Ibrahimovic ha nostalgia di Moggi

.TST.
00mercoledì 23 maggio 2007 12:28
"Era più deciso,anche sui contratti..."

In un'intervista a 'Libero', Zlatan Ibrahimovic ricorda, con un pizzico di nostalgia, il suo passato bianconero. "Il mio procuratore sta trattando l'adeguamento economico del mio contratto con l'Inter - spiega -: spero Moratti sia deciso come quando mi ha acquistato. Alla Juve su certe cose lo erano di più". Su Moggi: "Quando arrivai a Milano dissi al presidente di prendere Luciano". Poi, il mercato: "Chivu su tutti".

Un'intervista, certo, ma più che altro una chiacchierata, gestita con i crismi dell'informalità. Così, il cronista di 'Libero' è riuscito a far sbottonare Zlatan Ibrahimovic e le battute, dette con la solita aria sorniona dello svedese, hanno colto nel segno. La sua Inter gli piace, ha un futuro luminoso, ma non rinnega quel passato bianconero, anzi lo prende a modello per spronare la nuova famiglia a crescere sempre più. Tante volte la Vecchia Signora può fornire stimoli ed esempi, dall'alto della sua esperienza e della tradizione vincente. In primis, per quanto riguarda il trattamento riservato alla gioielleria di casa. "L'estate scorsa Moratti è stato bravissimo - racconta l'attaccante nerazzurro -, il pòiù veloce di tutti. Mi voleva anche il Milan, ma l'Inter ha sbaragliato la concorrenza: aveva un progetto. Mi piacerebbe che ci fosse la stessa decisione anche adesso che stiamo trattando per l'adeguamento del mio contratto. Alla Juve su certe cose eranoi più decisi...". Inizia così, da un 'avvertimento' tra il serio e il faceto, un parallelo tra presente e passato, ancora favorevole a quest'ultimo, almeno a detta dell'interessato. "Quali sono le differenze? Quando entravamo in campo con la Juventus - spiega -, gli avversari se la facevano sotto. Prima del fischio d'inizio eravamo già sull'1-0 per noi. All'Inter questa cosa non succede". Poi, mette a confronto la sua ultima squadra bianconera con quella del tricolore nerazzurro e anche qui propende per la prima. "Sono due grandi squadre - ammette -, ma quella aveva qualcosa in più. Un senso di coesione che a Milano non c'è ancora. L'anno scorso quando qualcuno giocava male gli altri lo tiravano su, qui capita il contrario: chi gioca sottotono trascina il resto della squadra. Bisogna saper stare ai vertici...all'Inter stiamo ancora imparando. E poi non è possibile prendere sei gol in una partita".

Quindi, passa ai consigli per gli acquisti e anche qui chiama Moratti a uno sforzo convinto, per riuscire a dettare legge anche in campo continentale. "Servono tre ritocchi - afferma -. C'è bisogno di gente di spessore che ci faccia fare il salto di qualità. Un nome? Chivu. Per me è un fenomeno". L'ultima battuta è ancora per la 'sua' Juventus, per quella che fu, quella di Moggi. "L'hanno fatto fuori perché vincevamo troppo: questione di gelosia. Quando sono arrivato all'Inter, la prima cosa che dissi a Moratti fu: 'Se vuoi cambiare mentalità devi prendere Luciano'. Per fortuna abbiamo vinto lo stesso...". Con buona pace del presidente nerazzurro, chiamato a fare la parte del rivale di sempre.
84lestat
00mercoledì 23 maggio 2007 12:40
Cose che non ha mai nascosto, ma che non hai detto con questa decisione. Però, e lo dico da juventino, devo smetterla di chiedere sempre adeguamenti al contratto, ci pensasse bene prima di firmare
=8nemesis4=
00mercoledì 23 maggio 2007 12:42
beh tutto si può dire di Moggi tranne che non sia una personalità forte, indipendentemente da quanto successo
+KiRa-LiGhT+
00mercoledì 23 maggio 2007 14:17
mha... non e' che ci creda molto a ste dichiarazioni...
Fear and Spear
00mercoledì 23 maggio 2007 14:27
Le ho viste prime su 7 gold, che dire, bello smacco per gli amici interisti [SM=x54505]
-il Macedone-
00mercoledì 23 maggio 2007 15:10
L'ho letto oggi su Libero, c'era anke 1 foto di Moggi ke teneva in braccio suo figlio quindi penso siano ancora molto amici
Anakin81
00mercoledì 23 maggio 2007 17:15
Re:

