Campionato Mondiale Ciclismo: Melbourne 2010 [topic ufficiale]

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camus kennedy
00mercoledì 22 settembre 2010 13:14
Settimana prossima si svolgerà in Australia la rassegna iridata, che si svolgerà dal 29 Settembre al 3 di Ottobre.

Il calendario delle prove:
PROGRAMMA:
MERCOLEDI' 29 SETTEMBRE: Crono Under 23 (31.8 km) - partenza ore 10.00 (02.00 in Italia)
MERCOLEDI' 29 SETTEMBRE: Crono Donne (22.9 km) - partenza ore 15.00 (07.00 in Italia)
GIOVEDI' 30 SETTEMBRE: Crono Professionisti (45.8 km) - partenza ore 13.00 (5.00 in Italia)
VENERDI' 1 OTTOBRE: Gara in linea Under 23 (159 km) - partenza ore 13.00 (05.00 in Italia)
SABATO 2 OTTOBRE: Gara in linea Donne (127.2 km) - partenza ore 13.00 (05.00 in Italia)
DOMENICA 3 OTTOBRE: Gara in linea Professionisti (262 km) - partenza ore 10.00 (02.00 in Italia)

Campioni in carica:
Uomini: Evans - Cancellara
Donne: Guderzo - Armstrong
U23: Sicard - Bobridge

Dirette pressochè integrali dell'evento su Rai ed Eurosport
camus kennedy
00mercoledì 22 settembre 2010 14:06
Il percorso della prova professionisti:



La novità assoluta è che i primi 85km di corsa saranno in linea (occhio al forte vento), per poi entrare nel classico circuito da ripetere 11 volte. Il circuito cittadino di Geelong presenta due strappi molto insidiosi anche se abbastanza corti(punte del 14 e 19%) nella parte centrale, mentre l'arrivo è in leggera salita. Insomma corsa aperta a molte soluzioni.
vinc78
00mercoledì 22 settembre 2010 14:16
Possono davvero vincerlo in tantissimi...sia un velocista che uno scattista...potrebbe anche andare una fuga.

Bò non saprei proprio chi giocare. Cavendish, Farrar, Gilbert, il nostro Pozzato, Freire (c'è? se si come sta?)...Boonen che fine ha fatto? e i corridori da classiche? davvero non hanno possibilità? Evans, Sanchez (sia LL che Samuel), Cunego non c'è e non capisco perchè, Boasson?

Un elenco lungo e sicuramente non esaustivo, chissà quanti me ne sfuggono.
sanchez_79
00mercoledì 22 settembre 2010 14:16
Da quello che ho capito l'Italia punta su quell'eterno incompiuto di Pozzato..sarà la prima uscita di Bettini come ct, speriamo sia bravo e scaltro come lo era da corridore. Nonostante le carenza di grandi corridori che secondo me contraddistingue in qquesto periodo il nostro ciclismo non c'erano altri nomi su cui puntare?
vinc78
00mercoledì 22 settembre 2010 14:20
Re:
sanchez_79, 22/09/2010 14.16:

Da quello che ho capito l'Italia punta su quell'eterno incompiuto di Pozzato..sarà la prima uscita di Bettini come ct, speriamo sia bravo e scaltro come lo era da corridore. Nonostante le carenza di grandi corridori che secondo me contraddistingue in qquesto periodo il nostro ciclismo non c'erano altri nomi su cui puntare?




ma non so...ripeto, Cunego preparato a dovere poteva esserci. E' veloce e poteva infilare qualche fuga...per altri francamente non so...velocisti puri come Petacchi e Bennati avrebbero pochissime possibilità, vengono staccati in salita e se si arriva in volatona c'è chi va meglio di loro. Ballan? non combina nulla da secoli. Nibali? c'è ma non può essere capitano per ovvi motivi. Troppa gente davanti a lui.
sanchez_79
00mercoledì 22 settembre 2010 14:25
Re: Re:
vinc78, 22/09/2010 14.20:




ma non so...ripeto, Cunego preparato a dovere poteva esserci. E' veloce e poteva infilare qualche fuga...per altri francamente non so...velocisti puri come Petacchi e Bennati avrebbero pochissime possibilità, vengono staccati in salita e se si arriva in volatona c'è chi va meglio di loro. Ballan? non combina nulla da secoli. Nibali? c'è ma non può essere capitano per ovvi motivi. Troppa gente davanti a lui.




infatti io avevo sentito che quello australiano era un mondiale adatto alle caratteristiche di Cunego ma non so che fine abbia fatto magari camus ne sa di più..comunque ripeto che di Pozzato mi fido un gran poco, vedremo..per ora il mio favorito è Gilbert ma starei attento ai vari Boonen (sempre se corre) Freire, Farrar e a tutti gli spagnoli in generale.
camus kennedy
00mercoledì 22 settembre 2010 14:28
Re:
vinc78, 22/09/2010 14.16:

Possono davvero vincerlo in tantissimi...sia un velocista che uno scattista...potrebbe anche andare una fuga.

Bò non saprei proprio chi giocare. Cavendish, Farrar, Gilbert, il nostro Pozzato, Freire (c'è? se si come sta?)...Boonen che fine ha fatto? e i corridori da classiche? davvero non hanno possibilità? Evans, Sanchez (sia LL che Samuel), Cunego non c'è e non capisco perchè, Boasson?

Un elenco lungo e sicuramente non esaustivo, chissà quanti me ne sfuggono.




Boonen rientrà dall'infortunio al giro di Svizzera in concomitanza con i mondiali, ma ovviamente condizione pressochè nulla quindi non lo han convocato.

Freire c'è, alla Vuelta non si è mai visto è questo solitamente non è un bel segno, ma con Freire non si sa mai, se quello sta bene capace che freghi tutti per l'ennessima volta.

Su Cunego è penso una scelta naturale, condizione non ottimale dopo Giro e Tour, Damiano non è capace di fare lavoro oscuro e come capitano ha 0 successi nell'anno (anche Pozzato, ma lui il mondiale lo ha prepararto), mi perplime di più la mancata convocazione di Ballan, lui poteva servire eccome. Hagen c'è la Norvegia è pericolosa visto che c'è anche Hushovd, ma hanno solo 1 gregario nel team (anche Cavendish ha solo 2 uomini) per loro tenere cucita la corsa sarà dura, dovranno sperare che lo facciano altri.

I favoriti sono pressochè quelli da te detti, ma in realtà la corsa è apertissima a molte soluzioni, e anche team di solito esclusi dal novero delle candidate possono entrare in lizza.

Intanto hanno annunciato forfait Vinokourov e J.Rodriguez, due non favoritissima ma che eran da tener d'occhio.
camus kennedy
00mercoledì 22 settembre 2010 14:53
Re:
sanchez_79, 22/09/2010 14.16:

Da quello che ho capito l'Italia punta su quell'eterno incompiuto di Pozzato..sarà la prima uscita di Bettini come ct, speriamo sia bravo e scaltro come lo era da corridore. Nonostante le carenza di grandi corridori che secondo me contraddistingue in qquesto periodo il nostro ciclismo non c'erano altri nomi su cui puntare?




