Deschamps-Juventus: la prima cena è fredda

Rassegna Stampa
Deschamps-Juventus: la prima cena è fredda
25.05.2007 10.39 di frama
Fonte: Paolo Forcolin per Gazzetta.it
Una cena "tete à tete". A guardarsi negli occhi. E, alla fine, un "au revoir". Ma tra Jean Claude e Didier non c'è stato nulla di romantico, l'altra sera. Prima in sede a guardarsi la sfida di Atene tra Milan e Liverpool, poi a cena in un tranquillo ristorante di Torino, l'amministratore delegato della Juve e l'allenatore che ha riportato in A i bianconeri si sono confrontati su tutte le asperità che ancora persistono sul comune cammino. E che sono tante.
CONTRATTO - Blanc ha proposto a Didier un anno ancora di contratto. Non scadenza a fine 2008 (com'è l'impegno in essere) ma a fine 2009. Con un aumento di 100mila euro a stagione. Proposta che non ha fatto fremere più di tanto Didier. Il quale è sicuramente un uomo attento alla busta paga, come tutti, ma ancor più al clima che si vive in società. Lo stallo, in altri termini, non è dovuto ai soldi (Deschamps non ha l'avidità tra i difetti principali) quanto agli attriti con Alessio Secco, il direttore sportivo: con lui la spaccatura è più profonda di quanto si creda. E nel colloquio con Blanc il tema principale è stato proprio questo.
SOLUZIONE - Senza arrivare esplicitamente alla richiesta della "testa" di Secco, un aut-aut senza vie di fuga, Deschamps avrebbe espresso con la sincerità che gli è propria il disagio di lavorare fianco a fianco con una persona di cui non si fida e con cui non è in sintonia sul piano lavorativo. Le rassicurazioni di Blanc, che ha cercato di barcamenarsi, un colpo al cerchio, l'altro alla botte, non sono riuscite a convincere il basco per cui, molto juventinamente, o una cosa è bianca o è nera. E così, tutto è stato rinviato ad un altro incontro. Una perdita di tempo che rischia di avere ripercussioni importanti, in negativo, in un momento topico della stagione.
MURO - Le vie per risolvere questo muro contro muro non sono molte. Se Cobolli Gigli e Blanc si schierano decisamente con Secco, ecco che Deschamps saluta e se ne torna a casa: Walter Novellino è l'alternativa più accreditata. Se invece i dirigenti decidono che il tecnico di Bayonne è l'uomo giusto per l'operazione serie A, ecco che a rischiare è il giovane diesse. In sostituzione del quale potrebbe arrivare Franco Baldini. Una scelta difficile in cui la Famiglia potrebbe avere un ruolo centrale. E c'è da ricordare, a proposito, che un uomo di grande peso nelle strategie juventine come l'amministratore delegato dell'Ifil, Carlo Sant'Albano, ha detto pochi giorni fa di essere un "first supporter" di Deschamps. E ha aggiunto: "John Elkann ed io gli siamo sempre stati molto vicini. Credo e spero che resterà con noi".
CONSOB - Tra tante spine, c'è pure una rosa. La possibilità della Juve, cioè, di mettere mano al portafoglio per la campagna acquisti. Il via libera è arrivato ieri mattina dalla Consob, l'organismo di controllo della Borsa, con il rilascio del nulla osta per la pubblicazione del prospetto informativo di sollecitazione e quotazione relativo all'offerta in opzione agli azionisti delle azioni Juve. Una formula complicata che, in pratica significa questo: la Borsa ha approvato il progetto di ricapitalizzazione della Juve deliberato dall'assemblea degli azionisti il 20 aprile scorso. Si tratta dei famosi 104,8 milioni di euro da rastrellare attraverso l'emissione di 80.621.332 azioni della Juventus Football Club.
OFFERTA - Il via sarà dato lunedì prossimo e si finirà il 15 giugno. Un'azione costerà 1,30 euro (di cui 1,20 a titolo di sovrapprezzo). La maggior parte dell'investimento è già stato coperto dalla Ifil (60%) e dalla famiglia Gheddafi (7,5). Tre banche (Bayerische Hypo und Vereinsbank, Imi e Banca del Piemonte) si sono rese garanti di eventuali quote che non dovessero essere sottoscritte. Come è stato più volte detto, circa 60 dei 104 milioni serviranno a ripianare i debiti. Gli altri saranno impiegati per un mercato importante. Fatto da chi (Secco?) per conto di chi (Deschamps?) è ancora tutto da vedere.