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Secondo il National Geographic l'area del Vesuvio non è pronta all'evacuazione

Ultimo Aggiornamento: 20/12/2010 00:48
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18/12/2010 17:03
 
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Re: Re: Re: Re:
@Chaos@, 18/12/2010 17.03:




non la gestisci un'evacuazione di queste dimensione, il crimine e' stato far costruire cosi' tanto e se non viene spostata l'immane quantita' di persone dalle pendici del vulcano quando questo esplodera' sara' una tragedia ci fosse anche superman a fare il dirittore della protezione civile.




Bingo!
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18/12/2010 17:06
 
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Re: Re:
nanzi86, 18/12/2010 16.59:



C'è un documentario della CNN di tre, quasi quattro, anni fa.
Non credo che abbia portato a dei cambiamenti sostanziali o almeno ad una presa di coscienza del problema.



Questo non vuol dire che si debba lasciar perdere e dire "ma si, tanto lo sapevamo già", e continuare a permettere che le cose vadano come vadano.

Poi, oh, io abito a 900 km dal Vesuvio, a "far montare la protesta" dovrebbero essere quelli che lo vedono ogni volta che si affacciano alla finestra, io cerco di fare la mia parte non facendo dimenticare che c'è anche questo problema, che non è proprio di poco conto.

Capisco anche che non è una cosa facile, è vero, le nostre istituzioni sono prive di tutti i 5 sensi, però parlarne aiuta a tenerne viva la consapevolezza.
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Re:
AtomBomb, 18/12/2010 16.54:

Non avete carpito il senso della discussione.

Non è che sono arrivati con la verità rivelata, ma un documentario su un canale che gode di una certa credibilità, è sempre un'ulteriore occasione per discuterne, lanciare l'allarme, insomma che si parli dell'inadeguatezza delle misure di prevenzione e soccorso, non si sta parlando di qualche orticello allagato, si parla di milioni di persone.




Appunto, dal articolo si evince che la protezione civile ha pronto si un pieno ma che questo prevede l'evacuazione solo delle zone limitrofe al Vesuvio.
Il problema però e che (almeno secondo un documentario che ho visto sempre su NG e non sono certo i primi stronzi che passano per strada)molto probabilmente un eruzione del Vesuvio non porterebbe ad una semplice colata lavica (che di per se non è pericolosa quasi per niente) quanto alle emissioni di lapilli e ceneri ardenti che furono anche la causa della distruzione di Pompei ed Ercolano.
Se i lapilli costituiscono il pericolo più imminente perchè vengono "sparati" a grandi velocità, le ceneri costituiscono un pericolo più subdolo, dato che essendo estremamente fine e leggere, possono essere trasportate per chilometri dai venti ed arrivare senza problemi fino a Napoli.
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Mi fanno male le dita
18/12/2010 17:11
 
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Re: Re:
maroz78, 18/12/2010 17.06:




Appunto, dal articolo si evince che la protezione civile ha pronto si un pieno ma che questo prevede l'evacuazione solo delle zone limitrofe al Vesuvio.
Il problema però e che (almeno secondo un documentario che ho visto sempre su NG e non sono certo i primi stronzi che passano per strada)molto probabilmente un eruzione del Vesuvio non porterebbe ad una semplice colata lavica (che di per se non è pericolosa quasi per niente) quanto alle emissioni di lapilli e ceneri ardenti che furono anche la causa della distruzione di Pompei ed Ercolano.
Se i lapilli costituiscono il pericolo più imminente perchè vengono "sparati" a grandi velocità, le ceneri costituiscono un pericolo più subdolo, dato che essendo estremamente fine e leggere, possono essere trasportate per chilometri dai venti ed arrivare senza problemi fino a Napoli.



L'articolo poi sarebbe un mio riassunto [SM=x54472]

Più che altro il piano è studiato per un'eruzione sub-plinian, che è meno potente di quelle storicamente più conosciute, e interesserebbe solo un'area dove vivono circa 600,000 persone, mentre gli scienziati ritengono che le probabilità siano quelle di un'eruzione molto più potente, ai livelli di quelle tristemente famose.

Addirittura secondo gli intervistati, un'eruzione di questo tipo metterebbe in ginocchio l'economia italiana e creerebbe grossi problemi al resto d'Europa, un po' come successo di recente col vulcano dal nome impronunciabile.
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18/12/2010 17:22
 
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Re: Re: Re:
AtomBomb, 18/12/2010 17.06:



Questo non vuol dire che si debba lasciar perdere e dire "ma si, tanto lo sapevamo già", e continuare a permettere che le cose vadano come vadano.

Poi, oh, io abito a 900 km dal Vesuvio, a "far montare la protesta" dovrebbero essere quelli che lo vedono ogni volta che si affacciano alla finestra, io cerco di fare la mia parte non facendo dimenticare che c'è anche questo problema, che non è proprio di poco conto.

Capisco anche che non è una cosa facile, è vero, le nostre istituzioni sono prive di tutti i 5 sensi, però parlarne aiuta a tenerne viva la consapevolezza.




Completamente d'accordo sul primo paragrafo.

Il problema è che manca la volontà politica di cambiare le cose.
L'unico partito che pone il problema da ttrent'anni e passa è quello radicale mentre gli altri più grandi, ed i media in genere, se ne fregano.
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18/12/2010 17:26
 
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Re: Re: Re:
AtomBomb, 18/12/2010 17.11:



L'articolo poi sarebbe un mio riassunto [SM=x54472]

Più che altro il piano è studiato per un'eruzione sub-plinian, che è meno potente di quelle storicamente più conosciute, e interesserebbe solo un'area dove vivono circa 600,000 persone, mentre gli scienziati ritengono che le probabilità siano quelle di un'eruzione molto più potente, ai livelli di quelle tristemente famose.