Scritto da: Fear and Spear 23/05/2007 14.27
Le ho viste prime su 7 gold, che dire, bello smacco per gli amici interisti [SM=x54505]


quale smacco,non si può negare che,a parte quello che ha fatto Moggi,dal sistema di gestione dei contratti o del mercato della juve c'è solo da imparare,che lui sproni a raggiungere quei livelli non è certo uno "smacco"
Fear and Spear
00mercoledì 23 maggio 2007 17:19
Re: Re:

Scritto da: Anakin81 23/05/2007 17.15

quale smacco,non si può negare che,a parte quello che ha fatto Moggi,dal sistema di gestione dei contratti o del mercato della juve c'è solo da imparare,che lui sproni a raggiungere quei livelli non è certo uno "smacco"



Ha detto pure che sul campo la Juve dell'anno scorso era più forte di quest'Inter.
+ThePhenom88+
00mercoledì 23 maggio 2007 17:27
[SM=x54498] [SM=x54498]
.TST.
00mercoledì 23 maggio 2007 18:02
Sono le tre del pomeriggio.Usciremo
dalla suddetta un’ora e mezza dopo. In
90’ minuti di chiacchiere e confidenze al
pepe, uno dei fenomeni più puri del calcio
mondiale parlerà e parlerà.
Zlatan ci accoglie in tuta e maglietta
(«griffata Nike, altrimenti mi ammazzano!
») e si coccola il terzo vertice del triangolo,
Luciano Moggi, uno «a cui devo
molto: quando ero all’Ajax mi voleva solo
lui, dicevano che segnavo poco». Nell’altra
stanza il piccolo Maximilian, ottomesi
e la stessa faccia furba del padre. «È il
mio piccolo *** raquo; sorride Zlatan, che
strizza l’occhio alla moglie («sto sempre
con lei e con il piccolo, le notti milanesi
non mi interessano») prima di iniziare lo
show.
Molto piacere...
«Aspetta - suona il telefono
- “Ok Mino, a dopo”.
Scusa, era il mio
procuratore».
Problemi?
«Assolutamente no, solo
che oggi va a trovare Moratti:
devono parlare dell’adeguamento
del mio contratto...»
Ripeto: problemi?
«Guarda, l’estate scorsa Moratti è
stato bravissimo, il più veloce di tutti.
Mi voleva anche il Milan, ma i nerazzurri
hanno sbaragliato la concorrenza:
avevano un progetto. Mi piacerebbe
che ci fosse la stessa decisione anche
adesso».
Questione di quattrini?
«Eheheheh. Alla Juve su certe cose erano
più decisi».
Spiegaci.
«Con lui (indica Moggi ndr) era tutto preciso
e stabilito, del resto la Juve era una
squadra abituata a stare al vertice. Non
potevi sgarrare. All’Inter abbiamo appena
cominciato a stare nel “paradiso delle
vincenti”...».
Differenze tra le due squadre?
«Per farti capire: quando entravamo in
campocon la Juve gli avversari se la facevano
sotto. Prima della partita eravamo
già 1-0 per noi. All’Inter questa cosa non
succede».
Fantastichiamo: Juventus 2005/06 contro
Inter 2006/07. Chi vince?
Sono due grandi squadre, ma la Juve aveva
qualcosa di più. Un senso di coesione
che a Milano ancora non c’è».
Questione di caratteri?
«Non saprei. Ma ti posso dire che l’anno
scorso se uno giocava male gli altri lo tiravano
su, qui invece accade il contrario:
chi gioca male trascina gli altri. Te l’ho
detto, bisogna saper stare ai vertici. All’Inter
stiamo imparando. E poi...».
Prego?
«Una grande squadra non può permettersi
di prendere sei gol in una partita.
Neanche quando manca di motivazioni e
in palio c’è “solo” la Coppa Italia».
Servono rintocchi per l’anno nuovo?
«Tre. C’è bisogno di gente di spessoreche
ci faccia fare il salto di qualità».
Un nome?
«Christian Chivu. Giocavamo insieme all’Ajax
e per me è un fenomeno. Fossi in
Moratti non me lo farei scappare».
E Suazo?
«Bel giocatore. Se arriva sono contento.
Anche se siamo già in quattro all’attacco».
In cinque. C’è anche Recoba...
«È vero, ma guarda che non l’ho dimenticato.
In allenamento si impegna come
pochi, quest’anno però ha dovuto fare i
conti con continui infortuni».
Domani (oggi ndr) c’è la finale di Champions.
Ti toccherà guardarla in tv.
«Potevamo esserci anche noi. A Valencia
siamo solo stati sfortunati».
E invece si affrontano Milan e Liverpool.
Chi vince?
«Il Milan. Grande squadra e hanno troppa
