I presidenti minacciano lo sciopero!!!

.TST.
00mercoledì 7 febbraio 2007 13:21
Molti presidenti di calcio minacciano di scioperare domenica prossima (vedi Napoli ed Atalanta), ma Amato ha ormai deciso: porte chiuse finchè gli stadi non saranno in regola. Le società stanno chiedendo una proroga almeno per gli abbonati, ma il governo non vuole assolutamente mollare di un passo.
Come finirà?

Stavolta Antonio Matarrese ha incassato una sconfitta su tutta la linea, non riuscendo a guadagnare nulla alla causa dei presidenti di club, nell'incontro ottenuto ieri sera con il Governo, presente anche il commissario federale Luca Pancalli. Troppo fresca l'ondata emotiva, troppo forte la determinazione del Ministro dell'Interno Amato a non cedere alle pressioni di interessi economici fortissimi.

Così, se entrando al Viminale Matarrese aveva parlato di aria che "stava cambiando", presumibilmente sperando di riuscire a convincere la politica a riaprire le porte degli stadi, promettendo tutti gli impegni e le cautele di questo mondo, a fine vertice il presidente di Lega se ne è andato senza rilasciare dichiarazioni, mentre le parole di Amato hanno chiarito, se ce ne fosse bisogno, chi decide le priorità in una vicenda in cui l'ordine pubblico viene prima di tutto.

"Basta con le deroghe - ha dichiarato il Ministro, ma non finisce qui - E basta con le notturne: si deve giocare alle ore 15 fino a quando la situazione non sarà completamente normalizzata. Mi dispiace, ma la sicurezza è più importante degli abbonamenti. Da parte del governo c'è piena collaborazione e disponibilità al dialogo, ma basta con le deroghe e con gli sconti".

A quanto è filtrato, Matarrese si era presentato con il mandato dei presidenti a chiedere una ulteriore deroga di 45 giorni per consentire la messa in regola degli impianti, ma Amato lo ha freddato: "Con una spesa complessiva di un milione e mezzo di euro si mettono a posto gli stadi in 45 giorni. La verità è che la messa in regola degli impianti doveva essere fatta molto tempo fa".

Oggi il Consiglio dei Ministri ratificherà i provvedimenti di emergenza, emanando un decreto che poi dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni, con prevedibile battaglia nei rami del Parlamento, anche se mai come in questo caso il consenso alla maggior parte delle norme è abbondantemente trasversale. Seguirà poi un disegno di legge più ponderato, con ulteriori misure a più lungo termine, soprattutto sul piano penale.

Ma c'è chi ancora non si rassegna a ripartire senza pubblico quasi ovunque: l'ultima carta della mediazione vorrebbe portare sugli spalti, negli stadi non a norma, almeno i soli abbonati, facilmente gestibili ai fini dell'ordine pubblico, salvaguardando gli interessi minimi dei club (per i quali già si parla di richieste di rimborso e danni) e quella parvenza di spettacolo che dovrebbe accompagnare la parola calcio.


12.40 Prefetto di Milano: "Senza proroghe, San Siro a rischio"
Se il decreto legge che verrà approvato nel pomeriggio dal Consiglio dei ministri lo consentirà, il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi darà l'autorizzazione perché a San Siro si giochi a porte aperte con una capienza ridotta. E' quanto ha spiegato lo stesso prefetto al termine del comitato per l'ordine e la sicurezza convocato oggi per fare il punto sulla situazione dello stadio milanese. "Ho chiesto uno sforzo per anticipare entro 3-4 settimane il termine di una parte della tornellizzazione per i posti più sensibili e aprire lo stadio con una capienza ridotta è una delle possibilità. Se la normativa del Consiglio dei ministri prevederà l'abolizione di tutte le norme e le proroghe, il Meazza potrebbe essere a rischio".

12.31 Petrucci: "Sì alla linea dura, non rispondo ai presidenti"
"Anche se qualche presidente ogni tanto mi insulta, io non replico, non è il momento per fare delle polemiche inutili". Lo ha detto il presidente del Coni Gianni Petrucci. Petrucci non ha voluto dunque parlare né del presidente della Lega calcio Matarrese né delle forti dichiarazioni di ieri del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ma una volta di più ha ribadito di condividere la linea dura adottata dal governo: "Non si tratta di vittoria - ha spiegato Petrucci - di fronte alla fine di una vita umana non c'è business che tenga. Condividiamo la linea dura adottata dal governo, sereni e tranquilli andiamo avanti per la nostra strada".

