi dell’Udinese). Il giornalista Walter Nerone, invece, ha vinto il premio “Cronista dell’anno 1994”: querelato cinque volte per il suo scoop, è stato assolto cinque volte.
MatteDj
00martedì 18 dicembre 2007 15:12
[SM=x54489] [SM=x54489] [SM=x54489] [SM=x54489]
.TST.
00martedì 18 dicembre 2007 15:13
Re:
MatteDj, 18/12/2007 15.12:

[SM=x54489] [SM=x54489] [SM=x54489] [SM=x54489]




è la mia stessa reazione quando l'ho saputo, cioè non parliamo manco del 1960! Una cosa che è stata tenuta all'oscuro in questi anni, di cui non si è mai parlato
Simon David Williamson
00martedì 18 dicembre 2007 15:19
Re: Re:
.TST., 18/12/2007 15.13:




è la mia stessa reazione quando l'ho saputo, cioè non parliamo manco del 1960! Una cosa che è stata tenuta all'oscuro in questi anni, di cui non si è mai parlato





Poscritto dello scandalo. Pochi giorni dopo le sue dimissioni dal Torino, ufficializzate il 25 marzo 1993, Lucianone Moggi è ospite d’onore in Tv, al “Processo” dell’amico Biscardi. Per quella puntata del programma, Biscardi è stata invitata in studio una delegazione della tifoseria pescarese e un paio di dirigenti della società per parlare dello scandalo appena scoppiato. Ma all’ultimo momento Biscardi cambia idea: quella sera, del caso-Pescara si parlerà soltanto per un paio di minuti, di sfuggita, verso la fine della trasmissione. L’indomani, i giornali ironizzano sul voltafaccia, e qualcuno scrive che Lucianone, con l’amico Aldo, è stato categorico: «Se stasera si parla dello scandalo, io mi alzo e me ne vado in diretta». Commento ironico del “Centro”: «Ieri sera, al “Processo”, hanno volato molto Aldo...».

[SM=x54504]
.TST.
00martedì 18 dicembre 2007 15:31
Re: Re: Re:
Simon David Williamson, 18/12/2007 15.19:





Poscritto dello scandalo. Pochi giorni dopo le sue dimissioni dal Torino, ufficializzate il 25 marzo 1993, Lucianone Moggi è ospite d’onore in Tv, al “Processo” dell’amico Biscardi. Per quella puntata del programma, Biscardi è stata invitata in studio una delegazione della tifoseria pescarese e un paio di dirigenti della società per parlare dello scandalo appena scoppiato. Ma all’ultimo momento Biscardi cambia idea: quella sera, del caso-Pescara si parlerà soltanto per un paio di minuti, di sfuggita, verso la fine della trasmissione. L’indomani, i giornali ironizzano sul voltafaccia, e qualcuno scrive che Lucianone, con l’amico Aldo, è stato categorico: «Se stasera si parla dello scandalo, io mi alzo e me ne vado in diretta». Commento ironico del “Centro”: «Ieri sera, al “Processo”, hanno volato molto Aldo...».

[SM=x54504]




vabbè ma so passati 14 anni, mai una volta che un giornalista ne avesse accennato parlando di Marino o Galeone
phenom79
00martedì 18 dicembre 2007 16:22
Girano i nomi....ogni tanto ne spunta uno nuovo.

Ma un nome è sempre presente.

E pensare che, ogni tanto, sento in giro (o leggo anche qua sul forum) qualche genio che lo rivorrebbe alla Juventus [SM=x54505] .


Anche io mi associo alla loro volontà. Almeno qualche altro annetto di b ai bianconeri non sarebbe male.
Takerlord
00martedì 18 dicembre 2007 16:26
Re:
phenom79, 18/12/2007 16.22:

Girano i nomi....ogni tanto ne spunta uno nuovo.

Ma un nome è sempre presente.

E pensare che, ogni tanto, sento in giro (o leggo anche qua sul forum) qualche genio che lo rivorrebbe alla Juventus [SM=x54505] .


Anche io mi associo alla loro volontà. Almeno qualche altro annetto di b ai bianconeri non sarebbe male.



Phenom ti ricordi quel piccolo caso che ti ho riferito in msn? pensi davvero che anche 50 anni basterebbero?
MatteDj
00martedì 18 dicembre 2007 16:41
povero Moggi lui e' sempre stato solo la vittima..
la colpa e' di tronchetti anche in questo caso [SM=x54480]
Rigano78
00martedì 18 dicembre 2007 16:45
Moggi è una mammasantissima del pallone come pochi.

Ok lui in sua difesa ha sempre detto.

"Facevo valere i diritti della Juve su chi comandava veramente"

Per rispetto delle altre 16/18 squadre che compongono la A doveva pagare,ed ha pagato la Juve più di tutte.

Quanti biglietti alla SNAI ho perso per colpa di Moggi che faceva fermare per mesi gli arbitri che sbagliavano(in buonafede) e venivano sospesi per colpa delle sue pressioni?