voglia di vendicarsi».
Così i maligni diranno: “Anche quest’anno
l’Inter ha vinto meno del Milan”.
«Io dico il contrario. Se vincono i rossoneri
mettiamo a tacere tutti quelli che dicono
che la serieAèuntorneo in discesa libera.
E noi, del resto, saremmo quelli che
hanno battuto due volte i campioni d’Europa.
Mica male no?».
Vero. Chi deciderà la partità?
«Non lo so, ma ti faccio un’altra previsione.
Il Pallone d’Oro andrà a Kakà. Anche
se dovesse perdere la finale».
A te niente?
«Non ci penso. Sono cose che devono arrivare
naturalmente».
A che punto sei della tua carriera?
«Ho vinto 5 titoli nazionali, ma devo ancoracrescere
in molte cose.Quandoavrò
raggiunto il top sarà il momento di smettere.
Si va avanti solo con gli stimoli».
In effetti tecnicamente hai ancora molto
da imparare...
«Eheheheh. Colpa di questo (mostra il
piede nudo ndr). Ho il 47».
Parlavi di cinque titoli nazionali. C’è chi
non è d’accordo...
«Peggio per lui. Ho vinto due titoli con l’Ajax,
due conla Juveequest’anno con l’Inter.
Stop».
Sei affezionato ai tuoi vecchi compagni?
«Sì, a Torino stavo bene e come città la
preferisco a Milano. Poco fa ho sentito
Nedved e sono contento per lui e per la Juve.
L’anno prossimo sarà una bella sfida».
Già, Inter-Juve. Che match sarà?
«Darò il massimo per far vincere l’Inter
naturalmente».
Naturalmente. Il collega che ha inciso di
più l’anno scorso e quello che ha fatto altrettanto
quest’anno.
«Guarda, non riesco a fare distinzioni.
Siamostati tutti bravi sia alla Juve
che all’Inter. Certo quest’anno
Materazzi e Stankovic hanno
fatto meraviglie».
A proposito di Materazzi,
mai avuto problemi con lui?
«Neanche uno. È un grande e
mi dispiace non poterci giocare
contro: avversari come lui mi stimolano».
Meglio Capello o Mancini?
«Capello è bravissimo perché
ha il fare del leader e vuole avere
sempre il polso della squadra.
Mancini è bravissimo
perché parla poco: si aspetta
che i giocatori si comportino
da professionisti. In più ha un
tocco di palla...».
Ti capita di sentire ancora Capello?
«No».
A proposito: l’infortunio all’adduttore?
Per fortuna ci sono le vacanze...
«Sto recuperando, ma ci vuole tempo. Andrò
in vacanza, forse alle Maldive, ma prima
devo giocare due partite di qualificazione
agli Europei con la Svezia...».
(«Pensa a rimetterti Zlatan, altro che partite!
» lo consiglia Moggi). A proposito di
nazionale: hai ricucito i rapporti col ct?
«In ottobre mi caccia dal ritiro perchéuna
notte arrivo con un’ora di ritardo: non ero
ubriaco, nè avevo combinato guai. Poi mi
richiama dopo una settimana e mi fa:
“Vabbè, dimentichiamo tutto”. Col cavolo,
dico io. Sono tornato, ma gioco esclusivamente
per la gente e per tutti quei ragazzini
che in Svezia mi adorano».
Il Mondiale però è andato male.
«Avevo problemi personali: se la mente è
altrove in campo combini poco...».
Gira una leggenda: hai 12 anni, la tua
squadra perde 4-0, entri nelsecondo tempo
e segni 8 gol. Finisce 8-4 per voi.
«Tutto vero. In campo ero il più piccolo».
Grazie Zlatan. Ah... Bella la Bentley.
«È di Vieira. Abita qui sopra e ancora più
su c’è Ronaldo. Anch’io però ho le mie
belle macchine. Una in particolare...».
Scommetto una Ferrari...
«Prima di firmare con la Juve dico a Giraudo:
“Firmo, però voglio una Enzo Ferrari”.
E lui: “Tranquillo”. Dopo un po’ torno alla
carica e Giraudo mi fa: “Ti do la sua, quella
di trent’anni fa...”. Alla fine sono riuscito
ad averla veramente, è bellissima, ce ne
sono solo 399 esemplari al mondo».
Erano forti quelli della Triade.
«Li hanno fatti fuori perché vincevamo
troppo: questione di gelosia. Quando sono
arrivato all’Inter la prima cosa che ho
detto a Moratti è stata: “Se vuoi cambiare
la mentalità devi prendere Luciano”. Per
fortuna abbiamo vinto lo stesso...». (Fabrizio Biasin)
Professor Unrat
00mercoledì 23 maggio 2007 18:22
Forte Zlatan [SM=x54480]
Sir peckos
00mercoledì 23 maggio 2007 18:56
Re:

