La nuova frontiera del tifo

In un calcio sempre più falso, i tifosi di plastica sono qualcosa di coerente. E così, per risparmiare sui costi di gestione di una curva (intitolata a un grande del passato, Colaussi, campione del mondo nel '38: quando non c'erano tifosi finti, però si doveva tendere il braccio verso il Duce), il presidente della Triestina chiude quel settore (risparmio di 100 mila euro all'anno, malcontati) e invece delle persone mette un telone. Le sagome non tifano, non menano, non pagano: nessuno è perfetto. Lo stadio di Trieste si chiama "Nereo Rocco", e il paròn si starà rivoltando nella tomba.

E' quasi una deriva giapponese, sia detto senza offesa. Perché viene in mente quando, nelle prime edizioni della famigerata Toyota Cup (vale a dire, il nome che provarono a dare alla gloriosa Coppa Intercontinentale), sulle tribune dello stadio di Tokyo risuonava il tifo in playback, diffuso dagli altoparlanti. Un po' come accade in certi meravigliosi giardini giapponesi, dove neppure una fogliolina è fuori posto e dove, per esempio a Kobe, a volte cinguettano passerotti meccanici. E pure le mai troppo vituperate vuvuzelas, nella recente estate del nostro scontento, non erano tutte vere: venivano infatti sparate dalla regia degli impianti, alzando il volume di questa specie di base sonora da karaoke quando una delle due squadre si avvicinava alla porta avversaria.

I tifosi di plastica sono un risparmio economico, ma più che altro una metafora. Raccontano di un calcio che ha venduto l'anima (ma anche quella
parte del corpo appena sotto la cintura dei pantaloni, vista però da dietro) alle tivù, dunque alla virtualità, senza la quale non si sopravvive perché garantisce gli unici soldi freschi, non come le banconote del Monopoli con cui si è svolto l'ultimo mercato, comprando con debiti, con promesse, mica cash. E chissà come saranno contenti i giocatori, visti da occhi disegnati, applauditi da mani dipinte: anche se poi i loro stipendi li pagano le televisioni, dunque il cerchio è chiuso. Come la curva.

repubblica.it

E pure le mai troppo vituperate vuvuzelas, nella recente estate del nostro scontento, non erano tutte vere: venivano infatti sparate dalla regia degli impianti, alzando il volume di questa specie di base sonora da karaoke quando una delle due squadre si avvicinava alla porta avversaria.

questa non la sapevo.. ma veramente ?

Th3 Sc0 St1L3R, 06/09/2010 14.02:

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E pure le mai troppo vituperate vuvuzelas, nella recente estate del nostro scontento, non erano tutte vere: venivano infatti sparate dalla regia degli impianti, alzando il volume di questa specie di base sonora da karaoke quando una delle due squadre si avvicinava alla porta avversaria.

questa non la sapevo.. ma veramente ?

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Ma hai vissuto nel paleozoico?
Anche a stadio vuoto si sentivano ronzare...

Th3 Sc0 St1L3R, 06/09/2010 14.02:

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E pure le mai troppo vituperate vuvuzelas, nella recente estate del nostro scontento, non erano tutte vere: venivano infatti sparate dalla regia degli impianti, alzando il volume di questa specie di base sonora da karaoke quando una delle due squadre si avvicinava alla porta avversaria.

questa non la sapevo.. ma veramente ?

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S dice da un bel po' di tempo che sia successo questo, ma la certezza non penso la si abbia.

renzettti, 06/09/2010 14.03:

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Ma hai vissuto nel paleozoico?
Anche a stadio vuoto si sentivano ronzare...

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Quanto sei acido, dopo Mirabello.

FasterBetterStronger, 06/09/2010 14.04:

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Quanto sei acido, dopo Mirabello.

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Mira Cana, Cana Mira.


Sinceramente, fregauncazzo.


Prprprpr.

renzettti, 06/09/2010 14.05:

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Mira Cana, Cana Mira.


Sinceramente, fregauncazzo.


Prprprpr.

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Non ci credo che non ti frega un cazzo.
Ma tu tifi Atletico Roma? *11faccineverdi*

FasterBetterStronger, 06/09/2010 14.07:

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Non ci credo che non ti frega un cazzo.
Ma tu tifi Atletico Roma? *11faccineverdi*

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Mi sa che anche quest'anno ci leccate il culetto :*

Sembra il pubblico di PES :(

Capt. Jack Sparrow, 07/09/2010 1.30:

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Sembra il pubblico di PES :(

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Ma cos'è 'sta roba!?

Peccato perchè hanno uno dei degli stadi più belli d'Itlia

sulle vuvzela finte lo ha sempre sostenuto mio padre che non si capacitava del fatto che questi continuassero imperterriti per 90 minuti filati