Li mortecci sua direbbe Lino Banfi!

Rigano78
00martedì 18 dicembre 2007 16:47
Re:
MatteDj, 18/12/2007 16.41:

povero Moggi lui e' sempre stato solo la vittima..
la colpa e' di tronchetti anche in questo caso [SM=x54480]



La Juve meritava di pagare.
Chi dice che è tutto un complotto si è perso la telefonata del Segnalinee di Lecce-Juve che chiedeva a Lucianone se poteva continuare ad arbitrare la Juve [SM=x54495]

Ok magari i toni erano scherzosi,ma quest'uomo era così intrallazzato con i massimi organi federali che la sudditanza psicologica era la punta dell'Iceberg.


Lionsault+WallsOfJericho
00martedì 18 dicembre 2007 16:49
Re:
MatteDj, 18/12/2007 16.41:

povero Moggi lui e' sempre stato solo la vittima..
la colpa e' di tronchetti anche in questo caso [SM=x54480]




in effetti...

Mi fanno ridere le accuse a galliani in altri topic, il male del calcio nn era la Juventus, qst devono capire gli juventini che difendono giustamente la loro storia a spada tratta, il male era luciano moggi punto, cose poco chiare oltre che cn la Juventus se ne sn viste pure col Napoli, vittima ancora il Milan, per cui davvero mi si deve spiegare xchè il Milan dovrebbe rubare x il secondo posto (poi vabbè la squadra di sacchi è stata una delle più forti di sempre nn penso avesse bisogno di mezzucci strani).
Ora pure qst storia, qst personaggio ambiguo va radiato e che sia finita.
MatteDj
00martedì 18 dicembre 2007 16:51
Re: Re:
Lionsault+WallsOfJericho, 18/12/2007 16.49:




in effetti...

Mi fanno ridere le accuse a galliani in altri topic, il male del calcio nn era la Juventus, qst devono capire gli juventini che difendono giustamente la loro storia a spada tratta, il male era luciano moggi punto, cose poco chiare oltre che cn la Juventus se ne sn viste pure col Napoli, vittima ancora il Milan, per cui davvero mi si deve spiegare xchè il Milan dovrebbe rubare x il secondo posto (poi vabbè la squadra di sacchi è stata una delle più forti di sempre nn penso avesse bisogno di mezzucci strani).
Ora pure qst storia, qst personaggio ambiguo va radiato e che sia finita.




radiato sarebbe il minimo.

dimentichi il fallimento del Como calcio dove pure li era invischiato assieme a Preziosi.

robe dell'altro mondo
Rigano78
00martedì 18 dicembre 2007 16:52
Re: Re:
Lionsault+WallsOfJericho, 18/12/2007 16.49:




in effetti...

Mi fanno ridere le accuse a galliani in altri topic, il male del calcio nn era la Juventus, qst devono capire gli juventini che difendono giustamente la loro storia a spada tratta, il male era luciano moggi punto, cose poco chiare oltre che cn la Juventus se ne sn viste pure col Napoli, vittima ancora il Milan, per cui davvero mi si deve spiegare xchè il Milan dovrebbe rubare x il secondo posto (poi vabbè la squadra di sacchi è stata una delle più forti di sempre nn penso avesse bisogno di mezzucci strani).
Ora pure qst storia, qst personaggio ambiguo va radiato e che sia finita.



Che poi molti dicono.
No era solo Moggi che agiva in quella maniera.

Ok dai non era solo lui.

Ma lo dobbiamo condannare a Moggi si o no?


.TST.
00martedì 18 dicembre 2007 16:53
Re: Re: Re:
Rigano78, 18/12/2007 16.52:



Che poi molti dicono.
No era solo Moggi che agiva in quella maniera.

Ok dai non era solo lui.

Ma lo dobbiamo condannare a Moggi si o no?






non era solo lui però...gli altri erano suoi amici come lo dimostra questa storia!
Lionsault+WallsOfJericho
00martedì 18 dicembre 2007 16:53
Re: Re: Re:
MatteDj, 18/12/2007 16.51:




radiato sarebbe il minimo.

dimentichi il fallimento del Como calcio dove pure li era invischiato assieme a Preziosi.

robe dell'altro mondo




ma guarda i delinquenti sn ovunque, x cui nn mi sorprendo neppure nel sentire certe cose, mi sorprendo più che altro che qst individuo ancora abbia qlcs da dire lanciando accuse a raffica contro tutto e tutti, contro moratti contro berlusconi contro chiunque, ridicolo oltre modo, i tifosi della Juventus hanno solo da essere felici di essersi liberati da qst personaggio.
MatteDj
00martedì 18 dicembre 2007 16:55
Re: Re: Re: Re:
Lionsault+WallsOfJericho, 18/12/2007 16.53:




ma guarda i delinquenti sn ovunque, x cui nn mi sorprendo neppure nel sentire certe cose, mi sorprendo più che altro che qst individuo ancora abbia qlcs da dire lanciando accuse a raffica contro tutto e tutti, contro moratti contro berlusconi contro chiunque, ridicolo oltre modo, i tifosi della Juventus hanno solo da essere felici di essersi liberati da qst personaggio.