Scritto da: .TST. 23/05/2007 18.02
Sono le tre del pomeriggio.Usciremo
dalla suddetta un’ora e mezza dopo. In
90’ minuti di chiacchiere e confidenze al
pepe, uno dei fenomeni più puri del calcio
mondiale parlerà e parlerà.
Zlatan ci accoglie in tuta e maglietta
(«griffata Nike, altrimenti mi ammazzano!
») e si coccola il terzo vertice del triangolo,
Luciano Moggi, uno «a cui devo
molto: quando ero all’Ajax mi voleva solo
lui, dicevano che segnavo poco». Nell’altra
stanza il piccolo Maximilian, ottomesi
e la stessa faccia furba del padre. «È il
mio piccolo *** raquo; sorride Zlatan, che
strizza l’occhio alla moglie («sto sempre
con lei e con il piccolo, le notti milanesi
non mi interessano») prima di iniziare lo
show.
Molto piacere...
«Aspetta - suona il telefono
- “Ok Mino, a dopo”.
Scusa, era il mio
procuratore».
Problemi?
«Assolutamente no, solo
che oggi va a trovare Moratti:
devono parlare dell’adeguamento
del mio contratto...»
Ripeto: problemi?
«Guarda, l’estate scorsa Moratti è
stato bravissimo, il più veloce di tutti.
Mi voleva anche il Milan, ma i nerazzurri
hanno sbaragliato la concorrenza:
avevano un progetto. Mi piacerebbe
che ci fosse la stessa decisione anche
adesso».
Questione di quattrini?
«Eheheheh. Alla Juve su certe cose erano
più decisi».
Spiegaci.
«Con lui (indica Moggi ndr) era tutto preciso
e stabilito, del resto la Juve era una
squadra abituata a stare al vertice. Non
potevi sgarrare. All’Inter abbiamo appena
cominciato a stare nel “paradiso delle
vincenti”...».
Differenze tra le due squadre?
«Per farti capire: quando entravamo in
campocon la Juve gli avversari se la facevano
sotto. Prima della partita eravamo
già 1-0 per noi. All’Inter questa cosa non
succede».