Addirittura secondo gli intervistati, un'eruzione di questo tipo metterebbe in ginocchio l'economia italiana e creerebbe grossi problemi al resto d'Europa, un po' come successo di recente col vulcano dal nome impronunciabile.




Ora che ci penso però, tempo fa vidi un altro documentario sempre su NG ma che parlava di Pompei.
Praticamente spiegavano che una delle cause per cui l'eruzione fu tanto disastrosa, era il fatto che la precedente eruzione era avvenuta qualcosa come 600 anni prima tanto che la zona non sembrava nemmeno un vulcano, ma una collina dalla punta pianeggiante e dalla rigogliosa vegetazione( anche perché gli antichi romani non erano mica coglioni e se avessero saputo col cazzo che ci avrebbero costruito) Il pratica si era formato un tappo che aveva causato una sorta di effetto "pentola a pressione" che di conseguenza aveva reso più violenta l'esplosione.
Ora non so in che condizioni versi lo stato del vesuvio al momento ma mi fiderei degli scienziati, anche se l'eeruzione dovesse essere meno violenta di quella del 79 DC comunque non ci sarebbe da stare allegri.
[Modificato da maroz78 18/12/2010 17:29]
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ma speriamo... [SM=x54472] [SM=x54472] [SM=x54472]
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18/12/2010 20:26
 
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Prossimo articolo? "I terremoti sono pericolosi"?
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18/12/2010 20:50
 
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Il problema, come di Chaos, non è chi metti alla protezione civile, ma chi ha permesso che si costruisse alla cazzo in una zona a riscio come quella...
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18/12/2010 23:40
 
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Re:
=The Inquisitor=, 18/12/2010 20.26:

Prossimo articolo? "I terremoti sono pericolosi"?



io proverei a vederlo da un'altra ottica

e non "I terremoti sono pericolosi", ma "In una nazione a grande rischio sismico come l'Italia, perchè la prevenzione e l'organizzazione in caso di disastri naturali è all'acqua di rose se non completamente assente?"

io fortunatamente abito in una zona d'italia a basso rischio sismico, ma in caso di emergenza ho una mezza idea di dove aspettare gli aiuti, dove rifugiarmi e cose così, ma non perchè qui ci sia la cultura dell'organizzazione, ma perchè basta guardarsi intorno per capire grosso modo quali sono i posti più sicuri

e questa "assenza di informazioni a livello organizzativo" si può tollerare (poco) perchè qui il terremoto è un evento molto raro

ma nelle zone d'italia dove il rischio sismico è elevato com'è la situazione?
ci sono punti di raccolta?
ci sono rifugi?
la popolazione li conosce?
la popolazione è stata informata su come comportarsi quando avviene un terremoto?
ecc ecc ecc...
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19/12/2010 13:09
 
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19/12/2010 13:22
 
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bella scoperta, basta andare a dare un occhiata e si vede subito che se c'è un eruzione si "lavano" tutti
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Vesuvio facce un bel regalo di natale [SM=x54477]
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19/12/2010 19:52
 
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Po' ess ca c' scarfamm nu poc, cu stu fridd.
19/12/2010 21:43
 
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ah, questo mi ricorda un articolo su come anche i geologi possono giocare a fare dio:


Scientists to drill 13,000ft into active volcano in test that could cause earthquake
Scientists are planning to drill 13,000ft into the heart of an active volcano in Italy in an attempt to protect the nearby city of Naples by gauging when it is likely to erupt.

But experts have warned that the project could trigger an explosion of red hot magma or even an earthquake.

The team of scientists wants to insert a borehole inside Campi Flegrei, a huge volcanic formation outside Naples, in the hope of gauging how active it is.

Also known as the Phlegraean Fields, Campi Flegrei is an eight-mile-wide caldera lying west of Naples.

It comprises 24 volcanic fissures and craters – one of which was believed by the ancient Romans to be the home of Vulcan, the god of fire - although much of it lies under water as it extends into the Bay of Naples.

It last erupted in 1538, and recent seismic activity in the area has raised fears that it could be ready to blow again.

The project is due to start early next month, when the team will drill 1640ft into the ground at a site in Bagnoli, near Naples.

The second phase, due to start in the spring, will involve the drilling of a 4,000 metre deep borehole at the same location.

Scientists will use sensors to measure seismic activity and the temperature of the rock at different depths in an attempt to understand how unstable the area is.

"Calderas are the only volcanoes that can cause truly catastrophic eruptions with global consequences(quindi andiamo a stuzzicarne uno con un bastone e vediamo che succede), yet they are still poorly understood," Giuseppe De Natale, the project's coordinator and a geophysicist at Italy's National Institute for Geophysics and Volcanology, told the science magazine Nature.

But there are fears that the experiment, which will tap into 500-600C hot magma, could lead to an eruption which would endanger the 1.5 million people who live in and around Naples.

Benedetto de Vivo, a professor of geochemistry at the University of Naples, said a similar drilling project in Iceland had to be stopped last year after magma was found at a much shallower depth than expected.

The Roman towns of Pompeii and Herculaneum were destroyed by a catastrophic eruption by nearby Mt Vesuvius in AD79.


www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/italy/8016893/Scientists-to-drill-13000ft-into-active-volcano-in-test-that-could-cause-earthqu...
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