Qui è difficile rispondere, ma proviamo a fare un analisi.

Noi ci presentiamo come punte con Pozzato, Visconti e Nibali. Il primo viene da una stagione difficile, sfortunato in quanto una bruttissima bronchite gli ha impedito di partecipare alla corsa su cui aveva puntato di più (il Fiandre) e ne ha condizionato anche la Roubaix chiusa al 7° posto, però da fine Maggio sapeva di avere pressochè posto certo a meno di infortuni o cose varie, quindi ha preparato il mondiale in maniera minuziosa, alla Vuelta era in crescendo, però gente come Gilbert andava il doppio, in più ci sono enormi dubbi sulla sua tenuta mentale da capitano in una corsa così importante.

Visconti dopo aver dominato l'Italiani è in condizione buona ma non ottima, lui si è infilito in un brutto buco, nel senso corre per una squadra non Pro Tour e quindi apparte Sanremo e Lombardia non partecipa ad altre corse, gli manca il confronto con i big in molte classiche e secondo me questo si farà sentire al mondiale.

Nibali stagione strepitosa, ma non penso sia un papabile alla vittoria, o si mette al servizio della squadra oppure attacca da lontano, nel finale massimo può tentare una sortita in quei pochi tratti in discesa.

Ecco quindi chi convocare al loro posto? difficile a dirsi.

Petacchi viene da una stagione buona, ma costruire una squadra su 36enne che tra l'altro sta vivendo un momento complicato vista la sua situazione giudiziaria era difficile, potevi comunque portarlo e dirgli fai quello che riesci ma anche in caso di sprint a ranghi compatti in una corsa così lunga battere Cavendish o Farrar per lui sarebbe dura.

Bennati sarebbe stato perfetto per questo percorso, ma son 3 anni che va malissimo è onestamente la convocazione non se la meritava.

Ballan, ex campione io l'avrei portato, ok stagione dura per lui (anche se con attenuanti vista un inchiesta che non ha portato a nulla è gli ha fatto perdere il clou della sua stagione) ma lui è capace anche di sacrificarsi, oltre che temibile negli ultimi chilometri, ma sui gregari Lippi punta sul gruppo(mi ricorda Lippi sta cosa) vabbè comunque ora Ballan non c'è quindi niente.

Cunego poteva dir la sua, ma la condizione non è ottimale, avendo corso giro e tour, in più lui se corre può farlo solo per un ruolo di primo piano, in quanto lavoro di gregariato non sa farlo, si è trovato capitano alla sua seconda stagione tra i pro. Tra l'altro Damiano 0 vittorie nel 2010, e sembra aver perso sia lo scatto che lo spunto veloce che caratterizzavano il suo modo di correre.

Basso non avrebbe potuto aggiungere nulla visto il percorso, rimane Riccò, corridore quantomeno controverso ma di indiscusso valore, per lui dopo la caduta in Austria e la querelle sulla sua nuova squadra gli ha fatto perdere tutta l'estate agonistica, al suo rientro è andato meglio anche di alcuni convocati in nazionale, ma soprattutto per motivi "di gruppo" non è stato preso in considerazione. In più visto un ostracismo made Zomegnan e soci non corre corse importanti da quel tour 2008, era in ogni caso un azzardo schierarlo al via.

Insomma si può discutere molto, Pozzato capitano con tutto il ben di Dio dal punto di vista classiche avuto in Italia negli ultimi 25 anni è un vero e proprio scempio, ma questo è quello che si ha a disposizone. Se Bettini ha imparato bene da Franco e ci mette un pò di quella fantasia che aveva in corsa possiamo sopperire a tante lacune, non ci credo molto ma ci spero, anche perchè ci sarebbe una dedica grossa da fare.
sanchez_79
00mercoledì 22 settembre 2010 15:04
Re: Re:
camus kennedy, 22/09/2010 14.53:




Qui è difficile rispondere, ma proviamo a fare un analisi.

Noi ci presentiamo come punte con Pozzato, Visconti e Nibali. Il primo viene da una stagione difficile, sfortunato in quanto una bruttissima bronchite gli ha impedito di partecipare alla corsa su cui aveva puntato di più (il Fiandre) e ne ha condizionato anche la Roubaix chiusa al 7° posto, però da fine Maggio sapeva di avere pressochè posto certo a meno di infortuni o cose varie, quindi ha preparato il mondiale in maniera minuziosa, alla Vuelta era in crescendo, però gente come Gilbert andava il doppio, in più ci sono enormi dubbi sulla sua tenuta mentale da capitano in una corsa così importante.

Visconti dopo aver dominato l'Italiani è in condizione buona ma non ottima, lui si è infilito in un brutto buco, nel senso corre per una squadra non Pro Tour e quindi apparte Sanremo e Lombardia non partecipa ad altre corse, gli manca il confronto con i big in molte classiche e secondo me questo si farà sentire al mondiale.

Nibali stagione strepitosa, ma non penso sia un papabile alla vittoria, o si mette al servizio della squadra oppure attacca da lontano, nel finale massimo può tentare una sortita in quei pochi tratti in discesa.

Ecco quindi chi convocare al loro posto? difficile a dirsi.

Petacchi viene da una stagione buona, ma costruire una squadra su 36enne che tra l'altro sta vivendo un momento complicato vista la sua situazione giudiziaria era difficile, potevi comunque portarlo e dirgli fai quello che riesci ma anche in caso di sprint a ranghi compatti in una corsa così lunga battere Cavendish o Farrar per lui sarebbe dura.

Bennati sarebbe stato perfetto per questo percorso, ma son 3 anni che va malissimo è onestamente la convocazione non se la meritava.

Ballan, ex campione io l'avrei portato, ok stagione dura per lui (anche se con attenuanti vista un inchiesta che non ha portato a nulla è gli ha fatto perdere il clou della sua stagione) ma lui è capace anche di sacrificarsi, oltre che temibile negli ultimi chilometri, ma sui gregari Lippi punta sul gruppo(mi ricorda Lippi sta cosa) vabbè comunque ora Ballan non c'è quindi niente.

Cunego poteva dir la sua, ma la condizione non è ottimale, avendo corso giro e tour, in più lui se corre può farlo solo per un ruolo di primo piano, in quanto lavoro di gregariato non sa farlo, si è trovato capitano alla sua seconda stagione tra i pro. Tra l'altro Damiano 0 vittorie nel 2010, e sembra aver perso sia lo scatto che lo spunto veloce che caratterizzavano il suo modo di correre.

Basso non avrebbe potuto aggiungere nulla visto il percorso, rimane Riccò, corridore quantomeno controverso ma di indiscusso valore, per lui dopo la caduta in Austria e la querelle sulla sua nuova squadra gli ha fatto perdere tutta l'estate agonistica, al suo rientro è andato meglio anche di alcuni convocati in nazionale, ma soprattutto per motivi "di gruppo" non è stato preso in considerazione. In più visto un ostracismo made Zomegnan e soci non corre corse importanti da quel tour 2008, era in ogni caso un azzardo schierarlo al via.