Fantastichiamo: Juventus 2005/06 contro
Inter 2006/07. Chi vince?
Sono due grandi squadre, ma la Juve aveva
qualcosa di più. Un senso di coesione
che a Milano ancora non c’è».
Questione di caratteri?
«Non saprei. Ma ti posso dire che l’anno
scorso se uno giocava male gli altri lo tiravano
su, qui invece accade il contrario:
chi gioca male trascina gli altri. Te l’ho
detto, bisogna saper stare ai vertici. All’Inter
stiamo imparando. E poi...».
Prego?
«Una grande squadra non può permettersi
di prendere sei gol in una partita.
Neanche quando manca di motivazioni e
in palio c’è “solo” la Coppa Italia».
Servono rintocchi per l’anno nuovo?
«Tre. C’è bisogno di gente di spessoreche
ci faccia fare il salto di qualità».
Un nome?
«Christian Chivu. Giocavamo insieme all’Ajax
e per me è un fenomeno. Fossi in
Moratti non me lo farei scappare».
E Suazo?
«Bel giocatore. Se arriva sono contento.
Anche se siamo già in quattro all’attacco».
In cinque. C’è anche Recoba...
«È vero, ma guarda che non l’ho dimenticato.
In allenamento si impegna come
pochi, quest’anno però ha dovuto fare i
conti con continui infortuni».
Domani (oggi ndr) c’è la finale di Champions.
Ti toccherà guardarla in tv.
«Potevamo esserci anche noi. A Valencia
siamo solo stati sfortunati».
E invece si affrontano Milan e Liverpool.
Chi vince?
«Il Milan. Grande squadra e hanno troppa
voglia di vendicarsi».
Così i maligni diranno: “Anche quest’anno
l’Inter ha vinto meno del Milan”.
«Io dico il contrario. Se vincono i rossoneri
mettiamo a tacere tutti quelli che dicono
che la serieAèuntorneo in discesa libera.
E noi, del resto, saremmo quelli che
hanno battuto due volte i campioni d’Europa.
Mica male no?».
Vero. Chi deciderà la partità?
«Non lo so, ma ti faccio un’altra previsione.
Il Pallone d’Oro andrà a Kakà. Anche
se dovesse perdere la finale».
A te niente?
«Non ci penso. Sono cose che devono arrivare
naturalmente».
A che punto sei della tua carriera?
«Ho vinto 5 titoli nazionali, ma devo ancoracrescere
in molte cose.Quandoavrò
raggiunto il top sarà il momento di smettere.
Si va avanti solo con gli stimoli».
In effetti tecnicamente hai ancora molto
da imparare...
«Eheheheh. Colpa di questo (mostra il
piede nudo ndr). Ho il 47».
Parlavi di cinque titoli nazionali. C’è chi
non è d’accordo...
«Peggio per lui. Ho vinto due titoli con l’Ajax,
due conla Juveequest’anno con l’Inter.
Stop».
Sei affezionato ai tuoi vecchi compagni?
«Sì, a Torino stavo bene e come città la
preferisco a Milano. Poco fa ho sentito
Nedved e sono contento per lui e per la Juve.
L’anno prossimo sarà una bella sfida».
Già, Inter-Juve. Che match sarà?
«Darò il massimo per far vincere l’Inter
naturalmente».
Naturalmente. Il collega che ha inciso di
più l’anno scorso e quello che ha fatto altrettanto
quest’anno.
«Guarda, non riesco a fare distinzioni.
Siamostati tutti bravi sia alla Juve
che all’Inter. Certo quest’anno
Materazzi e Stankovic hanno
fatto meraviglie».
A proposito di Materazzi,
mai avuto problemi con lui?
«Neanche uno. È un grande e
mi dispiace non poterci giocare
contro: avversari come lui mi stimolano».
Meglio Capello o Mancini?
«Capello è bravissimo perché
ha il fare del leader e vuole avere
sempre il polso della squadra.
Mancini è bravissimo
perché parla poco: si aspetta
che i giocatori si comportino
da professionisti. In più ha un
tocco di palla...».
Ti capita di sentire ancora Capello?
«No».
A proposito: l’infortunio all’adduttore?
Per fortuna ci sono le vacanze...
«Sto recuperando, ma ci vuole tempo. Andrò
in vacanza, forse alle Maldive, ma prima
devo giocare due partite di qualificazione
agli Europei con la Svezia...».
(«Pensa a rimetterti Zlatan, altro che partite!
» lo consiglia Moggi). A proposito di
nazionale: hai ricucito i rapporti col ct?
«In ottobre mi caccia dal ritiro perchéuna
notte arrivo con un’ora di ritardo: non ero
ubriaco, nè avevo combinato guai. Poi mi
richiama dopo una settimana e mi fa:
“Vabbè, dimentichiamo tutto”. Col cavolo,
dico io. Sono tornato, ma gioco esclusivamente
per la gente e per tutti quei ragazzini
che in Svezia mi adorano».
Il Mondiale però è andato male.
«Avevo problemi personali: se la mente è
altrove in campo combini poco...».
Gira una leggenda: hai 12 anni, la tua
squadra perde 4-0, entri nelsecondo tempo
e segni 8 gol. Finisce 8-4 per voi.
«Tutto vero. In campo ero il più piccolo».
Grazie Zlatan. Ah... Bella la Bentley.
«È di Vieira. Abita qui sopra e ancora più
su c’è Ronaldo. Anch’io però ho le mie
belle macchine. Una in particolare...».
Scommetto una Ferrari...
«Prima di firmare con la Juve dico a Giraudo:
“Firmo, però voglio una Enzo Ferrari”.
E lui: “Tranquillo”. Dopo un po’ torno alla
carica e Giraudo mi fa: “Ti do la sua, quella
di trent’anni fa...”. Alla fine sono riuscito
ad averla veramente, è bellissima, ce ne
sono solo 399 esemplari al mondo».
Erano forti quelli della Triade.
«Li hanno fatti fuori perché vincevamo
troppo: questione di gelosia. Quando sono
arrivato all’Inter la prima cosa che ho
detto a Moratti è stata: “Se vuoi cambiare
la mentalità devi prendere Luciano”. Per
fortuna abbiamo vinto lo stesso...». (Fabrizio Biasin)