12.20 Domani la decisione del Viminale su date e stadi a norma
Sarà la riunione in programma domani mattina, presso l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale, a stabilire la mappa degli stadi a norma o meno, sulla base che delle ultime decisioni che verranno prese dal Governo.

12.05 Galliani: "San Siro non sarà in regola prima di ottobre"
"Ottobre, prima non c'è nulla da fare". E' questo il termine che Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, indica per il termine dei lavori per la messa in sicurezza dello stadio San Siro secondo le direttive indicate dal decreto Pisanu.

11.57 Sindaco Livorno: "Club pronti allo sciopero"
Calcio pronto allo sciopero secondo il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi: "Al decreto del Governo seguirà quasi certamente lo sciopero delle società di calcio", ha detto intervenendo a un convegno sulla cantieristica. "Lo stadio 'Picchi' è comunale, ma di sicuro il comune non investirà più risorse a perdere, perché non è possibile spendere ogni settimana soldi pubblici per realizzare una grata o una gabbia".

11.15 Galliani in Prefettura: "Allo stadio solo gli abbonati"
L'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, è arrivato in Prefettura, a Milano, dove è in programma la riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza, al quale partecipa anche il presidente dell'Inter Massimo Moratti. La proposta del rossonero è: "fare entrare allo stadio solo gli abbonati, senza il pubblico esterno. Gli abbonati li conoscono tutti e non creano problemi. Ma il problema vero sono gli impianti e non chi li utilizza". Galliani ha poi spiegato che "se il Viminale confermerà la sue decisioni, giocheremo a porte chiuse", ma ha poi ribadito che "più di ciò che Inter e Milan hanno fatto, non è possibile fare". Per il 'Meazza', infatti, i club milanesi hanno già anticipato 20 dei 22 milioni necessari per l'adeguamento dell'impianto al decreto Pisanu.

La situazione degli impianti per la quarta di ritorno in base alle norme antiviolenza

Serie A
Torino-Reggina: porte aperte
Sampdoria-Ascoli: porte aperte
Roma-Parma: porte aperte
Cagliari-Siena: porte aperte
Palermo-Empoli: porte aperte
Milan-Livorno: porte chiuse
Messina-Catania: porte chiuse
Atalanta-Lazio: porte chiuse
Chievo-Inter: porte chiuse
Fiorentina-Udinese: porte chiuse

Serie B
Modena-Albinoleffe: porte aperte
Spezia-Bologna: porte aperte con limitazioni
Lecce-Verona: porte aperte
Arezzo Frosinone: porte chiuse
Napoli-Piacenza: porte chiuse
Triestina-Treviso: porte chiuse
Vicenza-Juventus: porte chiuse
Rimini-Genoa: porte chiuse
Pescara-Mantova: porte chiuse
Crotone-Cesena: porte chiuse

Le norme d'emergenza dividono il calcio. Nel pacchetto dei ministri anche il divieto delle notturne. Governo duro: nessuna deroga, tante porte chiuse, Milano e Firenze a rischio. Inter-Roma il 18 aprile. Ma alcuni presidenti stanno pensando ad una serrata. Continua il braccio di ferro: Il nodo riguarda gli stadi: porte aperte o chiuse? In 29 stadi su 37 si dovrebbe giocare a porte chiuse. San Siro a rischio anche per la Champions. Domani tutto sarà più chiaro.
ShearerWHC
00mercoledì 7 febbraio 2007 13:30
Prima tutti che si dichiaravano a favore di misure speciali, ora si accorgono che non gli conviene...
Mercury 79
00mercoledì 7 febbraio 2007 13:32
I presidenti mi fanno solo ridere!!!!!
cdome avevo detto subito, stanno facendo una pressione enorme perchè tutto torni come prima, a loro non interessa cambiare!!!!