Insomma si può discutere molto, Pozzato capitano con tutto il ben di Dio dal punto di vista classiche avuto in Italia negli ultimi 25 anni è un vero e proprio scempio, ma questo è quello che si ha a disposizone. Se Bettini ha imparato bene da Franco e ci mette un pò di quella fantasia che aveva in corsa possiamo sopperire a tante lacune, non ci credo molto ma ci spero, anche perchè ci sarebbe una dedica grossa da fare.




non posso che quotare tutto il tuo discorso..purtroppo siamo stati abituati benissimo in passato e ora come ora il nostro ciclismo vive un passaggio generazionale che fatica a concretizzarsi..in effetti Pozzato non è il massimo come uomo su cui puntare, non tanto a liello atletico ma come tenuta mentale e gestione della corsa, ma altri uomini probabilmente non c'erano. Cunego è stato in ombra tutto l'anno, su Petacchi ci abbiamo già puntato una volta e ricordiamo tutti come si è comportato. Come dici tu spero in Battini e nelle sue capacità perchè sarebbe davvero bellissimo poter dedicare la maglia iridata al Ballero
camus kennedy
00giovedì 23 settembre 2010 11:06
Centra poco con il mondiale 2010, ma posto questa intervista a Gilberto Simoni di qualche giorno fà, una lunga parte della quale dedicata al famoso mondiale di lisbona nel 2001.

Gibo, che Nazionale era?
"Allora il problema era scegliere i corridori, adesso trovarli. Ma c’è anche un altro problema: alcuni corridori hanno sempre avuto il posto in Nazionale stampato di diritto sulla maglia, invece io me lo sono sempre dovuto guadagnare con tutte le forze. Anche quell’anno, in cui volavo".

Il c.t.?
"C’era confusione. Il c.t. era Franco Ballerini, nominato dopo lo spostamento di Antonio Fusi, ma forse la Nazionale la faceva ancora Alfredo Martini. Chi fosse il commissario tecnico non era in cima ai miei pensieri, così come non è mai stato in cima ai miei pensieri chi fosse il direttore sportivo della mia squadra".

Ordini di squadra?
"Eravamo in tanti ad andare forte. C’era Michele Bartoli, c’era Francesco Casagrande, c’erano Davide Rebellin e Paolo Bettini, c’erano anche Danilo Di Luca e Ivan Basso... La punta era Bartoli, ma io mi sentivo comunque un protagonista, non un gregario".

Il percorso?
"Strano. Non si capiva se fosse da volatona o da selezione".

La corsa?
"La nostra strategia era per un tipo di gara dura, che però non si è realizzata. L’Italia non è mai mancata nelle azioni più importanti, però poi la corsa si chiudeva. Tant’è che all’ultimo giro il gruppo era ancora compatto".

Allora?
"C’era una salita, una salitella, poca roba. Jan Ullrich l’ha presa a tutta e ha messo in fila indiana il gruppo. Avrà fatto, sì e no, un quinto di quella salitella e poi si è spento. Io ero alla sua ruota e, già che ci sono, ho insistito. Gli altri si guardavano. E io me ne sono andato, da solo, e ho fatto la differenza. Ho scollinato con una ventina di secondi, ho tenuto duro, e ho guadagnato ancora qualcosa".

Poi?
"Ripreso all’ultimo chilometro. Magari sarebbero bastati soltanto altri 10" di vantaggio per arrivare al traguardo".

Dietro?
"Non so. Io so quello che è successo davanti, dove c’ero soltanto io".

Però lo sa.
"Mi hanno detto che dietro hanno provato a chiudere, senza riuscirci, che poi in cima hanno rallentato, che poi...".

Vuoi ricevere tutte le ultime notizie di ciclismo direttamente sul tuo cellulare? Clicca qui ! Poi?
"Poi Paolo Lanfranchi ha rimesso in moto il gruppo finché sono stato ripreso".

Quello che viene definito "il tradimento di Lisbona".
"Al traguardo erano tutti arrabbiati, gridavano allo scandalo. Io non capivo, non sapevo. Ho rivisto tutto in tv, uno o due giorni dopo, quando sono tornato a casa".

E si è arrabbiato anche lei?
"Ma no. Ho capito, e basta".

Che cos’ha capito?
"I giochi".

Quali?
"I giochi delle squadre. Oltre le Nazionali, un po’ dentro e un po’ di traverso, c’erano le squadre. E la squadra più forte era la Mapei. Basta guardare l’ordine d’arrivo: primo Oscar Freire, della Mapei, secondo Bettini, della Mapei, e anche Lanfranchi era della Mapei".

Insomma?
"La Federazione italiana avrebbe potuto, e dovuto, chiedere spiegazioni. C’era stato un comportamento anche sanzionabile. E c’era stata una figuraccia mondiale. Però, alla fine, il secondo posto di Bettini ha salvato la situazione. Senza quello, la Nazionale sarebbe stata commissionata. Eppure c’è stata un’altra occasione in cui ci sono rimasto peggio".

Quale?
"I Mondiali 2004, a Verona. Andavo forte, ma i giochi erano già fatti, e non sono stato neanche convocato".

Gibo, la diplomazia non è mai stata il suo forte.
"Perché non sono mai sceso a compromessi. Ci avrei guadagnato, in vittorie e salute. Ma io sono fatto così".
My Guitar Gently Weeps
00giovedì 23 settembre 2010 11:09
Re: Re:
camus kennedy, 22/09/2010 14.53:




Qui è difficile rispondere, ma proviamo a fare un analisi.

Noi ci presentiamo come punte con Pozzato, Visconti e Nibali. Il primo viene da una stagione difficile, sfortunato in quanto una bruttissima bronchite gli ha impedito di partecipare alla corsa su cui aveva puntato di più (il Fiandre) e ne ha condizionato anche la Roubaix chiusa al 7° posto, però da fine Maggio sapeva di avere pressochè posto certo a meno di infortuni o cose varie, quindi ha preparato il mondiale in maniera minuziosa, alla Vuelta era in crescendo, però gente come Gilbert andava il doppio, in più ci sono enormi dubbi sulla sua tenuta mentale da capitano in una corsa così importante.

Visconti dopo aver dominato l'Italiani è in condizione buona ma non ottima, lui si è infilito in un brutto buco, nel senso corre per una squadra non Pro Tour e quindi apparte Sanremo e Lombardia non partecipa ad altre corse, gli manca il confronto con i big in molte classiche e secondo me questo si farà sentire al mondiale.

Nibali stagione strepitosa, ma non penso sia un papabile alla vittoria, o si mette al servizio della squadra oppure attacca da lontano, nel finale massimo può tentare una sortita in quei pochi tratti in discesa.

Ecco quindi chi convocare al loro posto? difficile a dirsi.

Petacchi viene da una stagione buona, ma costruire una squadra su 36enne che tra l'altro sta vivendo un momento complicato vista la sua situazione giudiziaria era difficile, potevi comunque portarlo e dirgli fai quello che riesci ma anche in caso di sprint a ranghi compatti in una corsa così lunga battere Cavendish o Farrar per lui sarebbe dura.