e kissà come mai partivano già in vantaggio..... [SM=x54504]
pronto??? si mi dica signor moggi...... questa è la prova ke i giocatori sapevano quel ke faceva la dirigenza!!!
Anakin81
00mercoledì 23 maggio 2007 18:58
Re: Re: Re:

Scritto da: Fear and Spear 23/05/2007 17.19


Ha detto pure che sul campo la Juve dell'anno scorso era più forte di quest'Inter.


probabilmente vero anche questo
Professor Unrat
00mercoledì 23 maggio 2007 18:59
Re: Re:

Scritto da: Sir peckos 23/05/2007 18.56


e kissà come mai partivano già in vantaggio..... [SM=x54504]
pronto??? si mi dica signor moggi...... questa è la prova ke i giocatori sapevano quel ke faceva la dirigenza!!!


Non credo intendesse questo [SM=x54505]
WLARAZA
00mercoledì 23 maggio 2007 18:59
adesso se ne può anche restare li, sai che ce ne facciamo noi juventini con queste dichiarazioni... vuoi i soldi? allora resta con moratti..noi di certo non te li diamo 6 milioni all'anno..
WLARAZA
00mercoledì 23 maggio 2007 19:00
Re: Re:

Scritto da: Sir peckos 23/05/2007 18.56


e kissà come mai partivano già in vantaggio..... [SM=x54504]
pronto??? si mi dica signor moggi...... questa è la prova ke i giocatori sapevano quel ke faceva la dirigenza!!!



