***Topic Ufficiale*** Serie B come Bellini 2010/11

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Esordio con pareggio per il Pescara di Di Francesco, che allo Stadio Adriatico si divide la posta in palio con il Siena guidato da Antonio Conte, in virtù delle reti siglate da Mastronunzio al 42’ pt e da Sansovini al 35’ st.
Un buon Pescara, pericoloso in diverse circostanze specie nella prima frazione di gioco (due pali colpiti), che non ha sofferto al cospetto di quella che tutti indicano come una corazzata, ma che anzi ha condotto le danze per buona parte della sfida, palesando una buona condizione fisica ed ottimo carattere.Come annunciato, mister Di Francesco accantona il rombo di centrocampo per tornare all’usato garantito, quel 4-4-1-1 che nella scorsa stagione ha riservato grandi soddisfazioni ai biancazzurri.
Il tecnico pescarese si affida a Zanon e Petterini sugli esterni difensivi (che hanno vinto il ballottaggio, rispettivamente, con Del Prete e Mazzotta) ed al tandem Sansovini-Maniero in avanti; Antonio Conte risponde proponendo il collaudato 4-4-2 con i temibili Troianiello e Reginaldo sulle corsie laterali di centrocampo, pronti ad imbeccare i due killer dell’area di rigore Calaiò (capitano senese ed ex di turno) e Mastronunzio. Parte bene il Siena (nella circostanza odierna in maglia rossa) con un traversone di Troianiello corretto di testa da Calaiò,al 4’ (fuori), ma è il Pescara a rendersi pericolosissimo al minuto numero 7: calcio piazzato di Dettori dalla sinistra, svetta Mengoni che sovrasta gli avversari e colpisce di testa, ma il pallone termina sul palo destro della porta avversaria strozzando in gola l’urlo dei tifosi biancazzurri.
Al 18’, Sansovini vince un rimpallo e dal limite dell’area di rigore, in zona centrale, calcia di destro senza centrale l’obiettivo grosso. Al 21’ secondo legno colpito dai biancazzurri: Maniero ruba palla e serve Sansovini, la cui conclusione finisce sul medesimo palo colpito in precedenza da Mengoni e termina in corner dopo essere carambolata sulla schiena di Coppola. Alla prima vera occasione, Siena in vantaggio: calcio di punizione dalla trequarti battuto da Carobbio e Mastronunzio con un colpo di testa buca la rete di Pinna (42’).
La risposta pescarese è affidata ad una conclusione di Nicco che Coppola blocca senza problemi. Allo scadere del tempo di recupero (2 minuti), un ispirato Dettori suggerisce dall’out di sinistra per Maniero, ma il colpo di testa dell’ex aretino sorvola la traversa della porta difesa da Coppola. Alla ripresa delle ostilità, subito una buona occasione di marca pescarese con Dettori che chiama all’intervento l’estremo difensore ospite (2’); al 12’ velleitario tiro di Nicco che si spegne sul fondo. Parte centrale del secondo tempo all’insegna della ricerca pescarese della rete del pareggio, che non arriva, e toscani che tentano di sfruttare le ripartenze, ma Pinna rimane sostanzialmente inoperoso, se si eccettua una facile parata su tiro di Calaiò al 25’. Al 27’ Di Francesco prova la carta Verratti (che subentra a Dettori), modellando il suo Pescara con il 4-2-3-1; Conte risponde richiamando il bomber Mastronunzio per inserire il giovane centrocampista Marrone.
Al 35’ il Pescara perviene al pareggio con Marco Sansovini che non lascia scampo a Coppola dopo esser stato imbeccato da Verratti, il più lesto ad impossessarsi del pallone al limite dell’area ospite nel batti e ribatti conseguente ad una punizione calciata da Gessa.
Al 40’ Olivi ha sulla testa il pallone del possibile raddoppio, ma l’impatto non è ottimale e la sfera termina sul fondo. Pericoloso Larrondo al 43’ nel tentativo di deviare in spaccata una punizione battuta da destra; sul capovolgimento di fronte, Gessa batte a colpo sicuro, ottimamente pescato da Verratti, ma l’intervento disperato di Terzi salva la sua porta. Dopo 4 minuti di recupero, l’arbitro Tozzi di Ostia Lido decreta la fine: un buon pari per i biancazzurri, che fermano una delle favorite all’approdo in Serie A.

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