Bennati sarebbe stato perfetto per questo percorso, ma son 3 anni che va malissimo è onestamente la convocazione non se la meritava.

Ballan, ex campione io l'avrei portato, ok stagione dura per lui (anche se con attenuanti vista un inchiesta che non ha portato a nulla è gli ha fatto perdere il clou della sua stagione) ma lui è capace anche di sacrificarsi, oltre che temibile negli ultimi chilometri, ma sui gregari Lippi punta sul gruppo(mi ricorda Lippi sta cosa) vabbè comunque ora Ballan non c'è quindi niente.

Cunego poteva dir la sua, ma la condizione non è ottimale, avendo corso giro e tour, in più lui se corre può farlo solo per un ruolo di primo piano, in quanto lavoro di gregariato non sa farlo, si è trovato capitano alla sua seconda stagione tra i pro. Tra l'altro Damiano 0 vittorie nel 2010, e sembra aver perso sia lo scatto che lo spunto veloce che caratterizzavano il suo modo di correre.

Basso non avrebbe potuto aggiungere nulla visto il percorso, rimane Riccò, corridore quantomeno controverso ma di indiscusso valore, per lui dopo la caduta in Austria e la querelle sulla sua nuova squadra gli ha fatto perdere tutta l'estate agonistica, al suo rientro è andato meglio anche di alcuni convocati in nazionale, ma soprattutto per motivi "di gruppo" non è stato preso in considerazione. In più visto un ostracismo made Zomegnan e soci non corre corse importanti da quel tour 2008, era in ogni caso un azzardo schierarlo al via.

Insomma si può discutere molto, Pozzato capitano con tutto il ben di Dio dal punto di vista classiche avuto in Italia negli ultimi 25 anni è un vero e proprio scempio, ma questo è quello che si ha a disposizone. Se Bettini ha imparato bene da Franco e ci mette un pò di quella fantasia che aveva in corsa possiamo sopperire a tante lacune, non ci credo molto ma ci spero, anche perchè ci sarebbe una dedica grossa da fare.

nn leggo il tutto, perchè me se intrecciano l'occhi. Per cui nn è un commento ma una mia analisi spiccia
cmq Ballan ha deciso, insieme a Bettini, di nn andare.
lo stesso Cunego dopo colloquio con il c.t. Inoltre basta, il veronese nn ha le palle e nei grandi appuntamenti nn ci si può affidare.
Basso in questo percorso è inutile. salite troppo brevi per lui.
Bennati è sopravvalutato

Il vero assente è Riccò.
la nazionale è mediocre.

Punto 10 sacchi su Gilbert e Farrar come sorpresa

sanchez_79
00giovedì 23 settembre 2010 11:13
Re:
camus kennedy, 23/09/2010 11.06:

Centra poco con il mondiale 2010, ma posto questa intervista a Gilberto Simoni di qualche giorno fà, una lunga parte della quale dedicata al famoso mondiale di lisbona nel 2001.

Gibo, che Nazionale era?
"Allora il problema era scegliere i corridori, adesso trovarli. Ma c’è anche un altro problema: alcuni corridori hanno sempre avuto il posto in Nazionale stampato di diritto sulla maglia, invece io me lo sono sempre dovuto guadagnare con tutte le forze. Anche quell’anno, in cui volavo".

Il c.t.?
"C’era confusione. Il c.t. era Franco Ballerini, nominato dopo lo spostamento di Antonio Fusi, ma forse la Nazionale la faceva ancora Alfredo Martini. Chi fosse il commissario tecnico non era in cima ai miei pensieri, così come non è mai stato in cima ai miei pensieri chi fosse il direttore sportivo della mia squadra".

Ordini di squadra?
"Eravamo in tanti ad andare forte. C’era Michele Bartoli, c’era Francesco Casagrande, c’erano Davide Rebellin e Paolo Bettini, c’erano anche Danilo Di Luca e Ivan Basso... La punta era Bartoli, ma io mi sentivo comunque un protagonista, non un gregario".

Il percorso?
"Strano. Non si capiva se fosse da volatona o da selezione".

La corsa?
"La nostra strategia era per un tipo di gara dura, che però non si è realizzata. L’Italia non è mai mancata nelle azioni più importanti, però poi la corsa si chiudeva. Tant’è che all’ultimo giro il gruppo era ancora compatto".

Allora?
"C’era una salita, una salitella, poca roba. Jan Ullrich l’ha presa a tutta e ha messo in fila indiana il gruppo. Avrà fatto, sì e no, un quinto di quella salitella e poi si è spento. Io ero alla sua ruota e, già che ci sono, ho insistito. Gli altri si guardavano. E io me ne sono andato, da solo, e ho fatto la differenza. Ho scollinato con una ventina di secondi, ho tenuto duro, e ho guadagnato ancora qualcosa".

Poi?
"Ripreso all’ultimo chilometro. Magari sarebbero bastati soltanto altri 10" di vantaggio per arrivare al traguardo".

Dietro?
"Non so. Io so quello che è successo davanti, dove c’ero soltanto io".

Però lo sa.
"Mi hanno detto che dietro hanno provato a chiudere, senza riuscirci, che poi in cima hanno rallentato, che poi...".

Vuoi ricevere tutte le ultime notizie di ciclismo direttamente sul tuo cellulare? Clicca qui ! Poi?
"Poi Paolo Lanfranchi ha rimesso in moto il gruppo finché sono stato ripreso".

Quello che viene definito "il tradimento di Lisbona".
"Al traguardo erano tutti arrabbiati, gridavano allo scandalo. Io non capivo, non sapevo. Ho rivisto tutto in tv, uno o due giorni dopo, quando sono tornato a casa".

E si è arrabbiato anche lei?
"Ma no. Ho capito, e basta".

Che cos’ha capito?
"I giochi".

Quali?
"I giochi delle squadre. Oltre le Nazionali, un po’ dentro e un po’ di traverso, c’erano le squadre. E la squadra più forte era la Mapei. Basta guardare l’ordine d’arrivo: primo Oscar Freire, della Mapei, secondo Bettini, della Mapei, e anche Lanfranchi era della Mapei".

Insomma?
"La Federazione italiana avrebbe potuto, e dovuto, chiedere spiegazioni. C’era stato un comportamento anche sanzionabile. E c’era stata una figuraccia mondiale. Però, alla fine, il secondo posto di Bettini ha salvato la situazione. Senza quello, la Nazionale sarebbe stata commissionata. Eppure c’è stata un’altra occasione in cui ci sono rimasto peggio".

Quale?
"I Mondiali 2004, a Verona. Andavo forte, ma i giochi erano già fatti, e non sono stato neanche convocato".