E nonostante sia in disaccordo sul fatto di giocare da subito, almenoAmato ha avuto la coerenza di tener duro sulla linea e di non cedere a certi personaggi!!!!!
Deadman forever
00mercoledì 7 febbraio 2007 13:34
Lasciateli starnazzare tanto dopo ci saranno gli ultras che protesteranno e lì gli farà comodo che protestino salvo lamentarsi quando chiederanno il prezzo
Roberto Pinzella
00mercoledì 7 febbraio 2007 13:37
Chi non gioca perde la partita a tavolino e basta.
Scioperassero quanto vogliono.
Deadman forever
00mercoledì 7 febbraio 2007 13:41
Re:

Scritto da: Roberto Pinzella 07/02/2007 13.37
Chi non gioca perde la partita a tavolino e basta.
Scioperassero quanto vogliono.


scommetti che gli INNOCUI ultras spaccherebbero tutto?
e i deputati che si appoggiano anche sui voti loro ostacolerebbero tutto=?
Neuchatel
00mercoledì 7 febbraio 2007 15:36
Re:

Scritto da: Roberto Pinzella 07/02/2007 13.37
Chi non gioca perde la partita a tavolino e basta.
Scioperassero quanto vogliono.



Giusto!
Donni3 DaRKO
00mercoledì 7 febbraio 2007 15:47
Re:

Scritto da: Roberto Pinzella 07/02/2007 13.37
Chi non gioca perde la partita a tavolino e basta.
Scioperassero quanto vogliono.



quoto in pieno..basta co sti presidenti martiri..
De Laurentis non lo sapeva che il San Paolo non era a norma??iniziasse i lavori invece di piangere eventuali danni e compagnia bella...
AtomBomb
00mercoledì 7 febbraio 2007 15:51
Golosi di m**** Come tutti gli imprenditori e gli affaristi vari... di tutto per aver ulteriori guadagni... gente di m****
Tommy Dreamer 88
00mercoledì 7 febbraio 2007 16:07
E che cazzo.
Hanno avuto 1-2 anni per mettersi in regola con la legge.
Hanno preferito spendere soldi in campagne acquisti e non in sicurezza dello stadio...vogliono scioperare?...bene...-3 a tavolino e cosi smetteranno di fare i ridicoli.

Ma che pensavano di avere deroghe fino al 2010?
-dida-
00mercoledì 7 febbraio 2007 16:30
tipico di noi italiani, vogliamo le regole solo x trovare scappatoie e facciamo vittimismi qnd finalmente qlcs sotto qst aspetto viene imposto. Ora basta, stiano a qnt è stato deciso.
Lj81
00mercoledì 7 febbraio 2007 16:38
Re:

Scritto da: -dida- 07/02/2007 16.30
tipico di noi italiani, vogliamo le regole solo x trovare scappatoie e facciamo vittimismi qnd finalmente qlcs sotto qst aspetto viene imposto. Ora basta, stiano a qnt è stato deciso.



quoto a go go...
TheProfKiller
00mercoledì 7 febbraio 2007 17:40
che schifo, non gliene frega niente nè della sicurezza delle persone nè delle regole imposte, vogliono solo guadagnare [SM=x54479]
spero che non solo Amato rimanga sulle sue idee, ma tutti i vertici sia politici che sportivi, altrimenti davvero anche stavolta ci ritroviamo al punto di prima; tra l'altro l'unica norma decente è proprio questa, perchè sulle altre ho molti dubbi
King of Devils
00mercoledì 7 febbraio 2007 17:46
ma il napoli che si lamenta visto che a de laurentis gli escono i soldi pure dal buco del culo??!! cmq qualcuno sa la situazione della C1? visto che là si parla solo di A e B
cm dino
00giovedì 8 febbraio 2007 00:42
ke scioperassero pure....tanto nn troveranno mai coesione,xkè le squadre ke possono giocare a porte aperte se ne sbattono..vi pare ke milan,inter e roma,cn una champions league alle porte,si fermano?
ke poi quello ke si lamenta di piu e de laurentis..ma nn lo sapeva ke il san paolo e un rudere?tanti mesi x fare i lavori,nn li hanno fatti...ora ke si freghino..
P.S. vojamo scommettere ke ora ke mancheranno ji introiti deji spettatori,i lavori inizierano in maniera velocissima...?
Fedayn79
00giovedì 8 febbraio 2007 01:15
Re: Re:

Scritto da: Donni3 DaRKO 07/02/2007 15.47


quoto in pieno..basta co sti presidenti martiri..
De Laurentis non lo sapeva che il San Paolo non era a norma??iniziasse i lavori invece di piangere eventuali danni e compagnia bella...


