"Voglio chiudere con la Champions"

Il sogno di Francesco Totti è chiudere la carriera alzando l'ambito trofeo. Lo rivela in un'intervista a Goldenfoot.com: "Ho scelto di rimanere a Roma e chiudere la carriera nella squadra in cui ho sempre giocato, che amo e per cui ho sempre tifato. Voglio vincere la Champions qui"

Tutto sommato Francesco Totti può essere soddisfatto del suo 2010 e anche della sua carriera. Qualche rimpianto, ma, sicuramente anche tante gioie come il Golden Foot ricevuto a ottobre, succedendo a Ronaldinho che si aggiudicò il premio nel 2009. Dopo Roberto Baggio e Alessandro Del Piero, il capitano della Roma è stato il terzo italiano a essere premiato con questo prestigioso riconoscimento.

"Ricevere il premio dalle mani del Principe Alberto di Monaco è stata una grande soddisfazione. E' un premio importante e sono onorato di averlo ricevuto - ammette Totti in un'intervista a Goldenfoot.com, ma aggiunge -. In questo momento messi è sicuramente il giocatore più forte".

Totti parla, poi, della Roma e della sua scelta di rimanere in giallorosso, nonostante le offerte da parte di altre squadre non mancassero. "Ho scelto di rimanere a Roma e chiudere la carriera nella squadra in cui ho sempre giocato, che amo e per cui ho sempre tifato. La Champions voglio vincerla con la maglia giallorossa. Il momento più bello è stato la vittoria dello scudetto nel 2001. E' stato la realizzazione di un sogno. Ho giocato con tanti campioni, a nominarne uno farei un torto a qualcuno - spiega -. Io allenatore? Non mi ci vedo adesso. Penso più a una carriera dirigenziale, ma spero tra tanto tempo. Ho ancora voglia di giocare. Rimpianti? Sono sempre tanti. Avrei voluto vincere di più. Quello che mi piacerebbe prima di smettere è una vittoria di prestigio in Europa con la Roma, magari la Champions League".

Sulle tracce del capitano giallorosso c'era anche il Milan e Totti lo conferma: "Si, c'è stato un interessamento ma poi ho deciso di rimanere a Roma per sempre. A quale campione della Roma mi sono ispirato da giovanissimo? A Giannini. Era forte, romano, romanista e capitano della Roma. Il mio idolo era lui".

Non solo calcio, ma anche razzismo, un problema che interessa fortemente il mondo del calcio. "Non capisco i razzisti. Ho avuto tanti compagni di colore e molti sono miei grandi amici - spiega -. ho affrontato tanti avversari di colore sempre con rispetto. Non capisco proprio il modo di pensare dei razzisti. Ma credo sia un problema sociale, prima che di calcio".

Infine, un pensiero è rivolto alla maglia della nazionale che Totti ha indossato fino al 2006. Dopo la vittoria del Mondiale da parte dell'Italia, il pupone ha deciso di lasciare la nazionale. "Avevo deciso dopo la finale del Mondiale in Germania. E' stata una decisione sofferta ma giusta in quel momento. L'ho lasciata solo per ragioni fisiche e per poter dare il meglio alla Roma - spiega il pupone che poi, conclude, con un consiglio -. Se dovessi suggerire un giovane della Roma che in nazionale, punterei su Rosi e Okaka".

Eurosport


Dajeeee Francè che questo è l'anno bono!