anche Paparesta che domenica dice che Moggi gli aveva dato delle SIM e poi smentisce in fretta e furia x paura di chissa cosa..
hulk-hogan-granata
00martedì 18 dicembre 2007 16:59
mi raccomando cari gobbi dei miei cocones, ora accorrete a difendere lucky luciano e a dire che è onesto
OneDeadman
00martedì 18 dicembre 2007 17:21
Era semplicemente il più influente dei disonesti. Ma chi sono gli onesti??
MatteDj
00martedì 18 dicembre 2007 17:44
Re:
OneDeadman, 18/12/2007 17.21:

Era semplicemente il più influente dei disonesti. Ma chi sono gli onesti??




io non conosco altra gente che avevo tutta quella "rete" che aveva Moggi..
chiamarlo "il piu influente dei disonesti" e' moooooooooooooooooooooooolto riduttivo
alessiomorrison
00martedì 18 dicembre 2007 17:58
Re:
OneDeadman, 12/18/2007 5:21 PM:

Era semplicemente il più influente dei disonesti. Ma chi sono gli onesti??




.



[SM=x54491]
soulnight
00martedì 18 dicembre 2007 18:03

io un'idea sul caro capostazione me le ero fatta molto prima che scoppiasse lo "scandalo"...bello però notare come la realtà supera quasi sempre la fantasia.
Raine Maida
00martedì 18 dicembre 2007 18:09
Re:
OneDeadman, 18/12/2007 17.21:

Era semplicemente il più influente dei disonesti. Ma chi sono gli onesti??




Tutti colpevoli, nessun colpevole.

Ah, che bel Paese, l'Italia!
WLARAZA
00martedì 18 dicembre 2007 18:29
Re:
phenom79, 18/12/2007 16.22:

Girano i nomi....ogni tanto ne spunta uno nuovo.

Ma un nome è sempre presente.

E pensare che, ogni tanto, sento in giro (o leggo anche qua sul forum) qualche genio che lo rivorrebbe alla Juventus [SM=x54505] .


Anche io mi associo alla loro volontà. Almeno qualche altro annetto di b ai bianconeri non sarebbe male.




sbaglio o un certo moratti lo voleva all'inter?
phenom79
00martedì 18 dicembre 2007 18:30
Re: Re:
WLARAZA, 18/12/2007 18.29:




sbaglio o un certo moratti lo voleva all'inter?




Non sbagli.

E per fortuna non è mai arrivato da noi.
WLARAZA
00martedì 18 dicembre 2007 18:32
Re: Re: Re:
phenom79, 18/12/2007 18.30:




Non sbagli.

E per fortuna non è mai arrivato da noi.




ma come, l'onesto moratti voleva prendere un ladro?
phenom79
00martedì 18 dicembre 2007 18:34
Re: Re: Re: Re:
WLARAZA, 18/12/2007 18.32:




ma come, l'onesto moratti voleva prendere un ladro?




Non credo che Moratti sapesse delle sue malefatte.

Altrimenti non credo che gli avrebbe proposto di venire all'Inter.

Questo è quello che penso. Altrimenti significa farsi del male da soli.

Anche perchè questa proposta, gliela fece diversi anni fa.
WLARAZA
00martedì 18 dicembre 2007 18:36
nel 99.. e un anno prima c'era stato il famoso fallo su ronaldo, mi ricordo benissimo che gia si parlava della juve che rubava..

moggi all'inter, con i soldi di moratti, avrebbe creato uno squadrone senza precedenti..
phenom79
00martedì 18 dicembre 2007 18:37
Re:
WLARAZA, 18/12/2007 18.36:

nel 99.. e un anno prima c'era stato il famoso fallo su ronaldo, mi ricordo benissimo che gia si parlava della juve che rubava..




Si ma non c'era uno stralcio di prova.

Poi, oh, nessuno di noi sa con certezza come andarono le cose.
soulnight
00martedì 18 dicembre 2007 18:38
Re:
WLARAZA, 18/12/2007 18.36:

nel 99.. e un anno prima c'era stato il famoso fallo su ronaldo, mi ricordo benissimo che gia si parlava della juve che rubava..



si facevano illazioni , si nutrivano sospetti , che hanno trovato conferma qualche annetto dopo.


phenom79
00martedì 18 dicembre 2007 18:38
Re:
WLARAZA, 18/12/2007 18.36:

nel 99.. e un anno prima c'era stato il famoso fallo su ronaldo, mi ricordo benissimo che gia si parlava della juve che rubava..

moggi all'inter, con i soldi di moratti, avrebbe creato uno squadrone senza precedenti..




Nessuno, nemmeno io, ha mai messo in dubbio le sue capacità di "uomo mercato" straordinarie.
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