Guarda che i lavori nn li deve cominciare De Laurentis.. E' un qualcosa che spetta ai comuni, nn alle società di calcio che poco ci possono fare.
Mercury 79
00giovedì 8 febbraio 2007 01:35
Re: Re: Re:

Scritto da: Fedayn79 08/02/2007 1.15

Guarda che i lavori nn li deve cominciare De Laurentis.. E' un qualcosa che spetta ai comuni, nn alle società di calcio che poco ci possono fare.



Si ma in primis le società se avessero voluto ,a vrebbero potuto fare pressioni sui comuni al fine di far fare un appalto d'emergenza, il che svincola dal dover fare una gara normalissima ch ecomporta tempi lunghissimi, cosa che stà succedendo anche a Milano. e in alternativa, visto che soldi da buttare ne hanno una montagna, avrebbero potuto anche provvedere personalmente alla sistemazione, nulla glielo avrebbe impedito, il comune sarebbe stato ben lieto di lasciarli fare, magari con un piccolo sconto sull'affitto dello stadio per venire incontro alle società, ma togliendosi il problema di dover sborsare direttamente quttrini nell'immediatezza!!!!!ma i presidenti se ne sono completamente lavati le mani, tanto c'erano le proroghe!!!!!
Fedayn79
00giovedì 8 febbraio 2007 02:30
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Mercury 79 08/02/2007 1.35


Si ma in primis le società se avessero voluto ,a vrebbero potuto fare pressioni sui comuni al fine di far fare un appalto d'emergenza, il che svincola dal dover fare una gara normalissima ch ecomporta tempi lunghissimi, cosa che stà succedendo anche a Milano. e in alternativa, visto che soldi da buttare ne hanno una montagna, avrebbero potuto anche provvedere personalmente alla sistemazione, nulla glielo avrebbe impedito, il comune sarebbe stato ben lieto di lasciarli fare, magari con un piccolo sconto sull'affitto dello stadio per venire incontro alle società, ma togliendosi il problema di dover sborsare direttamente quttrini nell'immediatezza!!!!!ma i presidenti se ne sono completamente lavati le mani, tanto c'erano le proroghe!!!!!


Tu saresti disposto a pagarmi la casa? Non credo. Non vedo perchè le società debbano pagare un qualcosa che non è loro.
I presidenti saranno anche persone spregievoli, ma in questo caso hanno tutte le ragioni del caso a lamentarsi.
Poi mi chiedo se si possa garantire la regolarità del campionato, in questo modo. Alcune squadre si vedranno avvantaggiate da questa situazione, altre saranno inevitabilmente lese. Le partite bisogna giocarle a condizioni pari per tutti. A qst punto chiudiamo tutti gli stadi, indipendentemente da quali siano in regola e quali no, e garantiamo la regolarità del campionato (anzi, dei campionati).

Sulla prima parte del tuo discorso sono d'accordo, ma con i condizionali non si prova niente. Resta il fatto che dovevano essere i comuni ad equipararsi al decreto, non le società. E resta il fatto che ora un bordello di gente che ha regolarmente pagato, per colpa dei comuni, non potrà assistere ad una serie di partite per cui ha regolarmente sganciato fior di quattrini (mi riferisco ovviamente agli abbonati). A questo punto và richiesto assolutamente il risarcimento dei danni, e và richiesto ai comuni ed allo stato, non alle società.



Le vostre ragazzi, sono solo buone parole. Credo di poter dire che pochi quanto me hanno in odio la violenza e gli ultras violenti, odio personalmente dimostrato anche da ben prima della morte del povero Raciti (il giorno prima della tragedia, per dire solo un es., il 50% dell'utenza di questo forum, stando al sondaggio eh?, credeva che gli ultras non fossero inutili... subito dopo la tragica morte tutti a salire sulla solita barca dell'ipocrisia e a fare i soliti scandalizzati. Ma per cortesia).
Non si possono calpestare i diritti delle società ma SOPRATTUTTO i diritti di gente come mio zio che si è comrpato 3 abbonamenti ed ora che ci fa? Si pulisce il culo?
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