Gibo, la diplomazia non è mai stata il suo forte.
"Perché non sono mai sceso a compromessi. Ci avrei guadagnato, in vittorie e salute. Ma io sono fatto così".




l'ho letta anche io..quel mondiale fu davvero sl limite dello scandaloso. Questa intervista fa parte di una rubrica della gazzetta che ripercorre con la voce di alcuni protagonisti i mondiali del passato..davvero interessante
camus kennedy
00giovedì 23 settembre 2010 11:22
Re: Re: Re:
My Guitar Gently Weeps, 23/09/2010 11.09:

nn leggo il tutto, perchè me se intrecciano l'occhi. Per cui nn è un commento ma una mia analisi spiccia
cmq Ballan ha deciso, insieme a Bettini, di nn andare.
lo stesso Cunego dopo colloquio con il c.t. Inoltre basta, il veronese nn ha le palle e nei grandi appuntamenti nn ci si può affidare.
Basso in questo percorso è inutile. salite troppo brevi per lui.
Bennati è sopravvalutato

Il vero assente è Riccò.
la nazionale è mediocre.

Punto 10 sacchi su Gilbert e Farrar come sorpresa




Insomma, Ballan non l'ha presa per nulla bene l'eslusione, qui un intervista il giorno dopo le convocazioni:
www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=32710

Per il resto torto non hai, un piccolo ulteriore commento su Riccò: premettendo che penso non sarebbe stato convocato manco se vinceva tutto quest'anno, per la solita questione "di gruppo" come piace chiamarla a loro, c'è da dire che c'è un altro problema cioè la mancanza di corse importanti corse quest'anno da Riccardo, in quanto finche quei simpaticoni di Zomegnan e Co. non lo invitano (non farà nemmeno il Lombardia, e pure per il giro 2011 per me sarà un casino) diffilmente ci si sbloccherà da questa situazione.
camus kennedy
00giovedì 23 settembre 2010 11:27
Re: Re:
sanchez_79, 23/09/2010 11.13:




l'ho letta anche io..quel mondiale fu davvero sl limite dello scandaloso. Questa intervista fa parte di una rubrica della gazzetta che ripercorre con la voce di alcuni protagonisti i mondiali del passato..davvero interessante




Sisi, da lì l'ho presa.

In ogni caso quel mondiale fù allucinante, e l'unica spiegazione plausibile è quella fornita dallo stesso Gilberto, cioè che la scritta sui panaloncini contasse più che il colore della maglia.

Ricordo durante la diretta della gara i cristoni che volavano in casa, ma del resto avevo 13 anni ancora non capivo determinate logiche dello sport.
sanchez_79
00giovedì 23 settembre 2010 11:35
Re: Re: Re:
camus kennedy, 23/09/2010 11.27:




Sisi, da lì l'ho presa.

In ogni caso quel mondiale fù allucinante, e l'unica spiegazione plausibile è quella fornita dallo stesso Gilberto, cioè che la scritta sui panaloncini contasse più che il colore della maglia.

Ricordo durante la diretta della gara i cristoni che volavano in casa, ma del resto avevo 13 anni ancora non capivo determinate logiche dello sport.




io che invece sono qualche anno più vecchio capii subito come stava girando la situazione, ma come sempre nessuno parlò oppure approfondi la cosa (federazione itaiiana scandalosa)..comunque ho sempre avuto l'impressione che ai mondiali contasse moltissimo la squadra a cui appartenevi..molto piu' che la nazionale. Vuoi mettere il prestigio con relativi vantaggi economici di avere tra le tue fila tutto l'anno il campione del mondo?? E poi il Gibo era un po' inviso a tutti mi sa..
sanchez_79
00giovedì 23 settembre 2010 16:45
Melbourne, azzurri al lavoro
Mondiale, primo allenamento della Nazionale in Australia. Guderzo e il circuito della crono: "Strade larghe, cui non siamo abituate". Il c.t. Bettini e la prova su strada: "Il vento può condizionare". Nibali: "I due strappi faranno selezione". Pozzato: "Il tracciato non perdona"

GEELONG (Australia), 23 settembre 2010 – Raggiunta Geelong, gli azzurri hanno subito effettuato il primo allenamento lungo le strade australiane che dal 29 settembre al 3 ottobre saranno teatro della rassegna iridata.

test per la crono In mattinata le azzurre della cronometro Tatiana Guderzo, iridatacampionessa mondiale in carica della prova in linea, e Noemi Cantele, argento ai mondiali di Mendrisio, hanno effettuato un sopralluogo del circuito di 22.8 km. Queste le impressioni di Noemi Cantele: "È un circuito duro e anomalo, nervoso e caratterizzato da strade molto larghe rispetto a quanto siamo abituate. Non è da specialiste e sarà necessario interpretare al meglio le salite che lo caratterizzano”. Con le azzurre anche i cronomen Under 23 Matteo Mammini e Gianluca Leonardi che hanno prolungato l'allenamento. “È un circuito che mi piace - dice Mammini -, bisognerà spingere molto in salita, perché tra i due strappi non c’è possibilità di recupero. È un percorso più adatto a chi ha la gamba giusta che non agli specialisti puri"

Nel primo allenamento la Nazionale Under 23 e quella Professionisti ha poi visionato insieme il percorso della prova in linea. In bici e in testa al gruppo il c.t. Paolo Bettini: “Avevamo tutti una gran voglia di pedalare sul percorso e l’impressione del sopralluogo di luglio è stata confermata: il circuito è esigente, caratterizzato dalla presenza del vento. Come primo allenamento sono soddisfatto". Il parere del vincitore della Vuelta, Vincenzo Nibali: “È un percorso non semplice, duro e impegnativo, i due strappi possono fare la differenza". Poi Filippo Pozzato: "Questo allenamento è una riconferma delle sensazioni avute a luglio: è un percorso che non perdona. Sarà necessario viverlo giro dopo giro in gara per poterlo affrontare nel migliore dei modi”.

Gasport
camus kennedy
00venerdì 24 settembre 2010 20:13
Fino a due giorni fa non aveva sciolto le riserve sulla sua partecipazione al mondiale, adesso sogna di entrare nella storia dei mondiali. Fabian Cancellara non si nasconde e spiega: «Scrivere una nuova pagina di storia conquistando un quarto titolo mondiale della crono sarebbe come realizzare un sogno. E non vi dico della possibilità di realizzare una doppietta iridata crono-strada... Ci ho riflettuto a lungo e nel momento in cui ho deciso di volare in Australia l’ho fatto consapevole di poter dare il massimo. E farlo, per me significa vincere».

Ammazza Cancellara quando fà sti proclami difficilmente va a passeggio, bruttissimo cliente pure lui.

Parlando di cronometro invece, non è ancora ufficiale ma sembra che al via, visto il forfait di Pinotti, non ci sarà nessun azzurro al via. Da un lato sticazzi, infondo siamo nulli nella disciplina, però infondo essendo una delle nazioni simbolo del ciclismo non schierare proprio nessuno è abbastanza triste.
camus kennedy
00sabato 25 settembre 2010 13:53
Partiamo col vedere i convocati delle grandi nazionali (cioè quelle aventi diritto a 9 posti).

Italia : 9 tra Filippo Pozzato, Marzio Bruseghin, Francesco Gavazzi, Daniel Oss, Vincenzo Nibali, Luca Paolini, Matteo Tosatto, Enrico Gasparotto, Giovanni Visconti, Rinaldo Nocentini, Andrea Tonti.
Squadra che come già detto ruota intorno a Pozzato, con Visconti e Nibali seconde scelte, curiosità nel vedere all'opera due secone linee molto giovani come Gavazzi e Oss, che in uno sprint a ranghi ridotti potrebbero dire anche la loro, Paolini nel classico ruolo di "regista". Nessuno di questi dovrebbe disputare la cronometro.