[SM=x54505] [SM=x54505] [SM=x54506]
TheProfKiller
00mercoledì 23 maggio 2007 19:26
Moggi avrà fatto tutti i casini che ha fatto, ma è uno che il suo lavoro lo faceva alla perfezione
Jimmy3kHas2WordsForYa
00giovedì 24 maggio 2007 11:56
Inter, Ibra fa infuriare Moratti

Fa discutere l'intervista rilasciata al quotidiano 'Libero' da Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese è stato ospite della redazione del quotidiano milanese dove si è fatto anche ritrarre in una foto con Luciano Moggi e il figlio Maximilian.

Ibra ha parlato un po' troppo a cuore aperto rischiando di mettere in imbarazzo la sua società. "Mi piacerebbe che per il mio rinnovo ci fosse la stessa decisione che c'è stata la scorsa estate. Alla Juventus per certe cose erano più decisi. Con Moggi tutto era preciso e stabilito. Del resto la Juve era una squadra abituata a stare ai vertici. La Juve 2005/2006 aveva qualcosa in più dell'Inter attuale. Se uno giocava male gli latri lo tiravano sù. Qui capita il contrario: chi gioca male trascina gli altri. E poi una grande squadra non può permettersi di prendere sei gol in una partita".

Parole che il suo agente Mino Raiola ha cercato di rendere più dolci e meno pungenti. "Zlatan non ha mai parlato del suo contratto o di una sua richiesta di adeguarlo". Il concetto di fondo però rimane. L'attaccante svedese vuole un ritocco importante dell'ingaggio dietro la spinta anche del Real che offre un ingaggio faraonico da 7,5 milioni di euro l'anno.

Nell'intervista Ibrahimovic non si è limitato a parlare della sua situazione personale ma anche dei possibili rinforzi estivi. "C'è bisogno di gente di spessore che ci faccia fare il salto di qualità. Chivu? Non me lo farei scappare".

Poi la stoccata finale, quella che per Moratti potrebbe essere la più dolorosa e carica di rabbia. "Quando sono arrivato all'inter avevo detto a Moratti di prendere 'uno con la mentalità di Luciano'. Per fortuna abbiamo vinto lo stesso...". Tra la vittoria del Milan in Champions e questa intervista di Ibra per Moratti la giornata deve essere piuttosto difficile.



[SM=x54505] [SM=x54505] [SM=x54505] [SM=x54505] [SM=x54505]


SHEVCHENKO 7
00giovedì 24 maggio 2007 11:57
totore01
00giovedì 24 maggio 2007 12:03
uno con la mentalità di luciano ?
magari un mafioso appena scarcerato [SM=x54472]
zlatan ogni tanto ha delle botte di sincerità paurose, ma del resto è un genio del calcio e questo suo carattere fa coppia perfetta con la sua bravura
darkmatter
00giovedì 24 maggio 2007 12:04
Re:

Scritto da: SHEVCHENKO 7 24/05/2007 11.57



[SM=x54505] [SM=x54505] [SM=x54505] [SM=x54505] [SM=x54505]
.TST.
00giovedì 24 maggio 2007 12:05
Fossi interista, sarei incazzato di brutto
Anakin81
00giovedì 24 maggio 2007 12:15
Re:

Scritto da: .TST. 24/05/2007 12.05
Fossi interista, sarei incazzato di brutto


hai ragione però do il beneficio del dubbio:xchè in altre interviste Ibra ha detto esattamente l'opposto e perchè "Libero" come giornale sappiamo da che parte sta,facile travisare le dichiarazioni giusto per creare polemica,sennò sono dichiarazioni gravi...
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