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22/12/2010 : votazione al Senato del Decreto Gelmini [ pre - live - post votazione ]

Ultimo Aggiornamento: 22/12/2010 21:00
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21/12/2010 16:13
 
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Studenti, cortei
a sorpresa
“Non violeremo
la zona rossa”
Riparte la mobilitazione anti Gelmini. Mercoledì la giornata clou, in coincidenza del voto sul ddl al Senato. Gli studenti: “Proteste a sorpresa ma pacifiche”. Denunciati in 60 dalla Digos per gli scontri del 14 dicembre

Dopo i disordini della scorsa settimana si attende con ansia la nuova mobilitazione in strada degli studenti, martedì e mercoledì, contro il ddl Gelmini. Una giornata, quella di mercoledì in particolare, anche con “manifestazioni a sorpresa” in tutti gli atenei in vista della approvazione il 22 dicembre al Senato del ddl di riforma dell’università. Gli studenti si rivolgono anche al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Ascolti il nostro dissenso”, dicono. A Bari percorreranno incatenati le strade della città. Manifestazioni previste anche Genova, Milano, Bologna e Napoli.

Preparativi alla Sapienza Fervono, in particolare, i preparativi alla Sapienza di Roma in vista della grande manifestazione di mercoledì 22 dicembre, quando nella capitale gli studenti scenderanno di nuovo in piazza per protestare contro il ddl Gelmini, a una settimana dai violenti scontri del 14 dicembre. Il “laboratorio” della contestazione studentesca mette in campo volantini e lezioni alternative, già da martedì, mentre i delegati del movimento studentesco assicurano di voler “stupire il governo senza violare la zona rossa”. Dunque il corteo “sarà a sorpresa ma pacifico”. La linea è stata stabilita: niente scontri con le forze dell’ordine, due cortei pacifici partiranno alle 9.30 da piazzale Aldo Moro e da Piramide, per realizzare “blocchi diffusi”. A spiegarlo è Giorgio Sestini, studente di fisica, del movimento Atenei in rivolta: “La parola d’ordine domani è imprevedibilità. Ma eviteremo la zona rossa, dimostrando così che è il governo che getta benzina sul fuoco. A cercare lo scontro sono Gasparri, che propone gli arresti preventivi, e Maroni che parla di Daspo per i cortei. Non noi”.

Trattative sulla zona rossa Gli studenti confermano “l’intenzione di non violare la zona rossa”: “Non vogliamo prestarci - dicono - alle strumentalizzazioni del governo e della maggioranza che riducono la protesta ad una questione di ordine pubblico”. Chiedono però “che sia consentito agli studenti dei licei del centro, interni e limitrofi alla zona rossa, di esercitare il proprio diritto a manifestare e raggiungere il concentramento degli studenti medi”. Impedire questo sarebbe “una intollerabile violazione di un diritto costituzionale”. Questore e prefetto di Roma offrono un’apertura per arrivare a una mediazione sui cortei di mercoledì. “Il presupposto per intavolare una trattativa - rispondono gli studenti del collettivo romano Senza Tregua - è il ridimensionamento della zona rossa e il ritiro del protocollo sulle manifestazioni tra Comune e Prefettura che contenendo i cortei in una zona prestabilita limita il diritto dei manifestanti, violando con un provvedimento che non è una legge un diritto costituzionale”.

Cortei senza preavviso In ogni caso la questura di Roma ha chiarito che scatterà la denuncia per chi prenderà parte a manifestazioni non autorizzate. Provvedimenti anche per “ogni altro soggetto che si renda responsabile di atti illeciti”. “Non chiederemo alcuna autorizzazione e non faremo nessun preavviso alla questura per la manifestazione di mercoledì - è la replica degli studenti -. Alle 9 e 30 partiremo dalla Sapienza, a piazzale Aldo Moro, e poi decideremo come muoverci, magari con azioni insolite e a sorpresa”.

I denunciati per i fatti del 14 dicembre Sono arrivati, intanto, i dati di un primo bilancio delle indagini della Digos della Questura di Roma sugli scontri nelle manifestazioni degli studenti del 14 dicembre. Sessanta persone sono state identificate e denunciate dalla polizia, con l’accusa di manifestazione non preavvisata. Altre 8 persone sono state identificate in quanto responsabili del lancio di oggetti contro i contingenti e i veicoli delle forze dell’ordine. La Digos sta procedendo senza sosta all’esame di tutti i filmati che ritraggono gli incidenti. Martedì mattina è poi ripresa al Senato la discussione sul ddl Gelmini di riforma dell’Università. Il voto è nella giornata di mercoledì 22 dicembre

P.s. io domani dovrei avere un esame alla Statale alle 9.30, ma ho letto che ci sarà un presidio in via festa del perdono dalle 9. Qualcuno mi sa dare delle info in più? dovrei comunque riuscire a dare l'esame no?
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