Spagna: Óscar Freire, Carlos Barredo, Imanol Erviti, Luis León Sánchez, Francisco José Ventoso, Samuel Sánchez, Juan Manuel Gárate, Rubén Plaza, Haimar Zubeldia.
Freire capitano, ma la Spagna difficilmente si spremerà per tenere unita la corsa, così potrebbero trovar spazio i due Sanchez e Barredo come battitori liberi, una squadra con meno punte degli scorsi anni viste le assenze di J.Rodriguez, Contador e Valverde, ma comunque pericolosissima e in grado di vincere in qualsiasi tipo di corsa. Anche Ventoso per una volata è pericoloso.
Qualche speranza di podio a cronometro con la coppia Leon Sanchez - Gutierrez.

Australia: Baden Cooke, Allan Davis, Cadel Evans, Simon Gerrans, Matthew Goss, Mathew Hayman, Stuart O'Grady, Michael Rogers, Wesley Sulzberger
Evans è il campione in carica ma difficilmente riuscirà a ripetere l'exploit dello scorso anno, anche se in caso di corsa dura lui, Rogers e Gerrans possono entrare nelle posizioni di testa. Più pericolosi le due ruote veloci, Davis e Goss, tutti e due in grado di tenere su strappi di breve durata. Rogers col giovane Porte per la cronometro.

Belgio: Philippe Gilbert, Mario Aerts, Jan Bakelandts, Leif Hoste, Kevin De Weert, Björn Leukemans, Jürgen Roelandts, Greg Van Avermaet, Frederik Willems
Gilbert è probabilmente il favorito numero 1 su un percorso del genere, e la squadra sarà tutta a suo servizio, viste le pesanti assenze di Tom Boonen e Devolder.
In condizioni di forte vento come quelle che si prospettano esperti corridori del nord come Aerts, Hoste e Leukemans possono tornare utilissimi. Van Avermaet e Roelandts in caso di volata. Per la Crono al via ci sarà Cornu, senza però particolari ambizioni.



camus kennedy
00sabato 25 settembre 2010 15:01
Seconda parte delle nazionali "Big".

Stati Uniti:Tyler Farrar, Ted King, Craig Lewis, Jason McCartney, Danny Pate, Tom Peterson, Christian Vande Velde, Tejay Van Garderen, David Zabriskie
Anche qui capitano unico: Farrar, probabilmente il numero 2 al mondo nelle volate. A differenza di Cavendish però (che vedremo in seguito) ha una squadra molto numerosa per auitarlo, poche stelle ma tanto lavoro per cercare di tener cucita la corsa, e anche i vari Vandevelde, Zambriskie e Van Garderen si sacrificheranno per la causa, giocandosi le loro chance solo in caso di un Farrar staccato. Buone chance a crono di ben figurare per Zabriskie e Van Garderen.

Russia: Alexander Kolobnev, Vladimir Karpets, Vladimir Gusev, Pavel Brutt, Egor Silin, Eduard Vorganov, Arten Ovechkin, Alexander Porsev, Yury Trofimov
Doppio argento nella rassegna, Kolobnev è a pieno titolo capitano della formazione russa, che poi porta numerosi corridori di buon livello che difficilmente avranno chance di gloria, e quindi si metteranno a disposizone del capitano. Kolobnev ha dimostrato una buona condizione alla Vuelta e nel caso di corsa mossa sicuramente sarà nei primi, ma difficilmente riuscirà a sbloccare questa serie infinita di piazzamenti, Karpets Gusev e Trofimov saranno i suoi scudieri. Gusev e Oveckhkin proveranno a entrar nei 10 a cronometro.

Germania: André Greipel, Tony Martin, Marcel Sieberg, Bert Grabsch, Christian Knees, Fabian Wegmann, Danilo Hondo, Dominic Klemme, Paul Martens
Greipel è un ottimo velocista, ma non ci sono riscontri sulla sua tenuta in una corsa dura e lunga, e questo è un incognita non da poco. La squadra è praticamente tutta incentrata su di lui, con Hondo, Grabsch e Sieberg che costituiscono una sorta di treno, Martin potrebbe tentare qualche attacco, ma penso punti molto sulla Crono. Knees potrebbe attacar da lontano, mentre Wegmann e Martens, giustiziere di Riccò in Belgio la scorsa settimana, possono provare ad entrar nei 10 con una corsa più selettiva. Nella crono Martin e Gransch sono i 2 outsider più pericoloso per Cancellara.

Olanda:Karsten Kroon, Koos Moerenhout, Jos van Emden, Lars Boom, Sebastian Langeveld, Niki Terpstra, Wouter Poels, Koen de Kort, Steven Kruijswijk
Squadra sottotono, Gesink infatti, nonostante la buona forma dimostrata in canada dove ha trionfato nella nuova prova del circuito pro-tour ha rinunciato, probabilmente non ritenendosi adatto alla corsa. I leader saranno Kroon e il campione nazionale Terpstra, ma anche loro non hanno che tentativi da lontano per cecare il bersaglio grosso. Moorenhout e Van Emden per la crono, obbiettivo top 10 possibile.

Svizzera: Michael Albasini, Fabian Cancellara, Martin Elmiger, Steve Morabito, Gregory Rast, Danilo Wyss, Martin Kohler
Cancellara fà sul serio stando alle dichiarazioni, e sarà aiutato da corridori di buon livello (anche se schiereranno solo 7 atleti anche se avevano a disposizone 9 posti) come Elmiger, Albasini e Morabito. Fabian può emergere con una corsa dura, ma anche con un azione nel finale in una corsa più controllata, in più va alla caccia del 4° titolo nella crono, che lo farebbe diventare primo come numero di vittorie in solitaria.
camus kennedy
00domenica 26 settembre 2010 12:55
Ora non si potrà più dire che Pippo Pozzato arriva al Mondiale senza vittorie. Il capitano azzurro ha aspettato l’ultimo momento per piazzare almeno una zampata prima della corsa che conta. È vero che l’Herald Sun World Cycling Classic di Ballarat non era un appuntamento di prestigio, ma il vicentino e la Nazionale l’hanno interpretato come se fosse una prova d’orchestra. E la volata finale a quattro ha visto prevalere Pozzato con un po’ di cattiveria sul polacco Bodnar, mentre il cileno Oyabelga Bakelants e soprattutto lo svizzero Cancellara finivano appena dietro.

SQUADRA — "Non è importante il risultato in se stesso, ma il modo in cui abbiamo corso - dice Pozzato, vincitore di una tappa al Giro nel 2010 -. Ci siamo mossi bene come avevamo stabilito, dimostrando subito un ottimo affiatamento. Era il primo esperimento senza radio ed eravamo un po’ tesi. Al Mondiale sarà tutto più difficile, ma le cose facili non ci piacciono. Partiamo con molto morale e determinazione". Il favorito Gilbert, Hushovd e lo spauracchio Cavendish hanno disertato la corsa. Però l’ultimo giro contro Cancellara, uno dei più pericolosi per la gara iridata di Melbourne del 3 ottobre, è stato avvincente.

DUELLO — Lo svizzero, uscito in crescita dalla Vuelta, ha attaccato sull’ultimo strappo. Pozzato lo ha ripreso in cima. Poi Pippo ci ha provato in pianura e Cancellara ha chiuso a 2,5 km dall’arrivo. "Alla fine lui era un po’ stanco - racconta Pozzato -. Invece io, che ero arrivato alla corsa in bici, ho concluso con 225 km nelle gambe. Un bellissimo allenamento". Come se non bastasse, appena sceso dal podio delle premiazioni, il corridore di Sandrigo si è rimesso in sella per altri 40 km, completando una distanza da Mondiale.

IN SALUTE — Pozzato, che aveva chiuso la Vuelta senza vittorie, ha dimostrato di essere in salute e di potersi giocare le sue carte domenica, sul percorso di Geelong (Melbourne) che presenta due strappi impegnativi e una retta finale di 700 metri in leggera pendenza. Ma buone indicazioni sono arrivate da tutti gli undici azzurri, comprese le possibili riserve. Chi dovrà lavorare, come Bruseghin e Tonti, si è mosso subito. Poi sono andati in fuga Nocentini e Visconti. E al momento chiave, ci ha pensato il regista Paolini a inventare il "ventaglio" che ha propiziato l’azione decisiva.

PARLA BETTINI — "Quando sono riuscito ad avvicinarmi con l’ammiraglia, ho detto ai ragazzi davanti di non dispiacersi, ma che dietro avremmo tirato perché questo era un test - spiega Bettini -. È venuta fuori una corsa con 43 all’ora di media e circa 2100 metri di dislivello. La vittoria di Pippo fa piacere. Non era il Mondiale, ma noi siamo partiti con l’idea di sfruttare questo percorso per fare il lavoro più importante della settimana. Bisognava debuttare senza radio e rodare meccanismi. Sono stati bravi, si sono gestiti bene e hanno fatto una grande azione per rientrare sulla fuga davanti. Sono stati una squadra. Speriamo sia di buon auspicio per domenica".
camus kennedy
00lunedì 27 settembre 2010 20:20
Semplice pretattica o sgradevole sorpresa? Destano attenzione le dichiarazioni rilasciate da Mark Cavendish all’emittente belga RTBF: «Questo percorso mondiale è decisamente troppo duro per me. Non l’avevo ancora visto con i miei occhi e me lo avevano descritto come adatto a me, per cui pensavo davvero di puntare alla maglia iridata. Invece, ora che l’ho visto sono costretto a rivedere le mie ambizioni». Domenica mattina sapremo dove sta la verità...
camus kennedy
00martedì 28 settembre 2010 11:52
Altre nazioni al via della prova mondiale:

7 posti dispondibili

Francia: Sylvain Chavanel, Yoann Offredo, Anthony Geslin, Romain Feillu, William Bonnet, Cycril Gautier, Sébastien Hinault.

Squadra senza particolari ambizioni, le ruote veloci ci sono (Feillu, Hinault, Offredo) ma non sono all'altezza delle migliori al mondo, si punterà sulla vena di Chavanel, specialista in azioni da lontano. Lo stesso Chavanel a crono.

Slovenia: Janez Brajkovic, Grega Bole, Simon Spilak, Gorazd Stangelj, Kristijan Koren, Jure Kocjan, Borut Bozic

Una nazione in costante crescita si presenta al via con una formazione interessantissima: Un corridore adattissimo alla corsa è Bole, ruota veloce che tiene benissimo sugli strappi, vista la giovane età si hanno dubbi in una corsa di 270 km, ma se c'è la tenuta è un corridore pericolosissimo. Altra ruota veloce e Bozic, reduce comunque da una stagione così così. In caso di corsa dura Brajkovic e Spilak hanno chance di stare nei migliori.

6 posti disponibili:

Colombia: José Serpa Pérez, Diego Tamayo

Nonostante i 6 posti disponibili, solo 2 corridori presenti, poche chance. Serpa si vedrà con attacchi dalla distanza.

Danimarca: Matti Breschel, Anders Lund, Chris Anker Sørensen, Alex Rasmussen, Lars Ytting Bak, Michael Mørkøv

Breschel viene da un 3° e 7° posto nelle ultime due edizioni della rassegna iridiata ed il percorso è adattissimo alle sue caratteristiche. Sembra mancare però quel guizzo che lo possa portare sul gradino più alto del podio, ma è pericoloso è sarà sicuramente tra i primi. Sorensen può dargli una grossa mano, curiosità per Rasmussen corridore migliorato tantissimo quest'anno è dotato di un bel spunto veloce. Rasmussen e Morkov a cronometro.

Polonia: Maciej Bodnar, Michal Golas, Barotsz Huzarski, Jaroslaw Marycz, Marcin Sapa, Przemyslaw Niemiec

Portogallo: Manuel Cardoso, Samuel Caldeira, Hernâni Brôco, André Cardoso, José Mendes

Ucraina: Andriy Grivko, Yuri Metlushenko, Denis Kostyuk, Oleksandr Kvachuk, Oleksandr Sheydykh

Nazioni con poche ambizioni ma che possono ben figurare, la Polonia schiera Niemec come punta, assistito da Bodnar, il portogallo ha in Cardoso una buona chance in caso di corsa blanda, l'Ucraina puntà su Grivko quinto in quel di Varese.

Ha 6 posti a disposizione anche in Kazakhistan, non ho trovato le convocazioni ma mancherà sicuramente Vinokourov, tra i convocati ci dovrebbero essere Kaschekin, Dyachenko e gli Iglinsky, squadra di discreto livello, se Maxim Iglinsky fosse quello di stagione potrebbe puntare al podio, ma sono tanti mesi che praticamente non si vede.

6 posti anche per Iran e Marocco.
nino22
00martedì 28 settembre 2010 11:56
Orari?? Partenza all'1 am di domenica ed arrivo intorno alle 8 am della domenica??
camus kennedy
00martedì 28 settembre 2010 11:58
Re:
nino22, 28/09/2010 11.56:

Orari?? Partenza all'1 am di domenica ed arrivo intorno alle 8 am della domenica??




all'incirca è così, il clou della corsa dovrebbe starci intorno alle 6,30-7
nino22
00martedì 28 settembre 2010 12:33
Re: Re:
camus kennedy, 28/09/2010 11.58:




all'incirca è così, il clou della corsa dovrebbe starci intorno alle 6,30-7



Fino ad all'ora mi sa vedremo la solita Italia a farsi il mazzo senza riuscir a far grossa selezione
My Guitar Gently Weeps
00martedì 28 settembre 2010 12:36
incoraggiante la vittoria di Pozzato qualche giorno fa... ma nn sono molto fiducioso nella sua vittoria.
Ritengo Gilbert il favorito in assoluto, outsider Farrar e Pippo (solo perchè italiano)

Il percorso credo sia troppo duro anche per Freire (anche se nn va sottovalutato mortacci sua)... Occhio a Evans

i vostri favoriti + possibili sorprese?
camus kennedy
00martedì 28 settembre 2010 12:58
Re:
My Guitar Gently Weeps, 28/09/2010 12.36:

incoraggiante la vittoria di Pozzato qualche giorno fa... ma nn sono molto fiducioso nella sua vittoria.
Ritengo Gilbert il favorito in assoluto, outsider Farrar e Pippo (solo perchè italiano)

Il percorso credo sia troppo duro anche per Freire (anche se nn va sottovalutato mortacci sua)... Occhio a Evans

i vostri favoriti + possibili sorprese?




Sono d'accordo, ho visto su youtube un video della prova del circuito di McEwen è soprattutto il primo dei due strappetti sembra veramente selettivo. Mancando però quasi 9 km dalla fine del primo strappo può essere che qualcuno rientra.

Il favorito numero 1 è Gilbert, poco da dire, è adattissimo è negli ultimi anni mentalmente è migliorato tantissimo. Pozzato rientra tra il novero dei favoriti, però onestamente non li vedo in grado di dare quel colpo risolutore (discorso estendibile ad altri come Kolobnev e Breschel, corridori in ogni caso pericolosi). Dietro Gilbert, metto Cancellara, Freire, Farrar. E comunque Cavendish non è da escludere del tutto, anche se non gli do grandi chance.

Questo mondiale mi ricorda molto i mondiali di San Sebastian o Plouay, corsi a tutta senza una vera squadra faro e vinti da gente un pò inaspettata, per questo possono rientrare tantissimi atleti tra gli outsider: per me da tener d'occhio A.Davis, Goss, Bole, Sagan, Hagen, Velits, Roche.
camus kennedy
00martedì 28 settembre 2010 21:16
Ed ora le ultime nazionali:

Lussemburgo: Fränk Schleck, Laurent Didier, Ben Gastauer
Qualche chance minima per Frank, lui deve sperare però in una corsa davvero dura, alla Vuelta pareva in crescendo comunque.

Gran Bretagna: Mark Cavendish, Jeremy Hunt, David Millar
Cavendish dice che il percorso è troppo duro per lui, ma se ha incentrato una buona parte di stagione su una corsa in cui ha 0 chance è un pirla, per me rimane pericolossisimo, solo 2 gregari, seppur bravi sono però un problema, dovrà sfruttare il lavoro di altri.

Norvegia: Thor Hushovd, Edvald Boasson Hagen, Alexander Kristoff
3 corridori, 2 possibili protagonisti, Hushovd e Hagen vengono qua con degli ottimi propositi, tutti è due sono adatti al percorso e sono veloci, potrebbero davvero fare il colpaccio.

Slovacchia: Peter Velits, Peter Sagan, Martin Velits
Anche qui 3 nomi soltanto ma tanta qualità, Sagan, astro nascente del ciclismo mondiale si testa in un percorso che comunque gli si addice molto, con lui i gemelli Velits, con Peter (iridato Juniores 2007) che dopo anni di anonimato ha ottenuto un ottimo 3° posto finale alla Vuelta

Irlanda: Nicolas Roche, David McCann, Matthew Brammeier
McCann è un plurivincitore di corse di basso livello, non penso possa fare granchè, diverso il discorso per Roche, che viene da una stagione ottima è vuole confermare questo trend al mondiale, è un corridore che ha qualche cahnce di podio.

Austria: Bernhard Eisel, Peter Wrolich
Eisel sarebbe un corridore molto pericoloso, ma negli ultimi mesi la sua condizione sembra tutt'altro che buona, ma è un nome comunque di discreto livello di pericolosità.

Nuova Zelanda: Julian Dean, Hayden Roulston, Greg Henderson
Henderson e Dean sono due buone ruote veloci, in uno sprint a ranghi compatti sicuramente da top10.

Svezia: Gustav Erik Larsson, Jonas Ljungblad
Larsson, soprattutto per la prova a cronometro è tar i principali outsider

Lituania: Ignatas Konovalovas, Egidijus Juodvalkis, Ramunas Navardauskas
Come la Svezia, si punta tanto sulla crono con Konovalovas

Canada: Svein Tuft, Dominique Rollin, Christian Meier
Senza Hejsedal, poche chance nella prova in linea, Tuft proverà a ripetere l'impresa della medaglia a cronometro a Varese

Argentina: Juan José Haedo, Lucas Sebastián Haedo, Matias Medici
Gli Haedo sono discreti velocisti, ma non in grado di primeggiare e nemmeno di tenere su strappi duri.

Croazia: Robert Kiserlovski, Hrvoje Miholjevic, Radoslav Rogina
Kiserlovski non si vede dal giro praticamente, difficile vederlo protagonista.

Uzbekistan: Sergey Lagutin
Corridore ex campione tra gli Juniores, nei pro non ha mai fatto faville ma è un percorso adatti alle sua caratteristiche, potrebbe puntare ad entrare nei 15-20.

Mancano alcune nazionali da annunciare, le uniche degne di interesse sono la Bielorussia e il brasile, la prima dovrebbe schierare Siutsov e Hutarovich, il secondo vincitore di una volata alla Vuelta, i secondi con Fischer al via, arrivato nei 10 anni fà a Madrid.
camus kennedy
00mercoledì 29 settembre 2010 12:39
Il congresso dell'Uci che si sta svolgendo a Melbourne in Australia ha assegnato all'Italia l'organizzazione dei Mondiali di ciclismo 2013. La manifestazione si svolgera' a Firenze e in altre citta' della Toscana.

Ottimo, sempre ben accette le rassegne iridate sul nostro suolo (se non vado errato sarebbe la quarta negli ultimi 15 anni, più Mendrisio che era a 2 km. praticamente)
camus kennedy
00mercoledì 29 settembre 2010 12:55
Nella mattinata Italiana sono state assegnate le prime medaglie:

Nella cronometro femminile ad imporsi è stata la britannica Emma Pooley che precede la tedesca Judith Arndt (che con questa medaglia arriva a 5 medaglie nei mondiali a cronometro senza aver mai vinto un oro) e bronzo per la Neozelandese di origine danese Linda Villumsen. 10° e 12° posto per le nostre Guderzo e Cantele, per la prima un buon risultato tutto sommato, ci si aspettava di più dalla seconda argento a Mendrisio, peccato.
Da segnalare il 5° posto della 52enne Longo.

Nella crono degli under23 ha trionfare è l'Americano Taylor Phinney, già campione nazionale della specialità tra i grandi, corridore che molti paragonano a Cancellara vista la sua attitudine a crono e sul paveè(ha vinto la Roubiax quest'anno tra i giovani) nel 2011 lo vedremo all'opera tra i grandi con la Bmc e c'è grande curiosità.
Phonney precede di poco più di due secondi l'australiano Durbridge e il terzo classificato, il tedesco Kittel.
Per i nostri incoraggiante 6°posto per Matteo Mammini, negli ultimi anni tra gli under a crono otteniamo risultati buoni (come la vittoria di Malori 2 anni fà).

Domani crono dei Pro.
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